Aggiornamenti sulla strage di capodanno a Istanbul

Turchia: strage in night club a Istanbul, 39 morti e 69 feriti. Tra le vittime 24 stranieri

Terrorista in fuga, ombra dell’Isis

Il terrorismo colpisce la Turchia nella notte di Capodanno: è di almeno 39 morti e 69 feriti l’ultimo bilancio ufficiale di un attacco avvenuto in una famosa e affollatissima discoteca di Istanbul, non ancora rivendicato ma le cui caratteristiche fanno pensare a un attentato a firma Isis. IL VIDEO, TERRORISTA RIPRESO DURANTE L’ATTACCO

L’attentatore del nightclub Reina di Istanbul non indossava il costume di Babbo Natale, come riferito finora da alcune testimonianze, e ha lasciato la pistola prima di fuggire. Lo ha detto il premier turco, Binali Yildirim.

E nel pomeriggio un uomo armato ha sparato davanti ad una moschea di Istanbul ferendo almeno due persone prima di fuggire. Lo riferiscono i media locali. La sparatoria è avvenuta nel quartiere di Sariyer.

C’era anche un gruppo di giovani italiani nel nightclub, secondo quanto riporta la tv locale modenese Trc-Telemodena. Per la tv, la compagnia italiana, che stava festeggiando il Capodanno, è riuscita a scampare alla strage gettandosi a terra quando i primi spari nel locale hanno fatto scattare il panico. Alcuni di loro, avrebbero riportato solo lievi escoriazioni nella calca. Si tratterebbe di tre modenesi e altri amici di Brescia e Palermo, in Turchia per lavoro.

 La polizia di Istanbul ha diffuso le foto del presunto killer che ha sparato e ucciso 39 persone nel ‘Reina’ nightclub. Dalle foto, riprese dal video di sorveglianza, risulta essere un giovane con barba e capelli neri. Dopo la strage, l’attentatore è fuggito e una caccia all’uomo è in corso in tutta la Turchia.

LA STRAGE – L’attacco non è stato ancora rivendicato ma l’attentatore, secondo le testimonianze di alcuni dei sopravvissuti, avrebbe urlato ‘Allah Akbar’ mentre apriva il fuoco dentro il locale. Secondo un deputato dell’opposizione, che ha visitato ospedali e obitorio, 24 vittime sono straniere: sette sono saudite, tre irachene, tre giordane, due libanesi, due tunisine, due indiane, una da Kuwait, Siria e Israele, un belga di origine turca ed un canadese-iracheno. Tra le vittime turche, c’è anche una guardia di sicurezza che era sopravissuta il 10 dicembre scorso al duplice attentato dinamitardo al vicino stadio di calcio del Besiktas. Anche tra i feriti ci sono diversi stranieri. 

 

Per il resto, sono ancora molti i punti da chiarire sulla dinamica dell’attacco. Non si sa con certezza se il terrorista abbia agito effettivamente da solo. Di lui si sa che è entrato vestito di nero e incappucciato con un fucile automatico in braccio con cui ha sparato ad un agente di guardia al locale, che all’interno era vestito di bianco con un cappello a pon-pon bianco, che si è cambiato dopo aver massacrato le persone all’interno del locale, “sparando ovunque, come un pazzo”, ed è riuscito a fuggire nella notte, scatenando stamani una gigantesca caccia all’uomo estesa a tutta la Turchia ala quale partecipano almeno 17.000 agenti. Le poche certezze sono quelle suggerite dalle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza, ma alcuni testimoni sopravissuti alla strage hanno raccontato di aver sentito sparare più di una persona, forse due o tre terroristi.

L’unico uomo armato immortalato dalle telecamere è entrato in azione intorno all’1.30 locale (le 23.30 in Italia), mentre nel locale si trovavano circa 700 persone. Ha ucciso l’agente all’ingresso prima di entrare e iniziare a sparare sui clienti. Per sfuggire alla strage, alcuni dei clienti si sono lanciati nelle acque gelide del Bosforo e sono poi stati tratti in salvo, anche se non c’è certezza che tutti siano stati salvati. I testimoni sopravissuti sono concordi su una cosa: i terroristi “sparavano a casaccio”, sparavano su tutti, sulla folla. “Sparavano ovunque, come dei pazzi”, ha raccontato alla Cnn turca una donna, ferita a una gamba da un proiettile. Un altro testimone afferma che le forze speciali sono intervenute portando via i sopravissuti. “Ero di spalle e mio marito ha urlato: ‘Buttati giù!’. Eravamo vicino a una finestra e ho sentito due o tre persone che sparavano. Poi sono svenuta”, ha raccontato una donna.

“Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili – ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan -. Ma manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi”. Durante la notte c’è stata la condanna della Casa Bianca, che per bocca del portavoce Eric Schultz ha parlato di “attacco terroristico orribile” e ha offerto aiuto ad Ankara. Il Dipartimento di Stato ha quindi aggiunto che gli Usa sono “solidali con il loro alleato Nato, la Turchia, nella lotta contro la costante minaccia del terrorismo”. L’ambasciata americana ad Ankara ha però negato le notizie comparse su alcuni social media secondo cui l’intelligence Usa sapeva in anticipo che un nightclub di Istanbul era a rischio di attentato terroristico. “Il nostro dovere comune è combattere il terrorismo”, ha scritto il presidente russo Vladimir Putin al presidente turco. “La tragedia di Istanbul ci ricorda che la lotta contro il terrore non conosce pause né feste o Paesi o continenti. Serve unità. Ad ogni costo”, ha twittato Alfano.

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Fonte:


SIRIA. IL TERRORE DEI BAMBINI IN FUGA DALLA SCUOLA DOPO UN BOMBARDAMENTO DI ASSAD/PUTIN AD ARBIN

 Dalla pagina Facebook Una Lenta Impazienza – Il Blog

di Francesco Tronci:

Una Lenta Impazienza – Il Blog

#Siria Oggi, mentre erano in corso i negoziati per un “cessate il fuoco” in Siria (l’ennesima tregua che sarà violata?), un pesante bombardamento da parte di Assad e della Russia ha colpito Arbin, distruggendo gli edifici residenziali attorno ad una scuola. Terrore e panico tra i bambini che, con lo zainetto in spalla, scappano. C’è qualcuno dotato di senso della decenza morale che nutre ancora qualche dubbio? Che ancora si sta interrogando per capire “che posizione prendere” su questa guerra contro una popolazione indifesa condotta da un tiranno finito e dai suoi alleati? Condividere per denunciare.
#SaveSyria
#FreeSyria

 

IL CORO DELL’ARMATA ROSSA E IL NATALE IN SIRIA

E’ di stamattina la notizia di un aereo militare russo diretto in Siria e  precipitato nel Mar Nero senza superstiti. A bordo c’erano 92 persone tra cui 60 membri del  Coro dell’Armata rossa e il resto quasi tutti militari (http://bobfabiani.blogspot.it/2016/12/ultimora-ministro-della-difesa-russo.html), eccetto 9 giornalisti (http://it.euronews.com/2016/12/25/incidente-aereo-in-russia-sul-tupolev-viaggiavano-anche-9-giornalisti?utm_medium=Social&utm_campaign=Echobox&utm_source=Facebook&utm_term=Autofeed#link_time=1482679173). La pietà non è selettiva. Mi dispiace per i membri del Coro dell’Armata rossa e per i giornalisti, che certo non meritavano di finire in questo modo, ma tra dei militari che andavano a trascorrere le feste in un paese che avevano bombardato (ricordiamoci dei bombardamenti russi sulla Siria) con il coro a seguito che andava a cantare sulle macerie e i civili siriani, il mio pensiero più grande resta verso quest’ultimi.

Ieri era la vigilia di Natale. Ecco come è stata trascorsa in Siria:

Dalla pagina Una Lenta Impazienza – Il Blog

di Francesco Tronci

#SIRIA VIGILIA DI COSA?
La scorsa notte bombe a grappolo hanno colpito Khan al-Asal, zona rurale di Aleppo dove la popolazione espulsa dalla città si è sistemata. Le bombe di Putin inseguono i residenti di Aleppo est, anche quando essi sono stati cacciati dalle loro case ed espulsi dalla città. Oggi, invece, almeno sei morti (tra cui una donna e due bambini) e decine di feriti in un bombardamento russo su Al-Atareb, sempre zona rurale di Aleppo ovest. Nel frattempo 7 persone di diversa età sono state giustiziate dalle forze di Assad nel quartiere Sakhour di Aleppo est.

Non solo: almeno 47 (tra cui 14 bambini di meno di 8 anni) sono i morti dei bombardamenti di Erdogan su al-Bab, città controllata da Daesh. Una strage i cui numeri sono destinati a crescere, dato che molti sono i feriti gravi e i dispersi. Il bombardamento è giunto come rappresaglia dopo la sconfitta delle forze turche e dei loro alleati da parte di Daesh e mentre Erdogan riceveva Bana Alabed, la bambina di Aleppo che si è salvata dall’assedio. Gli abitanti di al-Bab hanno giustamente detto: “His warplanes are killing us and his forces are besieging us while he is receiving the child Bana who got out of the siege, is this how he understands humanity?”.

Nel frattempo la città di Aleppo viene depredata. Ha scritto l’attivista Abdulkafi Alhamdo: “Il mio vecchio quartiere di Aleppo è stato evacuato perfino di cavi e rubinetti. Il padre di uno dei miei amici è riuscito ad entrare e ha visto qualcosa di simile a un mercato di mobili di seconda mano. Le case vengono svuotate di tutto. Egli ha descritto una situazione simile: un soldato o un ufficiale arriva con un commerciante e vende l’edificio per intero. Il commerciante arriva con i suoi lavoratori per prendere l’edificio e rivenderlo”.

Non dimenticarsi della Siria.
#SaveAleppo
#SaveSyria
#FreeSyria

 
*

Oggi ad Aleppo è stata celebrata la messa di Natale tra le rovine di una chiesa:

Aleppo, la messa di Natale tra le rovine di una chiesa

E’ successo mel quartiere Jdeideh ad Aleppo dove gli abitanti hanno celebrato la messa in una chiesa distrutta dai raid

globalist 25 dicembre 2016

Fonte:
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 

ALEPPO, EVACUAZIONE BLOCCATA TRA L’INDIFFERENZA DEL MONDO POLITICO

Dal mio profilo Facebook:

Donatella Quattrone ha condiviso il post di Shady Hamadi.
Adesso ·

L'immagine può contenere: 4 persone, persone sedute
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Shady Hamadi ha aggiunto 2 nuove foto.

Due facce della stessa #Aleppo, ma una nega l’altra: Due ragazze posano davanti ai ruderi Carlton Hotel. Altre aspettano evacuazione #Siria
Aleppo, Syria December 17, 2016. REUTERS/ Omar Sanadiki

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Donatella Quattrone ha condiviso il post di Shady Hamadi.

1 h ·

Intervista con Radio Vaticana. Buon ascolto

Nonostante la risoluzione firmata pochi giorni fa dall’Onu, è stata rinviata di circa 24 ore l’evacuazione delle ultime zone di Aleppo est ancora in mano ai ribelli
it.radiovaticana.va
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Donatella Quattrone

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Fiore Haneen Sarti ha pubblicato una nota.

di Julien Salingue, da resisteralairdutemps.blogspot.it, traduzione di Chiara Carratù
«Compagno»,
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Donatella Quattrone
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L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: 1 persona, spazio all'aperto
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Una Lenta Impazienza – Il Blog ha aggiunto 4 nuove foto — a Aleppo.

#Aleppo
+++URGENTE+++
Un girone dantesco che sembra non avere fine.
Il processo di “evacuazione” è fermo da ieri. In attesa di essere portate via dalla città

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Donatella Quattrone
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-4:45
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Una Lenta Impazienza – Il Blog ha aggiunto un nuovo video.

#ALEPPO, 2012
Perché Assad ha liquidato, letteralmente liquidato, Aleppo?
Ecco perché.
Aleppo, 2012, questi giovani cantano per la libertà e si fanno beffa di A

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Donatella Quattrone

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DA E PER ALEPPO

Dal mio profilo Facebook:

DIC17

Sab 10:00 · Roma, Lazio
Interessa a 680 persone · 147 persone parteciperanno
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Donatella Quattrone

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Donatella Quattrone ha condiviso l’evento di Arci Genova.

14 min ·

DIC19

Domani alle ore 18:00 · Piazza Raffaele De Ferrari, 16121 Genova GE, Italia
Interessa a 200 persone · 141 persone parteciperanno
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Donatella Quattrone

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L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi, folla e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: 5 persone, persone che sorridono, folla, cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo, nuvola e spazio all'aperto
+9

Rosanna Sirignano ha aggiunto 13 nuove foto — con Fiore Haneen Sarti e altre 50 persone.

Aleppo wir sind mit euch!
Aleppo we are with you!
We cried, sang, prayed for Aleppo
بكينا غنينا صلينا لحلب
Mannheim 17.12.2016 Die Türkei-Deutschland unterstü

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Donatella Quattrone
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Fiore Haneen Sarti ha pubblicato una nota.

6 h ·

BASTA CON LA CARNEFICINA DI ALEPPO!
STOP ASSAD E I SUOI COMPLICI!
VITA E LIBERTA’ PER IL POPOLO SIRIANO!
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Donatella Quattrone
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Joey Husseini Ayoub

From the protest for Syria today in Palestine
“We refuse that the butcher of Damascus covers his crimes with his rhetoric of defending Palestine” https://t.co/Ez4xGFt4hx

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Donatella Quattrone
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Francesco Tronci presso Aleppo.

2 h ·

#Aleppo
Da una testimonianza fuori dalla Siria:
“Chattando con un amico ad Aleppo in questo momento: “Dobbiamo andarcene. La situazione qui è orribile. Non è

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Donatella Quattrone
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Una Lenta Impazienza – Il Blog presso Kilis Öncü Pınar Sınır Kapısı.

L’UMANITÀ
#Aleppo Tre giorni fa era partita una carovana di cittadini turchi che avevano l’ideale intenzione di raggiungere Aleppo e rompere l’assedio. Portano

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Donatella Quattrone
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Da Francesco Tronci:

“In diretta da #Aleppo, nell’ultimo ospedale rimasto: sporcizia, sangue ovunque, feriti sul pavimento. Questa è la situazione descritta dal giornalista americano Bilal Abdul Kareem, intrappolato nella città assieme al resto dei civili. Chiede sempre la stessa cosa: parlatene, condividete, impegnatevi.
#SaveAleppo
#SaveSyria

-1:18
Visualizzazioni: 213.163

Bilal Abdul Kareem ha aggiunto un nuovo video.

Patients freezing in a bombed out hospital. Dried blood on the walls and floor.
This is life in E. Aleppo. #TrappedInAleppo

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AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE DEI CIVILI A ALEPPO

Dal mio profilo Facebook:

 

Da Fiore Haneen Sarti:

“Per favore, COPIAINCOLLATE LA TRADUZIONE E DIFFONDETE!
CHE VEDANO CHI SAREBBERO I ‘TERRORISTI’ CHE IL BOIA ASSAD E PUTIN STANNO UCCIDENDO!
SI FERMI IL MASSACRO ORA!!!

Parole tenere per una bambina che non riesce a trovare i propri genitori.
Aleppo è in un triste momento, con un sempre decrescente numero di sopravvissuti, e questi sono gli ultimi degli ultimi.
Um Fatima è l”ultima sopravvissuta adulta di tre famiglie, il cui appartamento è stato cancellato dalle bombe russe o siriane.

“Io non so cosa Assad vuole da noi! Eravamo a casa dormendo, e improvvisamente l’intera casa ci è crollata addosso! Mio Dio, tutti i miei bambini sono morti! ”

Poi, Um Fatima va verso un vicino di casa: il ragazzo col cappello si chiama Mahmoud, viveva all’ultimo piano.
E’ il maggiore dei fratelli, e suo fratello Mohammed Ismahel, il più piccolo, ha solo un mese.
Il suo volto è l’unico sereno, in questa bolgia.
Ma quello e Il sonno della morte, perchè Ismahel è stato soffocato dalle macerie. E Mahmoud non vuole lasciare lì il suo corpicino.

“Mio Dio, tutti i miei figli sono morti, mio Dio aiutami!!”
Aleppo è un posto dove i bambini hanno smesso di piangere.

Nel corridoio, Mahmoud sta ancora cullando suo fratello. La guerra ha ribaltato i ruoli, il ragazzo ora è il padre che hanno perduto.
– “Non ti preoccupare, non moriranno invano. Non piangere, non piangere…”
– “Mahmoud e Abdullah sono morti!”
– “Dio ci vendicherà contro l’oppressore (Assad)”
– “L’edificio ci è crollato addosso, ecco cosa ci è successo!”

– “Loro hanno bisogno dei loro genitori! Sono tuoi questi bambini?”

Un’infermiera porta dentro questi bambini, che vagano di camera in camera. Non si conoscono i loro nomi, e loro non sanno di essere rimasti orfani. Il loro padre è morto sotto le macerie, e stanno cercando la mamma.

“Venite, andiamo a vedere dov’è la vostra mamma. Pensate che sia fuori dell’ospedale?”
Um Fatima ora vede la prova che più temeva:
“Perchè mi hai lasciata??!” Chiama la figlia che descrive come la sua roccia, sapendo che quella domanda, in quel posto, non avrà risposta.

In un’altra stanza, fratello e sorella stanno ancora aspettando notizie della loro madre, su un altro letto di ospedale ricoperto di polvere.
Esausti oltre le parole di una vita al di là dell’immaginabile.”

-3:40
Visualizzazioni: 2.202.901

“Aleppo è un luogo dove i bambini hanno smesso di piangere.”

Queste sono le scene di puro terrore e dolore nell’ultimo ospedale, negli ultimi giorni di Aleppo.

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Donatella Quattrone
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Da Fiore Haneen Sarti:

“BREAKING!!!!!!!!
FATE GIRARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Giornalista · Piace a 81.886 persone
foto di Bilal Abdul Kareem.
Bilal Abdul Kareem
  • Loretta Facchinetti
  • Joshua Evangelista
  • Veronica Bellintani
  • Pisani Simona
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Donatella Quattrone
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Da Fiore Haneen Sarti:

“ECCO I ‘PASSAGGI SICURI’ PER I CIVILI STABILITI DAL REGIME E DALLA RUSSIA!
ASSAD E PUTIN DAVANTI AL TRIBUNALE INTERNAZIONALE!!!

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-2:56
Visualizzazioni: 1046

Aleppo evacuation monitoring ha aggiunto un nuovo video.

#حلب ١٦/١٢/٢٠١٦

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Donatella Quattrone
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-1:14
Visualizzazioni: 5603

Day of Solidarity with Syria ha aggiunto un nuovo video.

URGENT!!
Bilaal just sent this message.
His battery is low and internet connection poor. This is what’s really happening in Aleppo!

https://t.co/DY2XNKtrSP

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Donatella Quattrone
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Una Lenta Impazienza – Il Blog

URGENTE: DEVI LEGGERE E POI CONDIVIDERE QUESTO POST! SVEGLIATI!
#ALEPPO

#Dovesiete in Italia? I civili che dovevano essere allontanati forzatamente da Aleppo (“

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Donatella Quattrone
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#Aleppo
#dovesiete? #wakeup
URGENTE: devi CONDIVIDERE questo post!
(in basso gli eventi delle città italiane per Aleppo).

L'immagine può contenere: sMS e spazio all'aperto

Una Lenta Impazienza – Il Blog

URGENTE: DEVI LEGGERE E POI CONDIVIDERE QUESTO POST! SVEGLIATI!
#ALEPPO

#Dovesiete in Italia? I civili che dovevano essere allontanati forzatamente da Aleppo (“

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Raffaele Bondesan http://www.lavoroculturale.org/siria-mathias-enard/

Lo scrittore francese Mathias Énard, autore di Bussola e Zona, ha vissuto a lungo in Siria, e questa è una sua…
lavoroculturale.org

 

Donatella Quattrone
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Francesco Tronci

#Aleppo TAGLIATE TUTTE COMUNICAZIONI anche internet via sat! Rischio massacro

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Donatella Quattrone
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Fiore Haneen Sarti

Truppe iraniane hanno bloccato i civili durante la ‘deportazione’.
La PULIZIA ETNICA ad Aleppo cpontinua, sotto gli occhi COMPLICI della comunità internazionale

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Donatella Quattrone
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Fouad Roueiha

ATTENZIONE NOTIZIA URGENTE:
75.000 civili ammassati a Succari, posto di blocco tra Aleppo est ed Aleppo ovest, bloccati dalle forze di regime. Messaggi vocali d

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Donatella Quattrone

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Francesco Tronci

#Aleppo URGENTE: Secondo attivisti milizie iraniane e libanesi bloccano evacuazione civili da Aleppo est. Si tratta della terza volta. 800 persone bloccate sulla strada e prese in ostaggio. Minacciano di assaltare Aleppo est.

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ALEPPO, RINVIATA EVACUAZIONE E RIPRENDONO COMBATTIMENTI. L’ORGANIZZAZIONE THE SYRIA CAMPAIGN LANCIA UN APPELLO

Aleppo, rinviata evacuazione e riprendono combattimenti

Erdogan, Damasco ha rotto tregua. Tv, ‘razzi dai miliziani’

14 dicembre, 16:54

Danni nel vecchio suq di Aleppo

 

BEIRUT – Sarebbero contrasti in seno agli alleati Russia, Siria e Iran ad impedire l’applicazione della tregua ad Aleppo che dovrebbe consentire l’evacuazione di ribelli armati e civili. Lo affermano fonti dell’opposizione.

Attivisti hanno infatti dichiarato oggi che sono ripresi i bombardamenti sulle zone di Aleppo est ancora in mano agli insorti, nonostante il cessate il fuoco annunciato ieri sera.

mentre gli autobus destinati ad evacuare civili e combattenti starebbero rientrando nei depositi, secondo alcuni media libanesi.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha da parte sua annunciato un colloquio con il suo omologo russo Vladimir Putin della situazione della tregua ad Aleppo. “Le forze del regime hanno cominciato ad attaccare di nuovo – ha detto -, rompendo il cessate il fuoco”. Secondo la tv di stato siriana, razzi sono stati sparati dai ribelli su di una zona appena riconquistata uccidendo almeno sei persone.

Secondo attivisti citati dalla tv panaraba Al Jazira, a bloccare la tregua sarebbe la richiesta di Teheran di ottenere la liberazione di alcuni prigionieri iraniani nelle mani degli insorti. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) afferma che a bloccare l’iniziativa sono le forze governative e le milizie sciite alleate, contrarie all’accordo raggiunto ieri dalla Russia con la Turchia senza discuterne con il governo di Damasco.

In Siria “il regime e alcuni gruppi stanno cercando di bloccare il cessate il fuoco ad Aleppo”, ha detto da parte sua il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. “A causa di questi ostacoli, l’evacuazione non si è potuta compiere interamente, ma siamo pronti” a riprenderla, ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara, citato dall’agenzia statale Anadolu.

“Spero che tutti osserveranno” la tregua “e che le brutalità e le persecuzioni si fermeranno”, ha aggiunto Cavusoglu, parlando di contattic in corso con i ministri degli Esteri russo ed iraniano. La Mezzaluna rossa turca sta intanto lavorando per ampliare la sua capacità di accoglienza nei campi nel nord della Siria, prevedendo che le evacuazioni da Aleppo nelle prossime ore, in caso di successo delle tregua, giungano fino a 50 mila persone.

© Copyright ANSA – Tutti i diritti riservati

 

Fonte:

http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/siria/2016/12/14/siria-aleppo-rinviata-evacuazione-e-nuovi-combattimenti_fd0b3aa0-9c80-4de2-8336-efd697399265.html?idPhoto=3

*

 

Intanto l’organizzazione no-profit The Syria Campaign lancia un appello per salvare i civili chiedendo di telefonare al Ministero degli affari esteri e all’ambasciata russa per chiedere di intervenire. Di seguito l’appello in lingua inglese e italiana e il banner.

“EMERGENCY UPDATE: Yesterday’s deal to evacuate the remaining civilians in Aleppo has collapsed. Shelling and airstrikes have resumed.

This is an emergency. Please do everything in your power to take action for the safe passage of these civilians. Make a call now and demand life saving action.

AUSTRALIA: Department of Foreign Affairs and Trade 1300 555 135 // Russian Embassy +61 2 6295 9033

CANADA: Department of Foreign Affairs +1 800 267 8376 // Russian Embassy +1 613 235 43 41

FRANCE: Ministry of Foreign Affairs +33 1 43 17 53 53 // Russian Embassy +33 3 8824 2015

GERMANY: Foreign Ministry +49 3018 17 0 // Russian Embassy +49 30 226 51 183

IRELAND: Department of Foreign Affairs and Trade + 353 (0) 1 408 2000 // Russian Embassy +353 (0) 1 492 2048

ITALY: Ministry of Foreign Affairs +39 06 36911 // Russian Embassy +39 06 494 1680

THE NETHERLANDS: Ministry of Foreign Affairs +31 77 465 67 67 // Russian Embassy +31 070 364 64 73

SWEDEN: Ministry for Foreign Affairs +46 8 405 10 00 // Russian Embassy +46 8 13 04 41

UNITED KINGDOM: Foreign and Commonwealth Office +44 20 7008 1500 // Russian Embassy +44 20 7229 6412

UNITED STATES: State Department +1 202 647 9572 // Russian Embassy +1 202 298 5700

EMERGENCY UPDATE: ieri, l’accordo per far uscire da Aleppo i civili rimasti intrappolati, è fallito. Bombardamenti e attacchi aerei sono ripresi.
Questa è un’emergenza. Per favore, fai qualunque cosa sia in tuo potere per perchè il passaggio sia garantito ai civili. Chiama ora e chiedi un’azione di salvataggio.

Australia: Ministero degli affari esteri e del commercio 1300 555 135 // Ambasciata Russa + 61 2 6295 9033
Canada: Ministero degli affari esteri. + 1 800 267 8376 // Ambasciata Russa + 1 613 235 43 41
Francia: Ministero degli affari esteri. + 33 1 43 17 53 53 // Ambasciata Russa + 33 3 8824 2015
Germania: Ministero degli esteri. + 49 3018 17 0 // Ambasciata Russa + 49 30 226 51 183
Irlanda: Ministero degli affari esteri e commercio + 353 (0) 1 408 2000 // Ambasciata Russa + 353 (0) 1 492 2048
Italia: Ministero degli affari esteri. + 39 06 36911 // Ambasciata Russa + 39 06 494 1680
Paesi bassi: il ministero degli affari esteri. + 31 77 465 67 67 // Ambasciata Russa + 31 070 364 64 73
Svezia: Ministero per gli affari esteri. + 46 8 405 10 00 // Ambasciata Russa + 46 8 13 04 41
Regno Unito: Foreign Office + 44 20 7008 1500 // Ambasciata Russa + 44 20 7229 6412
Stati Uniti: il dipartimento di stato + 1 202 647 9572 // Ambasciata Russa + 1 202 298 5700

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Fonte:

https://www.facebook.com/TheSyriaCampaign/photos/a.608812989210718.1073741828.607756062649744/1239032359522108/?type=3&theater

Per seguire le info della pagina clicca qui:

https://www.facebook.com/TheSyriaCampaign/?qsefr=1

ALEPPO, DICEMBRE 2016: MESSAGGIO ALL’UMANITA’

Mentre mancano pochi giorni a Natale, Cristo si è fermato ad Aleppo. Dopo quasi sei anni di uno sterminio sistematico e continuo la città di Aleppo è caduta. Ma a cadere nell’inferno siriano non è solo un popolo,  è l’intera umanità mentre si consuma in diretta mondiale l’ultima parabola di un genocidio. I peggiori criminali della Terra si accaniscono contro un popolo, contro uomini e donne innocenti, contro bambini, compiendo massacri e torture inenarrabili. Un popolo colpito mortalmente lascia i suoi ultimi disperati messaggi a un’umanità sorda e dormiente (https://www.facebook.com/francesco.tronci.71/videos/vb.698384406/10154860016429407/?type=2&theater ; https://www.facebook.com/francesco.tronci.71/posts/10154860483289407?pnref=story). Le donne chiedono ai propri mariti di ucciderle per evitare di finire stuprate e poi uccise dai soldati del regime di Assad  (https://www.facebook.com/francesco.tronci.71/posts/10154861107424407?pnref=story). Considerate se questi sono uomini, se queste sono donne che anelano alla morte per sfuggire alle torture!
Intanto si consumano orrori terrificanti : esecuzioni in massa e persone bruciate vive (https://www.facebook.com/francesco.tronci.71/posts/10154861141004407), altre che uccidono i propri bambini perché non cadano nella tortura https://www.facebook.com/francesco.tronci.71/posts/10154861244114407). Considerate se questi sono uomini, se questi sono bambini!
Dove sono i potenti della Terra? E L’Onu adesso parla di “totale mancanza di umanità” riferendosi agli almeno 82 civili, uomini, donne e bambini massacrati in massa mentre il suo portavoce spera che le segnalazioni siano errate o esagerate anche se provenienti da fonti attendibili (http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2016/12/13/siria-onu-esecuzione-di-almeno-82-civili-ad-aleppo_60e362fc-a7f6-4f3b-b883-a03361085330.html). Come se si stessero svegliando adesso e non credessero alle loro orecchie. Il papa, invece, perso nelle sue preghiere, invia una lettera al boia Assad (http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2016/12/12/siria-papa-ad-assad-garantire-diritto-umanitario-e-aiuti_6f54abb7-f2de-442b-be59-101e3a90119b.html) senza il coraggio di alzare le ginocchia.
Il boia Assad e il boia Putin, festeggiano la “vittoria” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/13/aleppo-ce-laccordo-per-levacuazione-di-ribelli-e-civili-russia-battaglia-finita-onu-strage-di-bambini-e-carneficina/3257196/)  ottenuta anche con l’aiuto del boia Erdogan che adesso punta  a conquistare la sua parte di territorio siriano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/13/siria-turchia-aiuta-damasco-a-riprendere-aleppo-e-punta-a-controllare-al-bab-vuole-completare-la-zona-cuscinetto/3252702/).
Macello! Macelleria siriana!
Ai potenti della Terra, agli attivisti dalla pietà selettiva che inseguono una sola causa e ignorano altre violazioni dei diritti umani e a  tutti gli indifferenti chiedo: quando vi domanderanno dov’eravate mentre fiumi di sangue innocente venivano versati, mentre un popolo veniva assediato, imprigionato, torturato, violentato, affamato e sterminato, che cosa risponderete? Intanto dormite ormai e riposate perché non siete stati capaci di vegliare un’ora soltanto.

Mentre ci copriamo di lustrini, un popolo muore in un silenzio assordante, calpestato anche dall’indifferenza di troppi, lanciando, in urla di dolore, un disperato messaggio all’umanità: “Torna presto perché è già tardi. Amen”.

 

D. Q.

Quei 900mila detenuti negli ex gulag di Stalin

di Damiano Aliprandi 12 ago 2016 14:35

Costretti ai lavori coatti nelle colonie penali siberiane. Nadja Tolokno, attivista e cantante russa del gruppo punk rock Pussy Riot ha creato la piattaforma ?Justice Zone? per una mobilitazione contro il sistema carcerario russo

Gelide oasi in cui sono costretti migliaia di alienati, obbligati ai lavori coatti con orari massacranti, paghe da fame e senza il permesso di coprirsi, a 30-40 gradi sotto zero, con indumenti caldi che non siano il cappotto poco imbottito fornito dai carcerieri. Parliamo delle famigerate colonie penali sparse in Siberia. Nella Russia di Putin, formalmente esistono solo sette carceri ordinarie, il resto dei detenuti – che sono oltre 900 mila – vengono dislocati in queste strutture ereditate dai Gulag staliniani.
La condizione delle detenute.
Sono circa 750 le colonie penali e le donne, secondo i dati dell’autorità penitenziaria di Mosca, rappresentano una minoranza di oltre 47 mila detenute, spedite in 46 colonie femminili. E le donne subiscono delle torture che ricordano descrizioni non molto diverse dai quadri dei gulag tratteggiati dal grande romanziere Aleksandr Sol?enicyn, rinchiuso nel 1950. Una delle testimoni è Nade?da Andreevna Tolokonnikova, anche nota come “Nadja Tolokno”, un’attivista e cantante russa, nonché membro del gruppo punk rock Pussy Riot, finita in galera per aver cantato per mezzo minuto un inno contro Putin sull’altare della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Quando è uscita dalla colonia ha deciso di intraprendere una battaglia di mobilitazione per il sistema carcerario russo. Con altre attiviste ha creato la piattaforma “Justice Zone”: la base per l’azione collettiva di persone accomunate dall’interesse per il destino di quelle detenute le cui vite si stanno sgretolando sotto il sistema penale russo. Molte sono le testimonianze. Una è di Kira Sagaydarova, attivista di Justice Zone che nel passato aveva vissuto il dramma dei gulag “moderni”. Questi sono solo alcuni degli episodi che Kira ha vissuto: “Per i primi sei mesi ti uccidono lentamente. Rizhov, direttore della zona industriale, vuole che i supervisori dei laboratori di cucito raggiungano una certa quota di produzione, ma i supervisori non raggiungono la quota finché le nuove ragazze non imparano a cucire. Perciò i supervisori le picchiano. Una volta ti picchiano, poi magari ti strappano i capelli, ti sbattono la testa contro la macchina per cucire o ti portano in una cella punitiva, dove ti prendono a botte e calci usando mani e piedi, oppure tolgono la cinghia dalla macchina per cucire e ti colpiscono con quella”. Dice, ancora: “I supervisori sono i responsabili della maggior parte delle violenze che avvengono nella colonia penale. Fanno quello che vogliono e dispongono a loro piacimento della vita delle persone. Mi hanno colpito sulla schiena con tutta la loro forza, o sulla testa, non fa differenza. Più volte sono crollata e ho pianto, e non riesco nemmeno a elencare tutte le cose che succedevano lì. A loro non importa nulla. C’è stato un periodo in cui ci versavano addosso acqua gelida in una cella punitiva ghiacciata in pieno inverno! ”
Le condizioni maschili e la famigerata “Aquila nera”.
Ma per gli uomini è ancora peggio. Una delle peggiori colonie penali, la numero 56, viene chiamata anche Aquila Nera: è una delle carceri di massima sicurezza per i condannati all’ergastolo. Per un quarto di secolo i detenuti non hanno mai messo piede fuori da questo luogo. Per il rifornimento d’acqua, il carcere è collegato con tubature ad un lago, mentre l’energia nelle celle e nei recinti elettrificati è garantita da una serie di generatori. Non esistendo il sistema fognario, gli ergastolani devono svuotare il loro secchio nell’ora d’aria giornaliera in un fosso su cui si affacciano tutti i cortili. I reclusi trascorrono 23 ore al giorno dentro la cella, e hanno diritto a trascorrere solo un’ora fuori ma all’interno di una sala scoperta, senza tetto. Sono costretti a dormire con la luce accesa e durante il giorno è proibito restare a letto. Nel resto delle colonie, formalmente, l’obiettivo della reclusione nei campi è quello di abbinare la rieducazione allo sconto della pena, secondo il principio – travisato dai nazisti – per cui il “lavoro rende liberi”. La realtà è che i detenuti sono costretti a turni asfissianti di lavoro e pulizie, in strutture che sono le stesse dai tempi di Stalin. E con salari miseri di 20 rubli al giorno, non più di 70 euro al mese. Il compenso serve a coprire i costi delle uniformi e del rancio quotidiano.
Il sistema giudiziario senza alcuna garanzia per l’imputato.
E se il sistema penitenziario russo è devastante, non è da meno nemmeno quello giudiziario. Secondo la denuncia di Amnesty International, diversi processi di alto profilo hanno messo in luce le profonde e diffuse carenze del sistema giudiziario penale della Russia, tra cui la mancanza di parità tra le parti, l’uso della tortura e altri maltrattamenti nel corso delle indagini, nonché l’incapacità di escludere in aula le prove inquinate dalla tortura, l’uso di testimoni segreti e di altre prove segrete, che la difesa non può contestare, oltre alla negazione del diritto a essere rappresentati da un avvocato di propria scelta. Il dato parla chiaro: meno dello 0,5 per cento dei processi si è concluso con l’assoluzione. Il caso di Svetlana Davydova è stato uno dei sempre più diffusi casi di presunto alto tradimento e spionaggio, categorie di reato definite in modo vago, introdotte da Putin nel 2012. Svetlana Davydova era stata arrestata il 21 gennaio dell’anno scorso per una telefonata fatta otto mesi prima all’ambasciata ucraina, in cui aveva avanzato il sospetto che alcuni soldati della sua città, Vjaz’ma, nella regione di Smolensk, fossero stati inviati a combattere in Ucraina orientale. L’avvocato nominato d’ufficio aveva dichiarato ai mezzi d’informazione che la donna aveva “confessato tutto” e si era rifiutata di ricorrere in appello contro la sua detenzione perché “tutte queste udienze e il clamore sui media [creavano] un inutile trauma psicologico ai suoi figli”. Il 1° febbraio 2015, due nuovi avvocati hanno preso il caso. Svetlana Davydova ha denunciato che il primo avvocato l’aveva convinta a dichiararsi colpevole per ridurre la sua probabile condanna da 20 a 12 anni. Il 3 febbraio è stata rilasciata; il 13 marzo, in contrasto con tutti gli altri casi di tradimento, il procedimento penale nei suoi confronti è stato archiviato. A settembre dell’anno scorso è iniziato il processo contro Nade?da Savcenko, cittadina ucraina e appartenente al battaglione volontario Aidar. È stata accusata di aver deliberatamente diretto il fuoco dell’artiglieria per uccidere due giornalisti russi durante il conflitto in Ucraina, nel giugno 2014. La donna ha insistito sul fatto che il caso era stato inventato e che le testimonianze contro di lei, tra cui quelle di diversi testimoni segreti, erano false. Il suo processo è stato caratterizzato da moltissimi vizi procedurali. Il 15 dicembre del 2016, il presidente Putin ha approvato una nuova legge in base alla quale la Corte costituzionale poteva dichiarare “inattuabili” le decisioni della Corte europea dei diritti umani e di altri tribunali internazionali, qualora “violassero” la “supremazia” della costituzione russa.

 

 

 

Fonte:

http://www.ildubbio.news/stories/giustizia_e_carcere/28760_quei_900mila_detenuti_negli_ex_gulag_di_stalin/

ALEPPO IS BURNING. WORLDWIDE RED PROTEST

 

Dettagli
Aleppo sta Bruciando – PROTESTA GLOBALE IN ROSSO
30 aprile al 7 maggioDa ogni angolo del pianeta, siamo in marcia per salvare la città di Aleppo. I suoi civili, i soccorritori e medici vengono uccisi a dozzine dai feroci attacchi aerei del regime. Unisciti a noi, protestiamo in ogni parte del mondo, in solidarietà con la gente di Aleppo e di ogni siriano e siriana che vive sotto gli attacchi arei del regime e dei russi, che vive in detenzione o che vive sotto assedio.In tutti gli eventi, i manifestanti saranno vestiti di ROSSO.Di seguito è riportato un elenco degli eventi organizzati in tutto il mondo:
(Lista in fase di continuo aggiornamento, vedi pagina globale: https://www.facebook.com/events/645975785553048/)UPCOMING EVENTS

BELGIUM
BRUSSELS
https://www.facebook.com/events/1684062888510668/

LEBANON
BEIRUT AUB
https://www.facebook.com/events/983343358423329/

POLAND
KRAKOW
https://www.facebook.com/events/1341677312514972/

NETHERLANDS
AMSTERDAM
https://www.facebook.com/events/236175410071049/

AUSTRIA
GRAZ
https://www.facebook.com/events/1685750251686009/

GERMANY
BERLIN:
1. https://www.facebook.com/events/1171346179576482/
2. https://www.facebook.com/events/183173585389255/

MANNHEIM
https://www.facebook.com/events/979826378792125/

BELGIUM
ANTWERP
https://www.facebook.com/events/591028217728201/?ref=22&feed_story_type=22&action_history=null

CZECH REPUBLIC
PRAGUE
https://www.facebook.com/events/568315746661312/

UNITED KINGDOM
LONDON:
https://www.facebook.com/events/248848962135412/
LIVERPOOL
https://www.facebook.com/events/544722512366902/

SPAIN
BARCELONA
https://www.facebook.com/events/1039273469477092/
MADRID
https://www.facebook.com/events/1016349248400772/

JORDAN
AMMAN: https://www.facebook.com/events/480293075503729/

SWEDEN
GOTHENBURG: https://www.facebook.com/events/229205350780817/

SWITZERLAND
GENEVA: https://www.facebook.com/events/250432398645033/

EGYPT
CAIRO
https://www.facebook.com/events/1600627940254390/

WEST BANK
https://www.facebook.com/events/1623741214618260/

IRELAND
DUBLIN
https://www.facebook.com/events/976278455812637/

UNITED STATES
DENVER:
https://www.facebook.com/events/1705505916404810/
DETROIT:
https://www.facebook.com/events/1712312239058106/
TAMPA, FLORIDA
https://www.facebook.com/events/121613411576689/

TURKEY
GAZIANTEP: https://www.facebook.com/events/1719475218333602/

PAST EVENTS —

GERMANY
BERLIN
https://www.facebook.com/events/564079753766398/
RUHRFESTPIELE: https://www.facebook.com/events/509319285928417/

ARGENTINA
BUENOS AIRES (ALEPPO IS BURNING CONTINGENT): https://www.facebook.com/events/1730166560535270/

LEBANON
BEIRUT: https://www.facebook.com/events/1237181039632894/
TRIPOLI:https://www.facebook.com/events/1302089949806242/

ITALY
MILAN: https://www.facebook.com/events/1723541694560406/

SWEDEN
MALMO:
https://www.facebook.com/events/1691020724453810/
STOCKHOLM: https://www.facebook.com/events/557971057709965/

FRANCE
PARIS
https://www.facebook.com/events/918629134916630/
https://www.facebook.com/events/1784512988443584/

CANADA
TORONTO: https://www.facebook.com/events/1705557736392176/

NORWAY
OSLO
https://www.facebook.com/events/201987323527197/

GREECE
EKO REFUGEE CAMP
https://www.facebook.com/events/1001545999883186/

TURKEY
ISTANBUL: https://www.facebook.com/events/1538158806489840/

UK
LEEDS:
https://www.facebook.com/events/593054100872117/

NETHERLANDS
THE HAGUE: https://www.facebook.com/events/461484720711662/

UNITED STATES:
NEW YORK, NEW YORK: https://www.facebook.com/events/895205447263457/
HOUSTON, TEXAS: https://www.facebook.com/events/1718242761763091/
LOS ANGELES, CALIFORNIA: https://www.facebook.com/events/891317377657939/
CHICAGO, ILLINOIS: https://www.facebook.com/events/1019854568095687/
SACRAMENTO, CALIFORNIA
https://www.facebook.com/events/1744608409110313/?active_tab=posts
MINNEAPOLIS, MINNESOTA (MAY DAY CONTINGENT):
https://www.facebook.com/events/514049222114766
BOSTON:
https://www.facebook.com/events/168064153592710/
SAN FRANCISCO:
https://www.facebook.com/events/1751069895130332/
WASHINGTON, D.C.: https://www.facebook.com/events/142915176111877/
SAN ANTONIO, TEXAS
https://www.facebook.com/events/239736043053215/239761743050645/
COLUMBIA, SOUTH CAROLINA
https://www.facebook.com/events/1147500175294579/

PALESTINE
GAZA
https://www.facebook.com/events/1727381770873704/

Se abbiamo traslasciato il vostro evento, vi preghiamo di segnalarlo sulla pagina globale (https://www.facebook.com/events/645975785553048/) e noi provvederemo ad aggiornare la lista.

2) Se non vedi la tua città nella lista, organizza tu una protesta. Posta su questa pagina e ti contatteremo con più informazioni. Cerchiamo di avere il maggior numero di partecipanti possibile, ma, anche se ci saranno poche persone, cerchiamo di organizzare un evento pubblico.

Proposte per gli slogan ed i cartelli
– Solidarietà con Aleppo, bombardata dal regime siriano
– Slviamo Aleppo
– Aleppo brucia
– In solidarietà con i medici ed i soccorritori siriani.
– Bombardamenti, torure, assedi. Salvate i civili in Siria!
5) Dopo l’evento, inviamo tutte le immagini della protesta a questo questo gruppo, ricordandoci di indicare la città.
* Inviateci i vostri lavori artistici, le vostre storie, i vostri striscioni, i vostri slogan e tutte le altre idee a questa pagina e/o alla pagina globale (https://www.facebook.com/events/645975785553048/)

#MakeFacebookRed
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Fonte: