GRUPPI ACQUISTO SOLIDALE ARCA DI GAZA

Posted on 2 maggio 2014 by paola


L’economia della Striscia di Gaza è devastata da quasi sette anni di assedio e di blocco delle persone e delle merci. Agli abitanti della Striscia non è permesso di potersi spostare fuori dai confini: non possono commerciare liberamente con l’estero né con il resto dei territori palestinesi, hanno enormi difficoltà e spesso l’impossibilità di reperire materie prime e non possono esportare i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato locale. La Striscia è un enorme carcere a cielo aperto, dove sono sospesi i diritti e viene messa a dura prova la dignità di una popolazione di 1.800.000 abitanti.

Uno dei diritti primari che deve essere restituito ai Palestinesi di Gaza è quello di potersi sostentare svolgendo liberamente le proprie attività economiche, come stabilito dalle leggi e dalle convenzioni internazionali: il blocco illegale imposto da Israele alla Striscia di Gaza deve essere abolito in maniera totale, permanente e incondizionata.

Il progetto Arca di Gaza è un’iniziativa internazionale nata per dare una risposta politica al blocco e riaffermare il diritto dei Palestinesi a potersi spostare e poter commerciare liberamente. Grazie all’impegno e alle donazioni di moltissime persone da tutto il mondo è stato possibile acquistare un peschereccio palestinese a Gaza, riadattarlo come cargo – nel porto di Gaza City e impiegando manodopera locale – e acquistare le attrezzature per metterlo in sicurezza e a norma. Obiettivo: esportare da Gaza, sfidando il blocco via mare, i prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato palestinese. Gli ordini di acquisto pervenuti da tutto il mondo hanno permesso di finanziare i produttori locali per una prima fornitura di beni.

Dopo quasi due anni di impegno degli attivisti internazionali nel mondo, e vari mesi di lavoro di cantiere in loco, l’Arca era praticamente pronta a partire.
Nella notte del 29 aprile 2014 un vile attentato dinamitardo ha tentato di cancellare il progetto: una carica esplosiva ha gravemente danneggiato l’Arca, causandone il parziale affondamento.

Ma le idee di giustizia e di libertà sono inaffondabili: proseguiamo con determinazione nel rivendicare il diritto dei Palestinesi di commerciare con l’estero via mare, attraverso il porto di Gaza, e il diritto degli acquirenti da tutto il mondo di poter ricevere i prodotti ordinati.

Rispondiamo all’attentato terroristico con il rinnovato impegno a realizzare una rete di solidarietà con i produttori palestinesi, proseguendo quindi nella costituzione di una rete italiana G.A.S. Arca di Gaza, a cui possono aderire singoli o gruppi di acquisto solidale preesistenti. Una forma di coordinamento utile non solo a facilitare la conoscenza e l’acquisto di prodotti e produttori palestinesi, ma capace di esercitare pressioni e chiedere giustizia rivendicando il semplice diritto a intrattenere rapporti commerciali con la Palestina, il diritto di poter tranquillamente ricevere i beni ordinati da qualsiasi produttore palestinese, diritti che potranno essere pienamente garantiti solo quando il blocco sarà abolito in maniera definitiva e incondizionata.

Chi desidera aderire al progetto, ordinare prodotti da Gaza e rivendicare il diritto a riceverli, può contattarci all’indirizzo [email protected], indicando la propria posizione geografica: vi metteremo in contatto con il punto di raccolta ordini più vicino.

Sul sito Arca di Gaza è possibile consultare l’elenco dei prodotti disponibili (http://www.gazaark.org/it/prodotti/), ma soprattutto è possibile leggere le storie dei produttori: spesso si tratta di cooperative di donne, giovani, disabili. Sono portatori di cultura, tradizioni e competenze che messe a frutto possono realizzare prodotti degni di essere annoverati tra le eccellenze a livello mondiale; invece sono messi in ginocchio da questo assedio che li schiaccia nella fatica quotidiana della sopravvivenza.

Il motto del progetto – che era appena stato trascritto sull’Arca – è appunto ‘Building Hope’: rilanciare l’economia e le esportazioni di Gaza (e del resto della Palestina) per ricostruire la speranza nel futuro.

Nessuna forma di oppressione e di violenza può fermare la determinazione del diritto e la passione nel perseguire la giustizia.

  • Firmiamo e continuiamo a far girare in rete la petizione internazionale che chiede all’ONU di agire per far cessare immediatamente l’assedio (http://goo.gl/Dz0dr5)
  • Associamoci, come singoli o come GAS già attivi, alla rete italiana dei Gruppi di Acquisto Solidale Arca di Gaza (GASAG): [email protected]

Freedom Flotilla Italia

freedomflotilla.it 
facebook.com/arcadigaza.gazaark
@FreedomFlotITA

@ArcadiGaza

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/05/02/gruppi-acquisto-solidale-arca-di-gaza/