MARIANNE E’ STATA ABBORDATA DA ISRAELE: 18 PERSONE SEQUESTRATE NEL MEDITERRANEO

Qui un evento su come sostenere la Fredoom Flotilla III:https://www.facebook.com/events/1591658504454957/
Da https://twitter.com/freedomflotita :

  1. Marianne al porto militare di Ashdod dopo la cattura in acque internazionali.

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Da http://www.freedomflotilla.it/ :


18 persone sequestrate nel Mediterraneo. Dove sono le nostre istituzioni?

Un atto di pirateria ingiustificabile nel Mediterraneo
Le navi della Marina militare israeliana godono forse di una ”lettera di corsa“ da parte delle istituzioni internazionali?

A circa 100 miglia marine (oltre 190 chilometri) dalle coste di Gaza, quidi ampiamente in acque internazionali, il peschereccio “Marianne”, facente parte della missione Freedom Flotilla III, è stato circondato da vari mezzi della Marina israeliana che lo hanno fermato e abbordato, in un illegale atto di pirateria. I passeggeri sono stati sequestrati e – secondo quanto riferito dalle forze armate israeliane – trasferiti (contro la loro volontà) presso il porto militare israeliano di Ashdod. Non sappiamo nulla delle loro condizioni. La Marina militare israeliana ha nuovamente colpito nel cuore del Mediterraneo;  le loro rassicurazioni di aver agito senza attuare violenza non ci tranquillizzano dato che che – parla la storia – oscurano le comunicazioni di bordo, attaccano i passeggeri con pistole taser, li arrestano, li deportano e li sottopongono a interrogatori forzati.

Allarmati dalle minacce provenienti dal Primo Ministro israeliano, che da giorni minacciava quello che di fatto, nel silenzio delle istituzioni internazionali, ha avuto luogo – ovvero il sequestro del peschereccio in acque internazionali, con l’arresto e la deportazione ad Ashdod dei passeggeri – avevamo già sollecitato, con missive e comunicati stampa (caduti nel vuoto), il Presidente della Repubblica Italiana, Onorevole SERGIO MATTARELLA, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole MATTEO RENZI, il Ministro degli Affari Esteri, Onorevole PAOLO GENTILONI SILVERI, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Onorevole FEDERICA MOGHERINI, chiedendo espressamente la tutela del diritto alla navigazione in sicurezza, in acque internazionali, per la missione Freedom Flotilla III.

Tra i passeggeri attualmente sequestrati un’europarlamentare galiziana (Ana Miranda Paz), un sassofonista israelo/svedese (Dror Feiler), il primo presidente della primavera tunisina (Moncef Marzouki), il parlamentare della Knesset israliana Basel Ghattas. Si tratta di 18 persone private della libertà solo per aver preteso il semplice rispetto del diritto internazionale, la libertà propria e altrui di navigare liberamente da porto a porto nel Mediterraneo.

Riteniamo che nostre istituzioni, e in primo luogo l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Onorevole FEDERICA MOGHERINI, debbano chieder conto al governo israeliano di ciò che è accaduto, ovvero come si possa permettere che barche assolutamente in regola con i documenti di navigazione e con il carico, possano essere attaccate impunemente in acque internazionali, da navi militari.
Le suddette istituzioni, dovrebbero sentirsi responsabili e attivarsi per avere rassicurazioni dirette – vale a dire dalla loro viva voce – sulle condizioni fisiche delle persone in questo momento sequestrate.
Chiediamo alle suddette istituzioni se ritengano che nel nostro Mediterraneo debba ancora valere il diritto internazionale: si condanni quindi qualsiasi paese che lo contravvenga con atti di pirateria, si chieda il rilascio immediato delle persone sequestrate e la restituzione del peschereccio “Marianne”,  si pretenda – secondo il diritto internazionale e come richiede l’ONU – la fine del blocco sulla Striscia di Gaza da parte di Israele con l’apertura al mondo del porto di Gaza, il porto della Palestina.

Lista delle persone attualmente sequestrate:

Dror Feiler – Svezia – Musicista & compositore
Bassel Ghattas – Parlamentare Knesset Israeliana
Dr. Moncef Marzuki – Tunisia – Attivista per i diritti umani, Ex-Presidente Tunisia
Ana Miranda Paz – Galizia – Membro del Parlamento Europeo (BNG)
Nadya Kevorkova – Russia – Giornalista
Kajsa Ekis Ekman – Svezia – Giornalista, Scrittrice
Robert Lovelace – Canada – Professore Universitario & Capo nativo Algonquin
Joel Opperdoes – Svezia – Equipaggio
Gustave Bergstrom – Svezia – Equipaggio
Herman Reksten – Norvegia – Equipaggio
Kevin Neish – Canada – EquIpaggio
Jonas Karlin – Svezia – Equipaggio
Charlie Andreasson – Svezia – Equipaggio
Ammar Al-Hamdan – Norvegia – Aljazeera Arabic
Mohammed El Bakkali – Marocco – Aljazeera Arabic
Ohad Hemo – Israele – Channel 2 Israeli TV
Ruwani Perera – Nuova Zelanda – MaoriTV
Jacob Bryant – Nuova Zelanda – MaoriTV

Marianne depature in Messina the port before Gaza PHOTO Pablo Miranzo

Tiziano Ferri
per Freedom Flotilla Italia
3341737274
[email protected]

    

Israele ancora una volta commette un atto di pirateria di stato nel Mediterraneo

comunicato stampa

equipaggio Marianne
Alle 02:06AM (ora di Gaza) di oggi 29.06.2015, la “Marianne” ha comunicato alla Coalizione della Freedom Flotilla (FFC) che 3 navi della Marina israeliana li avevano circondati, mentre si trovavano in acque internazionali, a circa 100 miglia nautiche (185 km) dalla costa di Gaza. Questa è stata l’ultima comunicazione, dopodichè il contatto con “Marianne” è andato perso. Alle 05:11AM (ora di Gaza) l’IDF ha annunciato di aver “visitato e perquisito” Marianne. Come ammesso da loro stessi, hanno catturato la barca e tle persone a bordo “in acque internazionali”. Da notare in particolare che l’annuncio dell’IDF riconosce che la striscia di Gaza è soggetta a blocco navale, nonostante il governo di Netanyahu lo abbia recentemente negato.

Non crediamo che la cattura di Marianne sia avvenuta “senza eventi di rilievo”: l’ultima volta che IDF si è espressa in modo simile, nel 2012, in realtà le persone a bordo di Estelle furono picchiate con manganelli e subirono dolorosi trattamenti a base di pistole taser.
Ancora più indietro nel tempo, nel 2010, dieci passeggeri della Mavi Marmara furono assassinati da IDF durante un’operazione simile, sempre in acque internazionali.

Purtroppo il governo israeliano continua a scegliere la politica assolutamente inefficace di “tolleranza zero” che in pratica rinforza la illegale e disumana punizione collettiva contro un milione e ottocentomila Palestinesi che vivono nella striscia di Gaza. I ripetuti attacchi di pirateria di stato in acque internazionali sono segnali preoccupanti che il blocco e l’occupazione si estende a tutto il Mediterraneo orientale. Chiediamo che il governo israeliano desista dal detenere civili pacifisti che viaggiavano in acque internazionali per una causa umanitaria.

Chiediamo ai nostri governi di assicurarci che tutti i passeggeri e l’equipaggio della “Marianne” siano salvi; protestiamo energicamente contro la violazione delle leggi marittime internazionali da parte dello stato di Israele.
Chiediamo alla società civile di condannare le azioni di Israele.
Continueremo a rispondere e reagire a queste ingiustizie, assieme a persone di tutto il mondo, fino a quando il porto di Gaza verrà finalmente aperto e l’assedio e l’occupazione israeliana avranno fine.
Per maggiori informazioni: ff3.freedomflotilla.org

Tiziano Ferri – Freedom Flotilla Italia
+39 334 1737274 [email protected]

    

E.Lotayef da “Rachel” dopo abbordaggio Marianne – video

“Sono Ehab a bordo di Rachel, stiamo tornando verso la Grecia. Il piano originale per questa flottiglia era quello di avere 3 imbarcazioni che dovevano arrivare a Gaza e 3 che le accompagnavano. Solo una imbarcazione e quelle che la accompagnavano sono riuscite a partire finora. Marianne, la prima imbarcazione è stata intercettata dagli israeliani qualche ora fa e per quello che sappiamo stanno andando verso Ashdod. Noi, delle 3 imbarcazioni che accompagnavano, Rachel,Vittorio e Juliano II stiamo tornando, come da piano orignale, indietro verso la Grecia.”

@Mogherini Cosa ne pensi di una barca con bandiera Svedese attaccata nel mediterraneo in acque internazionali da nave militare? #SOSFreedomFlotilla

    

Marianne è stata abbordata e catturata dalle forze di occupazione israeliane.

#SOSFreedomFlotilla
Marianne è stata abbordata e catturata dalle forze di occupazione israeliane.
Sosteniamo #FreedomFlotilla

Abbiamo perso il contatto con Marianne.
Ultima localizzazione dell’imbarcazione: 31º43′ N 32º33′ E
a circa 105 miglia nautiche (oltre 190 km) dal porto di destinazione, Gaza.
Le forze di occupazione israeliane affermano di aver intercettato e catturato Marianne.

Chiediamo a tutti di aiutarci a fare pressione sui governi e denunciare la palese violazione del diritto umanitario e marittimo da parte della Marina israeliana. Continue reading

 

 

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/

 

LA FREEDOM FLOTILLA RIPARTE PER ROMPERE L’ASSEDIO DI GAZA

Posted on 12 agosto 2014 by

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12 Agosto 2014

La Freedom Flotilla Coalition salpa di nuovo verso Gaza: in risposta alla aggressione israeliana ed alla complicità dei governi del mondo. La Freedom Flotilla Coalition (FFC) si è riunita ad Istanbul, all’ombra dell’ultima aggressione israeliana a Gaza. Asistiamo ad atrocità commessecontro una popolazione che era già sotto assedio. Nei due giorni di meeting (10-11 Agosto), la FFC ha concluso che è responsabilità della società civile di tutto il mondo salpare verso Gaze e sfidare il blocco israeliano, fonte della maggior parte dei problemi che affliggono la popolazione palestinese di Gaza.
Abbiamo intenzione di salpare nel corso del 2014, dichiarato anno internazionale di solidarietà con il popolo palestinese da parte delle Nazioni Unite: http://unispal.un.org/unispal.nsf/solidarity.htm?OpenForm
Questa iniziativa, che segue le orme delle flottiglie del 2010 e del 2011, così come altri tentativi di sfidare il blocco di Gaza (tra il 2008 ed il 2014), spera di coinvolgere una partecipazione internazionale più ampia e diversificata. Questa nuova flottiglia è un riflesso della crescente solidarietà di tutto il mondo con il popolo palestinese: dagli Stati Uniti alla Malesia, dalla Scandinavia al Sud Africa.
“Gli appelli a porre fine al blocco di Gaza devono passare dalle parole ai fatti” – dice Ann Ighe, presidentessa di Ship to Gaza Sweden e membro della FFC – “Invitiamo tutti i cittadini interessati del mondo, a partecipare a questa iniziativa in ogni modo possibile”.
Si prevede che queste barche trasportino prodotti commerciali palestinesi, acquistati da compratori internazionali, così da completare il lavoro dell’Arca di Gaza, la nave cargo costruita da palestinesi e FFC a Gaza, bombardata da Israele l’11 Luglio.
“Invitiamo tutti i governi a difendere i Diritti Umani e il diritto della popolazione palestinese alla libertà di movimento, per facilitare la navigazione delle nostre barche a Gaza. E’ loro responsabilità” – aggiunge Ehab Lotayef, della coalizione.
Oltre a salpare verso Gaza, la FFC organizzerà manifestazioni in mare e nei porti del mondo nei prossimi mesi. Insieme ad altri progetti, l’iniziativa supporterà il diritto dei palestinesi a gestire le linee marittime internazionali, all’interno e all’esterno del porto di Gaza.
Sosteniamo la richiesta palestinese di aprire il porto di Gaza al traffico marittimo internazionale. La FFC lavorerà inoltre sul gemellaggio di Gaza city con altri porti sul Mediterraneo e non solo, come segno di solidarietà e sostegno.
Infine, dichiariamo che quello che facciamo sono azioni pacifiche, non governative, condotte dalla società civile.

I membri della Freedom Flotilla Coalition:

European Campaign to End the Siege on Gaza
Freedom Flotilla Italia
Gaza’s Ark
IHH
International Committee for Breaking the Siege on Gaza (ICBSG)
Rumbo a Gaza
Ship to Gaza Greece
Ship to Gaza Norway
Ship to Gaza Sweden

altri partecipanti al progetto:

Palestine Solidarity Alliance – South Africa
Free Gaza
Haluan Palestin – Malaysia
Life Line to Gaza – Jordan
Miles of Smiles
Sahabat Al-Aqsha – Indonesia

 

 

 

Fonte:

http://www.freedomflotilla.it/2014/08/12/la-freedom-flotilla-riparte-per-rompere-lassedio-di-gaza/

GAZA’S ARK ATTACCATA

Gaza City – Gaza

GA attacked

Alle 03:45 ora di Gaza il 29 aprile, la guardia notturna a bordo dell’Arca di Gaza ha ricevuto una chiamata a lasciare la barca, perché stava per essere attaccata .

La guardia ha lasciato, ma poiché non succedeva niente , è tornata dopo 5 minuti. Pochi minuti dopo, una grande esplosione ha scosso la barca causando ingenti danni .

La barca è affondata parzialmente e è ora è adagiata in acque poco profonde. La guardia non è stato ferita, ma è stata portata in ospedale per accertamenti .

Mahfouz Kabariti, Project Manager della Gaza’s Ark, dice: “L’entità e la natura del danno sono attualmente oggetto di indagine . Forniremo un aggiornamento quando disponibile. ”

“Gaza’s Ark e tutti i nostri partner nel Freedom Flotilla Coalition stiamo considerando la nostra prossima mossa in risposta a questo vile atto di terrorismo , ma la nostra posizione rimane chiara: né questo né nessun altro attacco fermerà i nostri sforzi per sfidare il blocco di Gaza fino a quando non finisca”, aggiunge David Heap del comitato direttivo della Gaza’s Ark.

aggiunge David Heapdel comitato direttivo della Gaza’s Ark


“Imbarcazioni della Freedom Flotilla sono state sabotate prima . Questo attacco viene mentre eravamo quasi pronti a salpare . Si può affondare una barca ma non si può affondare un movimento”, conclude Ehab Lotayef, un altro membro del comitato direttivo.


Per informazioni:

Ehab Lotayef +1-514-941-9792 <[email protected]>

David Heap +1-519-859-3579  <[email protected]>

www.gazaark.org
@GazaArk
[email protected]
#GazaArkAttacked

 

Fonte:

http://www.gazaark.org/2014/04/28/gazas-ark-attacked/

 

Puoi leggere la notizia anche qui:

http://www.freedomflotilla.it/2014/04/29/una-carica-di-esplosivo-contro-larca-la-speranza-il-diritto-inaffondabili/