Cosa sappiamo finora dell’attacco in una chiesa in Normandia

Un poliziotto davanti al comune di Saint-Etienne-du -Rouvray vicino Rouen in Normandia, il 26 luglio del 2016. - Pascal Rossignol, Reuters/Contrasto
Un poliziotto davanti al comune di Saint-Etienne-du -Rouvray vicino Rouen in Normandia, il 26 luglio del 2016. (Pascal Rossignol, Reuters/Contrasto)
  • 26 Lug 2016 14.05

Una chiesa a Saint Etienne du Rouvray, vicino a Rouen, in Normandia, è stata attaccata da due persone armate di coltelli che hanno preso in ostaggio il parroco e diversi fedeli. Quasi un’ora dopo, la polizia ha ucciso i due aggressori, che nel frattempo avevano ucciso uno degli ostaggi e ne avevano ferito gravemente un altro. Ecco cosa sappiamo finora.

  • I due aggressori hanno fatto irruzione nella chiesa con dei coltelli. Secondo France 3, “hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e diversi fedeli”.
  • I due assalitori sono stati uccisi dalle forze speciali di Rouen, mentre stavano uscendo dalla chiesa.
  • L’ostaggio ucciso è Jacques Hamel, 84 anni, il prete ausiliario della parrocchia.
  • Un altro ostaggio è gravemente ferito.
  • La sezione antiterrorismo della procura di Parigi ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, anche se non sono ancora chiare le motivazioni dell’attentato.
  • Il presidente François Hollande e il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve si sono recati sul posto.
  • Il presidente Hollande ha detto che si tratta di un attacco terroristico e ha evocato “l’affiliazione al gruppo Stato islamico”.
  • Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attacco attraverso il suo organo di propaganda, l’Amaq.

 

 

Fonte:

http://www.internazionale.it/notizie/2016/07/26/attacco-francia

Strage a Nizza, Hollande prolunga lo stato di emergenza

Notizia scritta il 15/07/16 alle 11:29. Ultimo aggiornamento: 15/07/16 alle: 11:29

STRAGE A NIZZA, HOLLANDE PROLUNGA LO STATO DI EMERGENZA

nizzaLa strage di ha provocato per il momento almeno 84 morti e un numero imprecisato di feriti dei quali 18 in gravissime condizioni. Almeno 54 i bambini ricoverati in ospedale.

La dinamica di quanto accaduto fino ad ora parla di un uomo di 31 anni, un francese con doppio passaporto tunisino residente a Nizza: ha noleggiato due giorni fa un camion con il quale, dopo la fine dei festeggiamenti sul lungomare per il 14 luglio, si è lanciato tra la folla sfondando i blocchi di polizia a 80km orari. Dopo due chilometri è stato ucciso da dei poliziotti che sono riusciti ad affiancarlo.

Mohamed Lahouaiej Bouhlel, questo il suo nome, era sposato ed era padre di tre figli. France Info riferisce che l’uomo stava divorziando e aveva problema di soldi e pare sia stato oggetto in passato di inchieste giudiziarie per violenze sulla moglie e possesso di armi, ma non era attenzionato come fondamentalista religioso. Armi ritrovate sul camion sono risultate essere giocattolo. Con noi Francesca, No Borders Nizza. Ascolta o scarica.  [Download]

La corrispondenza anche con Enrico, nostro collaboratore dalla . enrico-attacco-nizza

Notizie quelle diffuse fino ad ora da prendere con le dovute precauzioni: le informazioni infatti sono ancora frammentarie e spesso contraddittorie. Sul movente quindi ancora nessuna certezza, non ci sarebbe stata nessuna rivendicazione dall’Is, anche se buona parte della stampa e del mondo politico parlano di strage di matrice jihadista.

ha annunciato il prolungamento di altri tre mesi dello stato di emergenza, che sarebbe scaduto il prossimo 26 luglio. Sempre Hollande ha sposato la matrice dell’attacco jihadista, annunciando l’intensificazione degli attacchi nelle zone di guerra di Iraq e Siria contro Daesh.

Un commento al prolungamento dello stato di emergenza in Francia da Cristophe Ventura, di Nuit Debout Parigi. Ascolta o scarica

Per quanto riguarda l’Italia rafforzati i controlli a Ventimiglia, dopo la segnalazione francese di possibili complici dell’attentatore in fuga verso l’Italia, mentre tra le vittime potrebbero esserci anche italiani. “Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi ha detto all’ANSA il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, che però invita “alla calma”.

 

 

Fonte:

http://www.radiondadurto.org/2016/07/15/strage-a-nizza-hollande-prolunga-lo-stato-di-emergenza/

Le cose importanti da sapere sul Mali

(Foto su http://www.rainews.it/ )

 

20 novembre 2015

Ci sono alcune cose importanti da sapere, grande paese dell’Africa occidentale nel mirino dei jihadisti.

Nel gennaio 2013, la Francia ha inviato truppe in Mali per la lotta contro gli islamisti radicali, che avevano catturato vaste aree di territorio nel nord del Paese. Una delle città occupate da al- Qaeda, legata agli islamisti, era l’antica città del deserto di Timbuctu, un centro storico di cultura islamica, 1.000 km a nord della capitale Bamako. La parola Timbuctu è spesso utilizzata nel mondo occidentale per indicare un luogo che è molto, molto lontano.

Tra il 1200 e il 1600, il Mali è stato il più grande impero in Africa occidentale. Fino al 14° secolo, arrivava da lì il 50% dell’oro circolante nel mondo. Rimane oggi il terzo produttore di oro in Africa. Il Mali è conosciuto per aver prodotto alcune delle stelle della musica africana, come Salif Keita, Ali Farka Touré e Toumani Diabate. Il suo famoso festival nel deserto è stato sospeso tre anni fa proprio per la minaccia del terrorismo islamico.

Fonte:

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Qui gli ultimi aggiornamenti sull’attentato in Mali dal sito dell’Ansa :

 

Parigi, il terrore e i puntini che il mondo non vuole unire

Nella notte di venerdì 13 novembre Parigi è stata nuovamente colpita da tremendi attacchi terroristici rivendicati dall’Isis.

Qui la notizia su Internazionale:

Parigi, il 14 novembre 2015. (Xavier Laine, Getty Images)
  • 14 Nov 2015 20.36

Il punto sugli attentati di Parigi

Almeno 129persone sono morte venerdì 13 novembre a Parigi in una serie di attentati nel centro della città e vicino allo stade de France. I feriti sono 352, di cui 99 in condizioni molto gravi. Gli attacchi, secondo il procuratore di Parigi, sono stati compiuti da tre squadre di attentatori che hanno agito in maniera coordinata, tutti erano dotati di armi da guerra dello stesso tipo e di cinture esplosive. Sette attentatori sono morti negli attacchi.

Ecco la cronologia degli attentati:

  • 21.15 Un gruppo di uomini armati attacca due ristoranti: Le Carillon, in rue Alibert, e Le Petit Cambodge, in rue Bichat. Gli uomini, a bordo di un’automobile, aprono il fuoco contro i passanti e le persone sedute ai tavoli.
  • 21.23 Tre esplosioni vengono avvertite nel giro di pochi minuti vicino allo stade de France, dove è in corso la partita tra Francia e Germania. Le esplosioni causano quattro morti, tra cui i due attentatori che si sono fatti esplodere. I terroristi, secondo il procuratore di Parigi, hanno usato come esplosivo del perossido di acetone( Tatp).
  • 21.30 Quattro uomini armati entrano nella sala da concerto Bataclan, dove si tiene lo spettacolo del gruppo statunitense Eagles of Death Metal, e aprono il fuoco contro la folla. Muoiono almeno 89 persone. Diversi spettatori vengono presi in ostaggio.
  • 21.45 Gli assalitori del Bataclan, o altri assalitori, aprono il fuoco nei pressi del McDonald’s in rue Fabourg-du-Temple e in rue de la Fontaine-au-Roi, nei pressi della pizzeria Casa nostra, causando cinque morti e otto feriti gravi.
  • 21.55 All’incrocio tra rue Faidherbe e rue de Charonne un uomo spara contro la terrazza del caffè La Belle Equipe. Muoiono 19 persone e 14 restano gravemente ferite.
  • 21.55 Un kamikaze si fa esplodere di fronte al McDonald’s di Plaine Saint-Denis.
  • 00.25 Le forze speciali francesi fanno irruzione al Bataclan. Un terrorista viene ucciso, altri tre si fanno saltare in aria l’esplosivo che indossavano sulle cinture.

Dopo gli attentati il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale e ha annunciato il ripristino dei controlli alle frontiere. Sono state sospese le manifestazioni sportive. Chiusi i musei e il parco di divertimenti Disneyland.

Sabato 14 novembre il gruppo Stato islamicoha rivendicato gli attacchi , con un comunicato pubblicato online che definiva Parigi “capitale dell’abominio e della perversione”. In una conferenza stampa, anche Hollande aveva attribuito allo Stato islamico la responsabilità degli attentati, definendoli “un atto di guerra”.

Il 14 novembre la polizia belga ha organizzato un blitz nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles. Sono state arrestate almeno cinque persone.Il procuratore di Parigi ha confermato che gli arresti sono legati agli attentati della capitale francese. La procura belga ha aperto un’inchiesta per terrorismo.

Un passaporto siriano e uno egiziano sono stati trovati vicino ai corpi dei due attentatori allo stade de France, ma le autorità non hanno ancora confermato l’identità dei due aggressori. Uno dei veicoli usati dai terroristi era stato immatricolato in Belgio e apparteneva a un cittadino francese residente in Belgio.

Uno dei terroristi dell’attacco al Bataclan, ha scritto Libération, era un francese di circa trent’anni originario di Courcouronnes, nell’Essonne. Era già noto alle forze dell’ordine per i suoi legami con il jihadismo. L’altro era siriano.

Le autorità tedesche sono convinte che un uomo arrestato in Bavaria all’inizio del mese, mentre era a bordo di un’automobile carica di esplosivi, sia legato agli attacchi di Parigi.

Il premier britannico David Cameron ha dichiarato che tra le vittime potrebbero esserci cittadini del Regno Unito. Tra i morti finora accertati ci sono anche cittadini romeni, tunisini, belgi, svedesi e una statunitense. Secondo la Cnn ci sarebbe anche una cittadina statunitense tra le vittime.

Due italiani sono rimasti lievemente feriti. Una ragazza veneta di 28 anni risulta ancora dispersa.

 

Fonte: http://www.internazionale.it/notizie/2015/11/14/il-punto-sugli-attentati-di-parigi

 

Qui l’aggiornamento dell’Ansa con la notizia della morte della studentessa italiana dispersa:

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/11/13/tre-sparatorie-a-parigi-vittime_1a91057f-5905-49e3-8d4a-592668bf11cc.html

 

Non si è fatta aspettare l’ondata vergognosa di islamofobia da parte di alcuni quotidiani.

Prima Pagina Il Giornale

Prima Pagina Libero

Tutti al gridare al terrorismo islamico ( anche in modo offensivo: il caso più eclatante è, come abbiamo visto, quello della prima pagina di ieri del quotidiano di Belpietro, anche se gli altri non scherzano) forse perchè è più comodo pensare che sia tutto solo fanatismo religioso. Nessuno che allargi lo sguardo sul mondo per cercare di capire cosa sta succedendo. Io sono convinta che per capire veramente cosa è accaduto a Parigi bisogna comprendere  quello che sta accadendo in Medioriente. E’ un caso che questi attentati siano stati compiuti nella Francia che ha aperto un’inchiesta per  crimini di guerra contro Assad ( fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/francia-inchiesta-contro-assad_2135957-201502a.shtml )? E’ un caso che, nei giorni predenti, Putin abbia iniziato a bombardare la Siria, col pretesto della lotta all’Isis, uccidendo civili e colpendo anche un villaggio con bombe al fosforo bianco (qui il video dell’attacco russo col fosforo bianco: https://www.facebook.com/albertosavioli1972/posts/10207747605229222?pnref=story )? E’ un caso che questa strage sia avvenuta mentre in Palestina si parla di terza intifada e i soldati israeliani uccidono i palestinesi fingendo di esserne aggrediti (leggere, a esempio, le notizie del sito Infopal ) e mentre l’esercito turco bombarda il popolo curdo (leggi qui: http://www.retekurdistan.it/2015/11/assemblea-politica-basta-alle-politiche-di-oppressione-e-di-terrore-sul-popolo-curdo/ )? E’ un caso anche che gli ultimi attentati di Parigi siano accaduti all’indomani del più grave attentato da parte dell’Isis in Libano e esattamente un anno dopo la conquista da parte sempre dell’Isis di Ramadi e Mosul in Iraq? ( fonte: http://arabpress.eu/libano-in-lutto-per-le-vittime-del-duplice-attentato-suicida-a-beirut/70470/ ).
A fare le spese di tutto ciò sono sempre i popoli tutti e le persone di fede musulmana ancora una volta strumentalizzate. Eppure basterebbe unire i puntini per farsi almeno venire il dubbio che il sedicente Stato Islamico sia solo un pretesto – creato dai potenti del mondo e camuffato da organizzazione terroristica di matrice islamista (molti di questi terroristi si scopre ogni volta essere in realtà di origine occidentale) –  per distogliere la già scarsa attenzione dall’occupazione israeliana in Palestina, dalla dittatura di Assad in Siria, da quella di Putin in Russia, da quella di Erdogan in Turchia e contro i curdi e da tutto ciò che succede nel resto del Medioriente. E anche nel resto del mondo come accade con tutte le paure indotte dai potenti.

D. Q.