NAPOLI, 19 GIUGNO… CANTA PALESTINA! COSTRUIAMO L’ASILO VITTORIO ARRIGONI!

Posted on 17 giugno 2014 by dimitri

 

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“Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo”

 

Il 19 giugno Napoli ospiterà un prezioso evento musicale. Certo, niente di mai visto, ma per noi sarà un concerto che significa tantissimo: più di 10 artisti si esibiranno in solidarietà alla causa palestinese e le sottoscrizioni all’ingresso andranno interamente a finanziare la costruzione di un asilo nella Striscia di Gaza, intitolato a Vittorio Arrigoni. Ma perchè Daniele Sepe, La Maschera, gli Slivovitz e altri faranno questo? Perchè noi ci stiamo impegnando tanto tra attacchinaggi, volantinaggi e altro perchè riesca al meglio?

Perchè la Palestina parla di noi.

Per quanto possa sembrarci lontana geograficamente, lontana dai nostri occhi e dalle nostre orecchie, la “questione palestinese” dovrebbe essere vicina al cuore e alla mente di tutti noi. Perchè la profonda ingiustizia di cui è pregna la storia di un qualsiasi palestinese ci riguarda, appartiene a tutti coloro che, guardandosi in tasca, allo specchio, ripensando alle proprie giornate tra studio, lavoro, ricerca di un lavoro, si sentono affaticati, infelici, frustrati e in fondo sanno che questo mondo è troppo iniquo e crudele per essere vissuto così com’è.
Perchè i bombardamenti, la militarizzazione, lo sterminio sistematico di una popolazione, il furto di terra, sono tutte conseguenze dirette -e non “grandi inconvenienti”- dello stesso modello sociale ed economico che regola le nostre vite nel concreto e senza darci scampo. Solo che lì si presenta senza orpelli, nella sua forma più pura e atroce. Un modello che si fonda e si riproduce grazie allo sfruttamento, il sopruso e l’oppressione da parte di pochi a danno di molti. Un disegno che però può essere cancellato e reinventato solo da noi, insieme.

E noi parliamo di Palestina?
Talvolta, sempre più raramente, ci arriva confusa un’eco dal TG: “Bombardamenti, tre morti, razzi qassam”- o, come negli ultimi giorni, “rapimenti”. Ma tutto è riportato in modo così confuso che nemmeno il tempo di una pietosa compassione e si cambia canale, senza riuscire a farsi un’idea e a prendere una posizione in una questione che sembra così lontana nel tempo e nello spazio.
A Napoli sono anni che tentiamo di stabilire una controtendenza, di dare voce, nonostante il mutismo mediatico anche in casi gravissimi, ad un’istanza di libertà e giustizia. Dibattiti, assemblee, presentazioni di libri, presidi, cortei, l’organizzazione dell’accoglienza e partenza della Freedom Flotilla III: qualsiasi momento per informare, sensibilizzare, attivare quante più persone possibili su una terra, una storia, una popolazione che da 66 anni subisce un vero e proprio tentativo – attualmente in stadio avanzato – di genocidio, ma che da altrettanto tempo si afferma, lotta e resiste.

Una tra le più rilevanti proteste di massa attualmente in corso è quella portata avanti dai detenuti palestinesi in carceri israeliane. Si tratta soprattutto di arresti “preventivi”, la maggior parte senza alcuna giustificazione dichiarata. Ma nonostante le condizioni disastrose a cui sono costretti, attualmente 125 prigionieri sono in sciopero della fame per richiedere la fine della detenzione amministrativa (almeno 6 mesi senza processo né accuse dichiarate), per protestare contro il mancato rispetto dell’accordo del 2013 che prevedeva la liberazione di alcuni detenuti. E anche qui Israele tenta di annientarli e di annientare la loro protesta che si diffonde e trova sostegno anche fuori dalle mura carcerarie: è di 15 giorni fa la proposta di legge di Netanyahu per costringere i detenuti all’alimentazione forzata.

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Con Vittorio nel cuore…
Se dovessimo trovare un altro motivo per ritenere prezioso questo appuntamento, sarebbe sicuramente la volontà di tante e tanti di ricordare un compagno, un amico, giornalista e internazionalista che ha speso tutta la sua vita per la causa di un popolo oppresso e senza voce: Vittorio Arrigoni. Ormai sono 3 anni che la sua assenza pesa su di noi, sulla sua famiglia e su tante compagne e compagni palestinesi, italiani e di ogni parte del mondo che l’hanno conosciuto più o meno direttamente. Il suo omicidio rientra nel quadro di brutalità e ingiustizia che lo Stato di Israele tenta di fare della Palestina. Continuare a lottare al fianco dei palestinesi e per cambiare questo mondo pensiamo che sia il modo migliore per ricordarlo.

Sosteniamo Dima, un motivo in più per partecipare!
A maggior ragione abbiamo pensato anche quest’anno di supportare Dima, un’associazione nata dalla volontà di un gruppo di attivisti impegnati da anni sul fronte della solidarietà con il popolo palestinese e per una pace giusta e duratura in tutto il Medio Oriente. Devolveremo infatti le sottoscrizioni di entrata del concerto a Dima con l’obbiettivo di portare finalmente a termine la costruzione di un asilo – che porterà proprio il nome di Vittorio – nel campo profughi di Khan Younis nella Striscia di Gaza.

Insomma, di motivazioni per parlare e soprattutto cantare di Palestina ne abbiamo parecchie! Diamo quindi voce, una volta per tutte, a un popolo che viene sistematicamente ammutolito ma che non ha mai perso la voglia e la forza di lottare e resistere!

Con Vik e la Palestina nel cuore!

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

 

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/06/17/napoli-19-giugno-canta-palestina-costruiamo-lasilo-vittorio-arrigoni/

 

 

 

 

CIAO UGUR SULEIMAN SOYLEMEZ, 10° VITTIMA A BORDO DELLA FREEDOM FLOTILLA 1

Posted on 25 maggio 2014 by paola

Uğur Süleyman Söylemez

 

 

 

 

 

 

Tutte le componenti della Coalizione Internazionale della Freedom Flotilla esprimono il proprio cordoglio ai familiari di Uğur Süleyman Söylemez, morto oggi dopo quattro anni di coma. Fu brutalmente colpito da arma da fuoco durante l’assalto della marina israeliana contro la nave civile Mavi Marmara, il 31 maggio 2010.

Sale così a 10 il numero delle vittime, gli attivisti per i diritti umani uccisi durante l’assalto brutale, illegale e ingiustificato, della marina israeliana contro le navi della Freedom Flotilla 1. Uğur era stato ferito gravemente (assieme ad altri 50 attivisti) quando le truppe israeliane assaltarono la Mavi Marmara aprendo il fuoco contro civili disarmati.

Il 31 maggio di quest’anno, commemoriamo coloro che hanno dato o rischiato la vita per porre fine al disumano e illegale assedio a cui sono tutt’ora sottoposti un milione e settecentomila esseri umani nella Striscia di Gaza.

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/05/25/6038/

 

GRAZIE ALLA SOLIDARIETA’ L’ARCA DI GAZA POTRA’ SALPARE ENTRO BREVE TEMPO!

 

logo for mailing to list

 

 

 

Londra, 12 Maggio 2014

 

 

 

Cari sostenitori, care sostenitrici,

 

come rappresentanti del comitato direttivo Arca di Gaza, nei giorni scorsi ci siamo incontrati a Londra (UK) con gli altri partner internazionali della Freedom Flotilla Coalition.  

 

Tutti assieme oggi diciamo al mondo che la nostra campagna di sfida al blocco della Striscia di Gaza non si fa scoraggiare da minacce o violenze.
 

Il comunicato ufficiale della nostra conferenza stampa a Londra.

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie al vostro sostegno l’Arca era quasi pronta: sarebbe salpata nel giro di poche settimane. Con il vostro aiuto riusciremo a ripararla, e saremo comunque pronti a salpare entro pochi mesi. Vi terremo informati.

 

Siamo commossi dai numerosi messaggi di solidarietà verso i Palestinesi della Striscia di Gaza che abbiamo ricevuto nelle scorse settimane.

 

Adesso abbiamo bisogno che tutti voi, le vostre famiglie, i vostri amici, colleghi, associazioni e organizzazioni, saliate a bordo con noi per sostenere questo progetto.

 

Vi preghiamo di contribuire il più generosamente possibile e vi invitiamo ad inoltrare questo messaggio a chi pensiate voglia supportare questa campagna.

 

 

 

Per donare seguite questo link.
Grazie!

 

 

 

In  solidarietà con il popolo palestinese,

 

Comitato direttivo Arca di Gaza

 



Fonte:

http://www.gazaark.org/it/2014/05/12/con-la-vostra-generosa-e-costante-solidarieta-arca-di-gaza-salpera-entro-breve/

GRUPPI ACQUISTO SOLIDALE ARCA DI GAZA

Posted on 2 maggio 2014 by paola


L’economia della Striscia di Gaza è devastata da quasi sette anni di assedio e di blocco delle persone e delle merci. Agli abitanti della Striscia non è permesso di potersi spostare fuori dai confini: non possono commerciare liberamente con l’estero né con il resto dei territori palestinesi, hanno enormi difficoltà e spesso l’impossibilità di reperire materie prime e non possono esportare i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato locale. La Striscia è un enorme carcere a cielo aperto, dove sono sospesi i diritti e viene messa a dura prova la dignità di una popolazione di 1.800.000 abitanti.

Uno dei diritti primari che deve essere restituito ai Palestinesi di Gaza è quello di potersi sostentare svolgendo liberamente le proprie attività economiche, come stabilito dalle leggi e dalle convenzioni internazionali: il blocco illegale imposto da Israele alla Striscia di Gaza deve essere abolito in maniera totale, permanente e incondizionata.

Il progetto Arca di Gaza è un’iniziativa internazionale nata per dare una risposta politica al blocco e riaffermare il diritto dei Palestinesi a potersi spostare e poter commerciare liberamente. Grazie all’impegno e alle donazioni di moltissime persone da tutto il mondo è stato possibile acquistare un peschereccio palestinese a Gaza, riadattarlo come cargo – nel porto di Gaza City e impiegando manodopera locale – e acquistare le attrezzature per metterlo in sicurezza e a norma. Obiettivo: esportare da Gaza, sfidando il blocco via mare, i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato palestinese. Gli ordini di acquisto pervenuti da tutto il mondo hanno permesso di finanziare i produttori locali per una prima fornitura di beni.

Dopo quasi due anni di impegno degli attivisti internazionali nel mondo, e vari mesi di lavoro di cantiere in loco, l’Arca era praticamente pronta a partire.
Nella notte del 29 aprile 2014 un vile attentato dinamitardo ha tentato di cancellare il progetto: una carica esplosiva ha gravemente danneggiato l’Arca, causandone il parziale affondamento.

Ma le idee di giustizia e di libertà sono inaffondabili: proseguiamo con determinazione nel rivendicare il diritto dei Palestinesi di commerciare con l’estero via mare, attraverso il porto di Gaza, e il diritto degli acquirenti da tutto il mondo di poter ricevere i prodotti ordinati.

Rispondiamo all’attentato terroristico con il rinnovato impegno a realizzare una rete di solidarietà con i produttori palestinesi, proseguendo quindi nella costituzione di una rete italiana G.A.S. Arca di Gaza, a cui possono aderire singoli o gruppi di acquisto solidale preesistenti. Una forma di coordinamento utile non solo a facilitare la conoscenza e l’acquisto di prodotti e produttori palestinesi, ma capace di esercitare pressioni e chiedere giustizia rivendicando il semplice diritto a intrattenere rapporti commerciali con la Palestina, il diritto di poter tranquillamente ricevere i beni ordinati da qualsiasi produttore palestinese, diritti che potranno essere pienamente garantiti solo quando il blocco sarà abolito in maniera definitiva e incondizionata.

Chi desidera aderire al progetto, ordinare prodotti da Gaza e rivendicare il diritto a riceverli, può contattarci all’indirizzo [email protected], indicando la propria posizione geografica: vi metteremo in contatto con il punto di raccolta ordini più vicino.

Sul sito Arca di Gaza è possibile consultare l’elenco dei prodotti disponibili (http://www.gazaark.org/it/prodotti/), ma soprattutto è possibile leggere le storie dei produttori: spesso si tratta di cooperative di donne, giovani, disabili. Sono portatori di cultura, tradizioni e competenze che messe a frutto possono realizzare prodotti degni di essere annoverati tra le eccellenze a livello mondiale; invece sono messi in ginocchio da questo assedio che li schiaccia nella fatica quotidiana della sopravvivenza.

Il motto del progetto – che era appena stato trascritto sull’Arca – è appunto ‘Building Hope’: rilanciare l’economia e le esportazioni di Gaza (e del resto della Palestina) per ricostruire la speranza nel futuro.

Nessuna forma di oppressione e di violenza può fermare la determinazione del diritto e la passione nel perseguire la giustizia.

  • Firmiamo e continuiamo a far girare in rete la petizione internazionale che chiede all’ONU di agire per far cessare immediatamente l’assedio (http://goo.gl/Dz0dr5)
  • Associamoci, come singoli o come GAS già attivi, alla rete italiana dei Gruppi di Acquisto Solidale Arca di Gaza (GASAG): [email protected]

Freedom Flotilla Italia

freedomflotilla.it 
facebook.com/arcadigaza.gazaark
@FreedomFlotITA

@ArcadiGaza

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/05/02/gruppi-acquisto-solidale-arca-di-gaza/

GAZA’S ARK ATTACCATA

Gaza City – Gaza

GA attacked

Alle 03:45 ora di Gaza il 29 aprile, la guardia notturna a bordo dell’Arca di Gaza ha ricevuto una chiamata a lasciare la barca, perché stava per essere attaccata .

La guardia ha lasciato, ma poiché non succedeva niente , è tornata dopo 5 minuti. Pochi minuti dopo, una grande esplosione ha scosso la barca causando ingenti danni .

La barca è affondata parzialmente e è ora è adagiata in acque poco profonde. La guardia non è stato ferita, ma è stata portata in ospedale per accertamenti .

Mahfouz Kabariti, Project Manager della Gaza’s Ark, dice: “L’entità e la natura del danno sono attualmente oggetto di indagine . Forniremo un aggiornamento quando disponibile. ”

“Gaza’s Ark e tutti i nostri partner nel Freedom Flotilla Coalition stiamo considerando la nostra prossima mossa in risposta a questo vile atto di terrorismo , ma la nostra posizione rimane chiara: né questo né nessun altro attacco fermerà i nostri sforzi per sfidare il blocco di Gaza fino a quando non finisca”, aggiunge David Heap del comitato direttivo della Gaza’s Ark.

aggiunge David Heapdel comitato direttivo della Gaza’s Ark


“Imbarcazioni della Freedom Flotilla sono state sabotate prima . Questo attacco viene mentre eravamo quasi pronti a salpare . Si può affondare una barca ma non si può affondare un movimento”, conclude Ehab Lotayef, un altro membro del comitato direttivo.


Per informazioni:

Ehab Lotayef +1-514-941-9792 <[email protected]>

David Heap +1-519-859-3579  <[email protected]>

www.gazaark.org
@GazaArk
[email protected]
#GazaArkAttacked

 

Fonte:

http://www.gazaark.org/2014/04/28/gazas-ark-attacked/

 

Puoi leggere la notizia anche qui:

http://www.freedomflotilla.it/2014/04/29/una-carica-di-esplosivo-contro-larca-la-speranza-il-diritto-inaffondabili/

 

SASSO O CARTA? DONAZIONI PER L’ASILO “VITTORIO ARRIGONI”

Posted on 26 marzo 2014 by dimitri |

 

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Ancora un passo e l’asilo “Vittorio Arrigoni” non sarà più solo un progetto, ma una splendida realtà nata dalla cooperazione fra la solidarietà italiana e la tenace resistenza del popolo palestinese. 

LE DONAZIONI POSSONO ESSERE EFFETTUATE :

ON LINE: con carta di credito da questo sito (icona DONATE nella colonna a destra)
sulla carta PayPal numero 5338750110925023
BONIFICO BANCARIO:
 Conto 5000 1000 65881 di Banca Prossima S.p.A. intestato a “Associazione Dima”
IBAN  IT83 Q033 5901 6001 0000 0065 881

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/03/26/sasso-o-carta-3/

 

LA SOLIDARIETA’ NON E’ UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE: CON LE COMPAGNE ED I COMPAGNI DELL’ANGELO MAI!

Posted on 23 marzo 2014 by dimitri

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Abbiamo già detto che lo sgombero dell’Angelo Mai è un insulto alla città. Il centro sociale romano è uno dei sostenitori più attivi della Freedom Flotilla Italia e della realizzazione dell’asilo “Vittorio Arrigoni” a Gaza: oltre alle iniziative già promosse per sostenere il progetto, il prossimo 29 marzo ne era in programma un’altra, con i dj James Lavelle, Max Passante e Dam De Marco, che sarebbero andati ad aggiungere i loro nomi al lungo elenco di artisti che, negli spazi messi a disposizione dall’Angelo Mai, hanno dato il loro contributo per aiutarci a concretizzare il nostro progetto di solidarietà con il popolo palestinese.
La polizia ha sequestrato tutto quello che si trovava all’interno dell’Angelo Mai, compresi i 2.535 euro ricavati dalle serate del 25 e 26 gennaio e destinati alla realizzazione dell’asilo “Vittorio Arrigoni”. Per noi, si tratta di un duro colpo, soprattutto in considerazione del fatto che è avvenuto alla vigilia dell’inizio dei lavori per l’apertura dell’asilo, in un momento in cui le condizioni della popolazione civile di Gaza sono rese drammatiche dal doppio assedio israeliano ed egiziano.
Chiediamo a tutti gli amici del popolo palestinese di manifestare la propria solidarietà alle compagne ed ai compagni dell’Angelo Mai, come noi abbiamo fatto e continueremo a fare. La solidarietà non è un associazione a delinquere.

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/03/23/la-solidarieta-non-e-unassociazione-a-delinquere-con-le-compagne-ed-i-compagni-dellangelo-mai/

Abbiamo già detto che lo sgombero dell’Angelo Mai è un insulto alla città. Il centro sociale romano è uno dei sostenitori più attivi della Freedom Flotilla Italia e della realizzazione dell’asilo “Vittorio Arrigoni” a Gaza: oltre alle iniziative già promosse per sostenere il progetto, il prossimo 29 marzo ne era in programma un’altra, con i dj James Lavelle, Max Passante e Dam De Marco, che sarebbero andati ad aggiungere i loro nomi al lungo elenco di artisti che, negli spazi messi a disposizione dall’Angelo Mai, hanno dato il loro contributo per aiutarci a concretizzare il nostro progetto di solidarietà con il popolo palestinese.
La polizia ha sequestrato tutto quello che si trovava all’interno dell’Angelo Mai, compresi i 2.535 euro ricavati dalle serate del 25 e 26 gennaio e destinati alla realizzazione dell’asilo “Vittorio Arrigoni”. Per noi, si tratta di un duro colpo, soprattutto in considerazione del fatto che è avvenuto alla vigilia dell’inizio dei lavori per l’apertura dell’asilo, in un momento in cui le condizioni della popolazione civile di Gaza sono rese drammatiche dal doppio assedio israeliano ed egiziano.
Chiediamo a tutti gli amici del popolo palestinese di manifestare la propria solidarietà alle compagne ed ai compagni dell’Angelo Mai, come noi abbiamo fatto e continueremo a fare. La solidarietà non è un associazione a delinquere. – See more at: http://www.freedomflotilla.it/#sthash.prym1L3C.dpuf

Posted on 23 marzo 2014 by dimitri

 

ASILO “VITTORIO ARRIGONI”: UNA NOTIZIA BUONA, UNA CATTIVA E…

Posted on 18 febbraio 2014 by dimitri |

vittorio

I compagni dell’associazione “Ghasan Kanafani” di Gaza ci hanno fatto pervenire una tabella aggiornata dei costi necessari per avviare l’asilo “Vittorio Arrigoni” a Khan Younis. La notizia buona è che, in base a questa tabella, siamo vicinissimi all’obiettivo; quella cattiva è che, pur di raggiungere l’obiettivo, i compagni di Gaza hanno tagliato drasticamente la previsione di spesa, come si può vedere paragonando la nuova tabella con quella originaria, pubblicata da mesi sul nostro sito.

In sostanza, solo la spesa per l’arredamento è rimasta – più o meno – la stessa, mentre sono diminuiti l’affitto (da 6.000 $ a 4.800) e la spesa per i giocattoli (da 10.000 $ a 2.000), mentre è scomparsa la spesa per la ristrutturazione dei locali (15.000 $), così come quella per i costi di gestione ed i servizi (9.310 $). Inoltre – ed è la cosa che più colpisce – gli insegnanti si sono autoridotti lo stipendio da 400 $ a 200 $ al mese, oltre ad averlo ridotto da 12 mesi a 9 mesi, come il personale non docente (bidello e pulizie), che ha però mantenuto il salario mensile a 150 $.
E’ evidente che questo abbattimento dei costi è, da un lato, un grande sacrificio per i lavoratori e, dall’altro, la dimostrazione della volontà di realizzare l’opera a tutti i costi.

Anche se adesso siamo veramente ad un passo dal traguardo, non possiamo esimerci dal considerare che la somma raccolta consentirà la partenza delle attività dell’asilo, ma che questo avverrà in una condizione di grandi difficoltà. In altre parole, dobbiamo dirci senza mezzi termini che la nostra campagna non solo non può dirsi conclusa, ma che deve ripartire con forza e determinazione, perché i sacrifici fatti dai compagni palestinesi non possono rimanere una testimonianza (l’ennesima) del coraggio e della dignità di quel popolo: quei sacrifici devono far capire a tutti che la solidarietà internazionalista non è fatta di proclami, ma di impegno concreto a fianco di chi lotta, resiste e progetta una Palestina ed un mondo migliori.

Dunque, vogliamo rilanciare con forza l’iniziativa e facciamo appello a tutti quelli che ci hanno sostenuto ed a quelli che ancora non lo hanno fatto affinché, già a partire dai prossimi giorni, si moltiplichino gli sforzi per coprire tutte le spese possibili.
E’ sempre possibile sottoscrivere attraverso il conto corrente bancario dell’associazione DIMA, che trovate sul sito www.freedomflotilla.it
e un’altra proposta per tutte e tutti è quella di lanciare per domenica 30 marzo, Giornata della Terra in Palestina, un giorno di sottoscrizione straordinaria on line, utilizzando l’account PayPal che si trova sul nostro sito. Iniziamo da subito a lavorarci, ma è importante che chiunque disponga di un blog, una pagina o un gruppo Facebook ci aiuti a veicolare questa iniziativa. Grazie e buon lavoro a tutte e tutti.

Il nuovo preventivo inviato dall’associazione “Ghassan Kanafani”

I costi previsti per il primo anno includendo l’affitto, mobilia necessaria, attrezzi, apparecchiatura, impianti  e stipendi per lo staff.

AFFITTO, ATTREZZI E APPARECCHIATURE

#

Elemento

Prezzo

Quantità

Costo (Dollari)

1

affitto/un anno

400

12 mesi

4800

2

lavagna

200

5

1000

3

Impianti/grafici

somma

2000

4

LCD/PROIETTORI

somma

500

5

Computer

600

5

3000

6

Cancelleria

somma

2000

7

sedie

150

20

3000

8

tavoli

50

40

2000

9

armadi

5

100

500

10

banchi

2

100

200

11

scaffali armadi

2

150

300

12

giocattoli

somma

2000

13

coperte

5

70

350

14

filtro

1

1000

1000

15

costruzione 3 bagni

3

1000

3000

Totale Dollari

20850

Costi affitto e stipendi

#

Posizione

numero

Stipendio 9 mesi

totale

1

Teachers

6

200*9mesi

10800

2

Cleaner

1

150*9mesi

1350

3

Doorman

1

150*9mesi

1350

Totale

13500

COSTI TOTALI

Impiegati e affitto

13500

Affitto e apparecchiature

20850

TOTALE

34350

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/02/18/asilo-vittorio-arrigoni-una-notizia-buona-una-cattiva-e/

Posted on 18 febbraio 2014 by dimitri
Posted on 18 febbraio 2014 by dimitri
Posted on 18 febbraio 2014 by dimitri