Alle ore 9:30 circa qui in diretta. CON I NOSTRI RAGAZZI.
Alle ore 9:30 entra la Corte e il giudice informa che un giurato popolare effettivo, Giuseppe Napoli, ha comunicato sua documentata impossibilità partecipare, ed è stato sostituito da giudice popolare aggiunto Gianfranco Traversi. Assente anche l’avv. Dominioni, nessuna replica delle parti, la Corte si ritira per deliberare, i ragazzi sono di nuovo spostati dalle gabbie ad altri locali, il giudice dice di prevedere in linea di massima sentenza per ore 11:30.
Presenti tutti, oggi 17 dicembre 2014, intorno ai nostri ragazzi.
Ci sono le mamme i fratelli gli zii i parenti, i giornalisti, i fotografi, i dilettanti tutti.
Intorno alle gabbie c’è profumo di lavanda e da qualche spiraglio spuntano i folletti, o guarda, nel pubblico c’è anche Giacu.
Palpabile un grande dolore, più sereni gli imputati e non è la prima volta, ci si aspetta che dicano “non vi preoccupate, faremo un presidio in carcere per voi”, come già avvenuto alla seconda udienza.
Presente e palpabile l’angoscia di Lucio, Graziano, Francesco.
Un legal team mai come oggi fiero e orgoglioso.
In attesa della SENTENZA, in un’aula asciutta perché oggi non piove, riecheggiano le voci di chi in questo processo ha voluto o dovuto fare la sua parte:
l’alpino che ha testimoniato di essere stato oggetto di lanci di materiale pirotecnico e “…una bottiglia incendiaria che esplose…”“UNA? Ha scritto due”…“Sì, due.”; l’ispettore capo che, “…erano le 3, è sicuro guardando sempre lui l’orologio che il tempo che non passa mai, …10 persone su balconata cancello 8bis e poi un mezzo del cantiere prendere fuoco e i lacrimogeni…e poi mi sono indietreggiato”
il carabiniere: “ci hanno chiuso dall’esterno…Dopo che abbiamo lanciato i fumogeni questi individui si sono dileguati”;
gli operai, solo quattro i valsusini – ma come? – presenti quella sera, tra cui l’autista della betoniera e due della ditta Geomont, in subappalto al cantiere. gli altri dal Marocco, dall’Albania e dalla Romania, alcuni assenti dalla Calabria…: l’operaio asmatico “…mi succede quando c’è del polline, specialmente le betulle… più o meno da due anni…” – tre settimane di mutua per bronchite asmatica dal 26 di maggio: 12 giorni dopo il sabotaggio al cantiere- “…il lancio di queste bottiglie lacrimogene…”
Il tecnico Abbà: “Ho notato discrepanze…rilievo topografico in dettaglio della zona,
con quello realizzato dalla Polizia.”
Il perito di armi munizioni esplosivi Soldati: “ “Bombe molotov? Io preferisco chiamarle bottiglie incendiarie…”; ..la famosa bottiglia moretti… “… più che arma semplice mezzo per comunicare a distanza un incendio, non in dotazione alle forze armate, non ESPLOSIVA e non proibita dalle leggi europee.”
E ci sono anche i fantasmi, di Kafka, di Carroll, di Chaplin, di Pasolini, di Thoreau, di Jefferson “quando il governo ha paura della gente c’è libertà, quando la gente ha paura del governo c’è la tirannia”.
Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia vengono fatti allontanare. Il pubblico è invitato ad uscire, per consentire ai nostri 4 compagni di stare nella cella, altrimenti aspetteranno in stanze fredde.
Escono tutti, e loro rientrano nella cella. Fuori le forze dell’ordine sono schierate in un cordone, ma i NO TAV sanno come trascorrere il tempo….
Sono le 10:00 quando assaggio finalmente dell’ottimo bunet…
Sto gustando una spettacolare crema al limone quando una vettura mi incuriosisce… non ci posso credere, arrivano gli artificieri? ADESSO? E perché, per riempire di immagini negative i TG delle 13:00? Ma se mai ci fosse stato un pericolo, non sarebbe stato il caso di bonificare l’area PRIMA che iniziasse l’udienza?
Resistiamo…. fino alle 11:30, quando è previsto il rientro della corte e la lettura del dispositivo di sentenza.
I pm alle prese con un destino sempre meno cinico e baro, i giurati, il giudice, che sin dalla prima udienza aveva implorato “di asciugare un po’, specialmente la lista dei testimoni del PM, nel senso che ci sono dei blocchi di testi che sono i soldati di Pinerolo, i Carabinieri di Gorizia, i Calabresi, …forse non è necessario sentirli proprio tutti, ne scegliete qualcuno un po’ più sveglio”. E alla seconda: … “non mi buttate tutti i militari tutti insieme”, chiede il Presidente, “cercate di fare un po’ di cernita”. “Se vengono a dirmi tutti la stessa cosa io mi stufo, lo dico già” http://www.tgmaddalena.it/22-maggio-2014-prima-udienza-processo-per-terrorismodiretta/ http://www.tgmaddalena.it/6-giugno-2014-seconda-udienza-processo-per-terrorismo-chiaramattia-claudio-niccolo/
IL GIUDICE legge la sentenza:
ORE 11:30 Rientra la corte, i ragazzi di nuovo nelle gabbie, il giudice legge la SENTENZA, dopo aver specificato che non può essere interrotto:
In nome della Repubblica italiana…
visti art…..ASSOLVE GLI IMPUTATI CAPI A E B perché il fatto non sussite!
[ndr capo a) attentato con finalità terroristiche o eversive di più persone (numero superiore a 20) in concorso fra di loro. l’art 280 (attentato con finalità terroristiche che attenta alla INCOLUMINITA’) prevede una pena non minore di 8 anni (compresa l’aggravante di essere rivolto a forze dell’ordine). Oltre alle ff.oo. si fa riferimento a 14 operai. capo b) detenzione armi (reato) al fine di compiere altro reato di cui al capo a. -> 21 1 29 legge 18 aprile 1975. ]
CAPI C e D escluse aggravanti e CAPO E
CONCESSE ATTENUANTI
anni 3 mesi 6, 5.000 euro ognuno, spese etc.
[ndr capo c) fabbricazione e trasporto in luogo pubblico di armi da guerra (così sono da intendere le bombe moltov e i “congegni esplosivi quali bengala razzi” etc. aggravante dell’azione compiuta in più di 5 persone, in concorso fra di loro/e del fatto di compiere tale reato strumentalmente a quello di cui al capo a e di cui al capo d.
capo d) danneggiamento seguito da incendio, con aggravante di essere stata posta in essere in un cantiere? (art 425 comma 2?) o per il fatto che sia esso di pubblica utilità (comma 1 che però non è segnalato dai pm)? e poi il comma 4: aggravante del luogo che è anche deposito di materiali infiammabili.
capo e) violenza contro pubblici ufficiali mediante blocco delle uscite (art 336 cp) con tutte le aggravanti previste dall’art. 339. ]
IL GIUDICE smentisce la PROCURA: NON FU TERRORISMO. Riconosciuti fabbricazione e trasporto in luogo pubblico di armi da guerra (molotov), danneggiamento seguito da incendio, con aggravanti e violenza contro pubblici ufficiali. Riconosciute a TUTTI gli attenuanti. Ecco perché gli avvocati sono FIDUCIOSI di poterli presto tirare fuori da quel carcere dove hanno già passato un anno in condizioni durissime, praticamente in isolamento. E sono pronti a lavorare per Lucio, Graziano e Francesco.
TUTTI LIBERI!
MOLTO BENE
Simonetta Zandiri e Maria Eleonora Forno – TGMaddalena.it
Fonte:
http://www.tgmaddalena.it/no-tav-non-fu-terrorismo-condanati-a-3-anni-6-mesi/