GAZA. RAFAH SOTTO ATTACCO, COLPITA UNA SCUOLA ONU. NIENTE TREGUA, ISRAELE ANNUNCIA IL RITIRO UNILATERALE. MORTO IN BATTAGLIA IL SOLDATO GOLDIN

03 ago 2014
by Redazione

L’esercito israeliano nella notte ha confermato le voci sulla morte del militare, avvenuta venerdì nella zona di Rafah. Tel Aviv aveva accusato Hamas di averlo catturato. Il movimento islamico ha dichiarato di non sentirsi vincolato dal ritiro unilaterale israeliano. Continuano i raid dell’aviazione su Rafah, Gaza City e Jabaliya. Oltre 1732 morti e più di 9200 feriti

La casa de dirigente di Hamas, Abu Sharia, distrutta (Foto: Michele Giorgio/Nena News)

La casa de dirigente di Hamas, Abu Sharia, distrutta (Foto: Michele Giorgio/Nena News)

 

AGGIORNAMENTI:

ore 16.00 – ESERCITO ISRAELIANO: “ANCORA UNO O DUE GIORNI PER TERMINARE LA QUESTIONE DEI TUNNEL”

ore 15.00 – DAL CAIRO LA PROPOSTA DI ACCORDO DELLA DELEGAZIONE PALESTINESE: I PUNTI

Il sito di informazione israeliano Ynet News ha pubblicato i punti della proposta di accordo che la delegazione palestinese formata da Hamas e ANP avrebbe presentato al Cairo oggi:

– immediato ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia;

– eliminazione dell’assedio e apertura dei confini;

– estensione del limite di pesca di 12 miglia nautiche;

– permesso di utilizzo sa parte dei civili della buffer zone lungo il confine;

– creazione del porto e dell’aeroporto;

– ricostruzione della Striscia con aiuti internazionali;

– rilascio del quarto gruppo di prigionieri che avrebbero dovuto essere liberati nell’ambito del negoziato tra Israele e ANP;

– rilascio dei prigionieri liberati con l’accordo Shalit e arrestati durante l’operazione di ricerca dei tre coloni scomparti e rilascio dei membri del parlamento palestinese.

ore 13.50 – GRAVISSIME LE CONDIZIONI SANITARIE NELLA STRISCIA: UN TERZO DELLE STRUTTURE SANITARIE DANNEGGIATO DALLE BOMBE

Le Nazioni Unite hanno emesso un comunicato in cui avvertono del “disastro sanitario di vastissime proporzioni” a Gaza a causa dei bombardamenti: “Stiamo oggi valutando il disastro umanitario e sanitario – ha detto James Rawley dell’agenzia Onu OCHA – I combattimenti devono fermarsi subito”. Un terzo degli ospedali della Striscia (14 cliniche e 29 ambulanze della Mezza Luna Rossa) sono stati danneggiati dalle bombe, almeno 5 medici e paramedici sono stati uccisi mentre prestavano soccorso ai feriti, il 40% dello staff medico gazawi non riesce a raggiungere i posti di lavoro.

Sono oltre 9mila i feriti di cui prendersi cura, un’impresa a causa della mancanza di medicinali base e di strumentazioni e equipaggiamento, anche nei principali ospedali come lo Shifa di Gaza City che ha più volte ricevuto in questi ultimi giorni l’ordine di evacuazione da parte dell’esercito israeliano che minaccia di colpirlo.

ore 13.30 – BOMBARDAMENTI A GAZA CITY

Sono in corso bombardamenti a nord di Gaza City.

ore 12.05 – KERRY SPIATO DAI SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI DURANTE IL NEGOZIATO

Secondo il Der Spiegel, il segretario di Stato Usa Kerry sarebbe stato spiato dal Mossad, i servizi segreti israeliani, lo scorso anno durante i negoziati tra Israele e Autorità Palestinese. Il Mossad avrebbe ascoltato le telefonate  ai leader mediorientali di Kerry sulla linea segreta. Per ora la Casa Bianca non commenta, ma il fatto potrebbe peggiorare ulteriormente i rapporti tra Tel Aviv e l’amministrazione Obama. Il giornale tedesco ha citato “diverse fonti interne ai servizi segreti” che avrebbero raccontato che “il governo israeliano ha usato queste informazioni nei negoziati”.

ore 12.00 – MINISTRI ISRAELIANI: “L’OPERAZIONE NON E’ FINITA”

Il ministro dell’Economia e quello delle Scienza Peri hanno scritto oggi su Facebook che l’operazione continua e hanno fatto appello alla società e all’esercito perché vadano avanti: “Soldati, ovunque voi siate – ha scritto Bennett – Non è finita. In questi momenti il pericolo è il compiacimento. Questo è il tempo dell’unità e del sostegno ai nostri soldati che sono ancora oltre le linee del nemico, mettendo in pericolo le proprie vite per noi”.

ore 11.30 – CHRIS GUNNESS (UNRWA): SONO ALMENO 260MILA GLI SFOLLATI NELLE NOSTRE 90 STRUTTURE

ore 11.20 – FOTO: LA SCUOLA DELL’UNRWA COLPITA A RAFAH

rafah

 

ore 11.15 – HAMAS E JIHAD ISLAMICA AL CAIRO PER COLLOQUI INDIRETTI CON ISRAELE

Una delegazione di Hamas e della Jihad islamica guidata da Ezzat al-Rishq è arrivata stamattina al Cairo da Doha per colloqui indiretti su un cessate il fuoco con Israele condotti da Egitto e Stati Uniti. Israele ha già detto che non manderà nessun delegato al Cairo. Tra i punti caldi dei colloqui, l’allentamento dell’assedio sulla Striscia e l’apertura del valico di Rafah con l’Egitto.

ore 10.45 – ALMENO 10 MORTI NEL RAID ALLA SCUOLA UNRWA DI RAFAH

Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa ha confermato che nella scuola colpita a Rafah c’erano circa 3 mila persone. Dieci, finora, i morti e numerosi feriti.

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Diretta di ieri, sabato 2 agosto

della redazione

Gerusalemme, 3 agosto 2014, Nena News – Un ritiro unilaterale ma niente tregua con Hamas né con le altre formazioni palestinesi operanti a Gaza: questa la posizione di Israele che, al suo 27 giorno di offensiva nella Striscia di Gaza, ha deciso ieri pomeriggio nella riunione del gabinetto di sicurezza israeliano la nuova strada da seguire. Ieri l’esercito annunciava di aver distrutto quasi tutti i tunnel e che la missione sarebbe stata compiuta in un paio di giorni.  Il ritiro, secondo i media, era già in atto ieri sera, con massicci movimenti di mezzi corazzati dalle città dell’enclave palestinese verso il confine.

Alcuni media hanno visto nel ritiro dai centri urbani di Gaza un primo passo verso la rioccupazione limitata della Striscia. L’opposizione israeliana ha invece criticato la decisione del gabinetto di sicurezza israeliano: “Un ritiro unilaterale senza un accordo di cessate il fuoco – ha dichiarato oggi la portavoce del Meretz Zahava Gal-On – che dovrebbe includere un quadro per i negoziati, è un ritorno alla buona vecchia strategia di Netanyahu: un conflitto militare controllato, basta che non ci siano i negoziati di pace. Invece di rafforzare le forze palestinesi moderate, che operano nel quadro dei negoziati di cessate il fuoco che hanno messo pressione su Hamas, invece di interiorizzare che la strada verso una soluzione di Gaza passa per Ramallah, il [governo sta] rifiutando il processo diplomatico e, come tale, rafforzando Hamas piuttosto che indebolirlo”.

E’ arrivata nella notte la conferma da parte dell’esercito della morte di Hadar Goldin, il soldato che secondo Israele sarebbe stato catturato da Hamas, ma che in realtà è caduto in uno scontro a fuoco con i miliziani di Hamas nei pressi di un tunnel nella zona di Rafah, nel sud della Striscia. E proprio la zona di Rafah è stata quella più duramente colpita nei raid israeliani, che non si sono fermati nella notte e stanno continuando anche ora: questa mattina è stata bombardata un’altra scuola Onu, ma non si hanno ancora notizie di feriti o morti. Secondo fonti mediche palestinesi, sarebbero 17 i morti della scorsa notte, quattro nel bombardamento della casa della famiglia Abu Jazar e 10 in quello della casa degli Aloul. Il bilancio delle vittime è salito a 1732, mentre i feriti sarebbero oltre 9200. Tra i morti, almeno 400 sarebbero bambini, oltre 200 le donne e quasi 100 gli anziani.

GAZA: IL BILANCIO DELLE VITTIME SALE A 842 PALESTINESI UCCISI E OLTRE 4000 FERITI. CISGIORDANIA: LA RESISTENZA SI ESTENDE, DURANTE LE PROTESTE DI IERI E OGGI UCCISI 7 PALESTINESI TRA CUI UN ATTIVISTA PER I DIRITTI DELL’INFANZIA

Ultimi aggiornamenti da Nena News:

 

25 lug 2014

by Redazione

Sale il numero delle vittime gazawi dopo il bombardamento della scuola dell’UNRWA a Beit Hanoun. Ieri notte il checkpoint di Qalandiya teatro di una manifestazione di massa: 10mila i presenti, due i palestinesi uccisi, 200 i feriti. Altri tre palestinesi uccisi oggi a Nablus e Hebron.

 

Una scuola di Jabaliya rifugio agli sfollati (Foto: Alessio Romenzi  -Time)

Una scuola di Jabaliya rifugio agli sfollati (Foto: Alessio Romenzi -Time)

 

AGGIORNAMENTI:

ORE 18.45 – TEAM UNRWA NON RIESCE A FARE SOPRALLUOGO A BEIT HANOUN, GAZA

Gli ispettori dell’Unrwa, tra cui esperti di armi, oggi hanno dovuto concludere in anticipo l’ispezione nella scuola di Beit Hanoun, teatro ieri della strage (16 morti) provocata dai raid israeliani, che hanno colpito l’istituto in cui si erano rifugiate 1.500 persone.

Il portavoce dell’agenzia Onu, Chris Gunness, ha riferito che,   le Forze armate israeliane erano state avvisate del sopralluogo. Il team si è dovuto allontanare dall’edificio a causa di spari esplosi intorno alla scuola. Gunness non ha specificato chi stesse sparando.

“Torneremo a Beit Hanoun quando le condizioni di sicurezza lo consentiranno”, ha detto.

Ore 18.30 – LA COMPAGNIA TEDESCA LUFTHANSA HA RESO NOTO CHE RIPRENDERÀ I VOLI DA E PER TEL AVIV SABATO

Ore 18.25 – FORZE ARMATE ISRAELIANE: 35 I SOLDATI MORTI

Ore 18.20: UNRWA: 160,487 SFOLLATI IN 83 STRUTTURE ONU

Ore 18.15– UE: INDAGINE SU MORTE DI 15 PALESTINESI IN RAID SULLE STRUTTURE ONU

L’Unione europea oggi ha chiesto una “immediata” indagine sulla morte di 15 palestinesi che si trovavano in un edificio delle Nazioni Unite bombardato dagli israeliani a Gaza.

Il portavoce della Commissione europea, Maja Kocijancic, ha esortato “le parti belligeranti a rispettare l’inviolabilità delle strutture Onu”.

17.50 – GAZA. 150.137 PALESTINESI NELLE STRUTTURE DELL’UNRWASempre più difficile la situazione a Gaza, dove sono 150.137 i palestinesi che hanno trovato rifugio nelle 84 strutture dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) presenti nella Striscia di Gaza.Sale il numero delle vittime: 842 morti e oltre 4.000 feriti. Oggi un medico che portava soccorso a Beit Hanoun è morto mentre viaggiava a bordo di un ambulanza colpita dai raid israeliani.BtZKdBxCUAA3I3MFOTO UNRWAOre 17.40 – I PALESTINESI DENUNCIANO ISRAELE ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALEIl ministro palestinese della Giustizia, Saleem Al-Saqqa, e il procuratore del tribunale di Gaza, Ismail Jabr, oggi hanno presentato una denuncia per crimini di guerra a Gaza contro lo Stato di Israele alla Corte penale internazionale (ICC) dell’Aia. Per procedere, la Corte dovrà stabilire se ha giurisdizione nell’Autorità nazionale palestinese. Usa e Israele non hanno ratificato, e Tel Aviv ha dichiarato di non voler ratificare, al trattato che istituisce l’ICC che non è un organismo dell’Onu.Ore 17.20 –CISGIORDANIA: OGGI 5 MORTI NELLE PROTESTE CONTRO ATTACO A GAZA

Un altro palestinese è stato ucciso oggi in Cisgiordania, durante le manifestazioni contro l’operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. Ieri due ragazzi sono deceduti nel corso della protesta a Qalandia, cui hanno partecipato tra i 10mila e i 20mila palestinesi.

Tra le vittime anche il 47enne Hashem Abu Maria che ha lavorato per la Ong palestinese Defence for Children. Gli altri morti sono: Khaled Azmi Khaled Yousef, 18, Tayeb Abu Shehada, 22, Sultan al-Zaaqiq, 30, and Abd al-Hamid Breigheth, 35.

Il 18enne Yousef è stato ucciso da un colono israeliano che ha aperto il fuoco sui manifetsanti durante una Marcia vicino alla città di Nablus. Gli altri sono stati vittime del fuoco dei soldati israeliani.

Ore 17.15 – EGITTO: UCCISI DUE MILITARI EGIZIANI NEL SINAI

Un ufficiale egiziano riferito della morte di due ufficiali nel nord del Sinai. Le vittime sono state uccise da un commando armato vicino alla città di el-Arish oggi.

Due giorni fa l’esercito del Cairo ha ucciso tre miliziani in Sinai, tra cui il fratello del presunto leader del gruppo armato  Ansar Beit al-Maqdis, legato ad al Qaeda. (AP)

Ore 16.40 – ESERCITO DICHIARA MORTO IL SOLDATO CHE HAMAS HA DETTO DI AVERE CATTURATO DOMENICA 

Le Forze armate israeliane hanno confermato il decesso del sergente Oron Shaul, dato per disperso da Israele, la cui cattura però è stata rivendicata da Hamas che ha diffuso i documenti e il numero di matricola del soldato. L’esercito ha detto che il militare è morto in combattimento domenica scorsa, ma non ha recuperato il corpo.

Ore 16.30 – AL MASRI: NESSUN CESSATE IL FUOCO. SEI MORTI IN CISGIORDANIA

Sempre più in salita la strada verso la tregua proposta da Kerry. L’agenzia palestinese Ma’an ha riferito che il leader e parlamentare di Hamas, Mushir al-Masri, ha detto che sul tavolo “non c’è alcun cessate il fuoco con Israele” e cha la resistenza sta “portando avanti la battaglia con saggezza”.

Le condizioni della tregua, tra cui il mantenimento delle truppe israeliane a Gaza, sono difficili da accettare per Hamas. Nella Striscia, però, c’è un’emergenza umanitaria. Mancano acqua e cibo. Oltre 150.000 sfollati si sono rifugiati nelle scuole dell’Onu, che però sono diventate un target militare negli ultimi giorni. I raid israeliani ieri hanno colpito la scuola di Beit Hanoun, dell’Unrwa, facendo strage tra i palestinesi ospitati nell’edificio. L’agenzia dell’Onu ha negato che all’interno dell’edificio ci fossero armi.

Intanto, ieri sera la Cisgiordania è stata teatro di proteste e scontri che proseguono anche oggi. Sei palestinesi sono stati uccisi.

Ore 16.10 – GAZA: 838 PALESTINESI MORTI

Mentre la diplomazia si muove lentamente verso un cessate il fuoco che forse potrebbe essere annunciato stasera dal segretario di Stato John Kerry, al Cairo, nella Striscia di Gaza prosegue l’attacco israeliano, come pure i lanci di razzi di Hamas verso Israele.

Il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 838 morti. Sono, invece, 33 i soldati israeliani deceduti dall’inizio dell’offensiva israeliana via terra.

Ore 16.00 – CISGIORDANIA: 4 MORTI NEL ‘GIORNO DELLA RABBIA’

Sale il bilancio dei palestinesi uccisi oggi in Cisgiordania durante le proteste contro l’attacco a Gaza. Sono quattro i palestinesi uccisi: tre da soldati israeliani e uno da un colono.

Ore 15.50 – Mustafa al-Sawaf, editore del quotidiano Al-Risale, vicino ad Hamas, ha detto che il movimento islamico sta esaminando la proposta di cessate il fuoco di Kerry, ma resta problematica la questione delle clausole che chiedono la demilitarizzazione di Hamas e la presenza delle truppe israeliane nella Striscia di Gaza. Clausole difficili da accettare per il movimento islamico. (Ynetnews)

ore 15.40 – CONFERENZA STAMPA KERRY-BAN KI-MOON POSTICIPATA ALLE 20.30 (19.30 ITALIANE): FORSE ANNUNCERANNO IL CESSATE IL FUOCO. (Guardian)

ore 15.25 -IRAN. CENTINAIA DI MIGLIAIA IN PIAZZA PER GAZA

Le città iraniane si mobilitano in sostegno dei palestinesi. Come ogni anno dal 1979, l’ultimo venerdì del mese islamico del Ramadan è il giorno della solidarietà con il popolo palestinese, ma quest’anno l’attacco israeliano a Gaza ha fatto scendere in strada centinaia di migliaia di persone per partecipare alle manifestazioni organizzate dallo Stato Islamico.

A Teheran tra la folla anche il presidente iraniano Hassan Rouhani.

Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha chiesto all’Egitto il permesso di trasportare a Gaza aiuti umanitari. Zarif è in attesa della risposta del Cairo.

Stessa richiesta è stata avanzata dal governo turco a quello di Tel Aviv, che però ha negato il permesso.

ore 15.30 – INIZIATO DA UNA VENTINA DI MINUTI IL GABINETTO DI SICUREZZA DEL GOVERNO ISRAELIANO PER DISCUTERE LA PROPOSTA DI CESSATE IL FUOCO PRESENTATA DAL SEGRETARIO DI STATO USA JOHN KERRY.

ore 15.20 – ANCORA UN MORTO IN CISGIORDANIA: UCCISO DAI SOLDATI ISRAELIANI UN 47ENNE PALESTINESE A BEIT UMMAR, TRA HEBRON E BETLEMME. TRE MORTI OGGI

ore 14.45 – A NABLUS UCCISI DUE GIOVANI PALESTINESI. FATAH FA APPELLO AL “GIORNO DELLA RABBIA”

Sono morti due dei quattro manifestanti feriti da un gruppo di coloni che hanno aperto il fuoco da un’auto a Hawwara, vicino Nablus. I loro nomi: Khaled Azmi Oude, di 18 anni, e Tayeb Mohammad Saleh Shade, 25 anni.

Fatah e altre fazioni palestinesi hanno chiamato il popolo della Cisgiordania a protestare ovunque, nel “giorno della rabbia” per il massacro in corso a Gaza. Tace il presidente Abbas che da Amman fa solo appello ai palestinesi perché donino sangue da inviare gli ospedali di Gaza e Cisgiordania.

ore 14.00 – MINISTRO ESTERI TURCO INCONTRA MESHAAL IN QATAR PER DISCUTERE DELLA TREGUA

Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, è volato a Doha dove incontrerà il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, per discutere della proposta statunitense di tregua a partire da domenica. Secondo Channel 10, emittente israeliana, Netanyahu ha accettato la tregua e farà pressioni sul gabinetto di sicurezza perché accetti.

ore 13.45 – COLONO SPARA CONTRO MANIFESTANTI

Un colono ha aperto il fuoco contro manifestanti in marcia a Nablus, 4 feriti.

ore 13.30 – BAMBINO DI 5 ANNI UCCISO DA UN CECCHINO

La giornalista Noor Harazeen ha scritto su Twitter che il cuginetto Walid, di 5 anni, è stato ucciso da un cecchino israeliano a Shayajie.

ore 13.10 – SOLDATO ISRAELIANO UCCISO DA FUOCO AMICO

Oggi a Gaza è morto un altro soldato israeliano, il sergente Yair Ashkenazy, di 36 anni di Rehovot. E’ stato ucciso da fuoco amico durante un’operazione a nord della Striscia.

ore 13 – HAARETZ: “A BREVE CONFERENZA STAMPA DI KERRY AL CAIRO, FORSE PER ANNUNCIARE CESSATE IL FUOCO”

Un giornalista di Haaretz, Barak David, citando fonti diplomatiche, ha detto che il segretario di Stato Usa Kerry a breve terra una conferenza stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, e rappresentanti delle Nazioni Unite per annunciare il cessate il fuoco”.

ore 12.50 – GABINETTO DI SICUREZZA ISRAELIANO POSPOSTO ALLE 14 ITALIANE

ore 12.10 – SCONTRI IN CORSO A GERUSALEMME. INIZIATI I FUNERALI DI UNO DEI GIOVANI UCCISI IERI A RAMALLAH

Sono in corso scontri intorno alla Moschea di Al Aqsa a Gerusalemme, dopo che le autorità israeliane hanno bloccato l’ingresso alla Spianata agli uomini sotto i 50 anni, per la preghiera dell’ultimo venerdì di Ramadan. Un giovane palestinese è stato gravemente ferito da un proiettile di gomma. Anche la notte appena trascorsa è stata una notte di scontri: la polizia ha lanciato gas lacrimogeni, granate stordenti, proiettili di gomma e acqua chimica contro i manifestanti, ferendone almeno 40. Quaranta anche i palestinesi arrestati, ha detto il portavoce della polizia Rosenfeld.

Sono in corso i funerali di uno dei giovani uccisi ieri a Ramallah, Mohammed Al Araj. Si temono scontri.

ore 12.00 – LA BATTAGLIA DI QALANDIYA NEI TWEET DEL GIORNALISTA STATUNITENSE JONATHAN MILLER DI CHANNEL 4: PALLOTTOLE ISRAELIANE CONTRO BIGLIE LANCIATE CON LE FIONDE

Tweet di Jonathan Miller da Qalandiya, Ramallah

Tweet di Jonathan Miller da Qalandiya, Ramallah

 

ore 11.45 – HAMAS: “MISSILI VERSO L’AEROPORTO DI TEL AVIV”

Le Brigate Al Qassam hanno dichiarato di aver lanciato tre missili M75 contro l’aeroporto di Tel Aviv e di averlo colpito. Nei giorni scorsi le autorità aeree europee e statunitense avevano bloccato i voli di linea verso il Ben Gurion, per poi riprenderli ieri dopo due giorni di stop.

ore 11.30 – IL VALICO DI KEREM SHALOM APERTO

Oggi il valico di Kerem Shalom resterà aperto per permettere l’ingresso di aiuti umanitari, carburante e bombole di gas per usi domestici dentro Gaza. Lo ha fatto sapere il Ministero degli Interni palestinesi, sottolineando che in genere il venerdì e il sabato è chiuso.

ore 11.00 – COLPITI L’EDIFICIO DEL MINISTERO DELLA SICUREZZA DI HAMAS E L’UFFICIO MILITARE DI THABET

Secondo l’esercito israeliano, durante la notte sono stati bombardati la sede del Ministero della Pubblica Sicurezza di Hamas e l’ufficio militare di Raad Thabet, leader del braccio armato.

ore 10.40 – BILANCIO DELLE VITTIME SALE A 815, STERMINATA LA FAMIGLIA DI UN LEADER DELLA JIHAD ISLAMICA

Da mezzanotte ad ora sono stati uccisi 16 gazai, facendo salire il bilancio a 815 morti, secondo il Ministero della Salute. Oltre 5.240 i feriti. Nella notte l’esercito israeliano ha colpito la casa di Salah Ahmad Abu Hasanin, leader delle Brigate Al Quds della Jihad Islamica, uccidendolo insieme a tre dei suoi figli, il 15enne Abd al-Aziz, il 12enne Hadi e Abd al-Hadi, 9 anni.

A Deir al-Balah, una donna di 23 anni, Shayma Hussein Abd al-Qader Qannan, è rimasta uccisa nel bombardamento della casa della famiglia al-Sheikh Ali. Era incinta, ma i medici sono riusciti a salvare il suo bambino.

ore 10.15 – TREGUA DA DOMENICA PROPOSTA DA JOHN KERRY

Il segretario di stato John Kerry ha presentato alle parti una proposta che prevede, da domenica, una tregua temporanea di una settimana durante le quale Israele e Hamas comincerebbero a negoziare al Cairo su punti di sicurezza, economici e politici, per un accordo duraturo. Tuttavia durante la tregua proposta da Kerry  le forze israeliane non lascerebbero del tutto la Striscia di Gaza, uno dei punti piu’ contestati da parte palestinese.  Gli Stati Uniti, il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e l’Unione Europea si farebbero garanti con entrambe le parti che i negoziati riguarderanno temi essenziali: per Israele, il disarmo di Gaza e la distruzione dei tunnel, per Hamas, la fine del blocco di Gaza e la ricostruzione dei danni che la Striscia ha subito durante le devastanti offensive militari israeliane.

 

ore 10 – IL GOVERNO ISRAELIANO DISCUTE DELLA TREGUA

Oggi il gabinetto di sicurezza israeliano si incontra per discutere della proposta di tregua del segretario di Stato Usa John Jerry.

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Diretta di ieri – Giovedì 24 luglio

dalla redazione

Gerusalemme, 25 luglio 2014, Nena News – Il popolo gaawi entra nel 18esimo giorno di bombardamenti costretto a piangere 805 morti, 5.200 i feriti secondo il Ministero della Salute. Nella notte è salito il bilancio, dopo il bombardamento della scuola dell’Unrwa a Beit Hanoun, dove hanno perso la vita 16 persone, almeno 200 i feriti. E mentre Israele tenta di giustificare un’azione gravissima – colpire una struttura dell’Onu dove si stavano rifugiando 1500 persone – i portavoce dell’agenzia Onu tornano a dire di non aver ricevuto alcun avvertimento da parte delle autorità militari e di aver più volte segnalato la presenza di sfollati nel loro edificio.

gaza

In queste ore sono ripresi i bombardamenti anche a Gaza City, mentre le zone di Shajaye e Zeitun si svuotano: centinaia le persone in fuga, molte accolte nella chiesa ortodossa di San Porfirio, come si vede nella foto di Michele Giorgio.

Nelle stesse ore a infiammarsi era anche la Cisgiordania e Gerusalemme: tutta a parte est della Città Santa è scesa in piazza nella notte che precede gli ultimi giorni di Ramadan, Leylat al-Qard (La notte del destino). Una notte importante per i musulmani, trascorsa a pregare e a leggere il Corano. Per i palestinesi la notte del destino dovrebbe essere trascorsa nella moschea di Al Aqsa, a Gerusalemme, ma le restrizioni imposte dall’occupazione israeliana non permettono più di farlo. E oggi la notte del destino arriva mentre Gaza è sotto attacco.

Così ieri da Shuafat a Silwan, da Wadi al-Joz a At-Tur scontri con le forze di polizia, che hanno lasciato feriti 5 poliziotti a causa del lancio di fuochi d’artificio; 39 palestinesi sono stati arrestati.

Scene da Intifada a Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme. Ieri il gruppo 48ThosandMarch ha organizzato un marcia verso Gerusalemme, partita alle 21.30 dal campo profughi Al Amari di Ramallah. Migliaia di persone hanno partecipato, chi dice 10mila che 20mila. I ragazzi hanno lanciato molotov e pietre, incendiato copertoni e attaccato i simboli dell’occupazione in uno dei peggiori checkpoint della Cisgiordania, quello di Qalanidya.

qlanadiya

L’esercito si era preparato prima chiudendo alcuni accessi alla città, per poi rispondere con il lancio di gas lacrimogeni, proiettili di gomma, granate stordenti, ma soprattutto pallottole vere: due giovani sono stati uccisi, Mohammad Al Araj, 19, and Majed Sufian, 27; oltre 200 i feriti, di cui circa 10 in gravi condizioni. Le ambulanze hanno fatto la spola da Qalandiya all’ospedale governativo di Ramallah fino a notte inoltrata. Secondo l’esercito i due palestinesi uccisi avrebbero sparato con i kalashnikov contro i soldati.

Sul piano diplomatico, secondo quanto riportato da fonti statunitensi, il segretario di Stato Usa Kerry ha proposto un piano in due fasi per fermare l’operazione contro Gaza: una settimana di tregua a partire da domenica durante la quale partano i negoziati veri e propri sui vari aspetti, economici, politici e di sicurezza tra Hamas e Israele, alla presenza di attori internazionali. La proposta sarebbe in fase di discussione: Israele vorrebbe mantenere la presenza militare dentro Gaza durante la tregua di una settimana, possibilità che Hamas non accetta insistendo di volere l’assicurazione di un serio allentamento del blocco contro la Striscia come precondizione al dialogo. Nena News

 

La marcia di ieri a Ramallah

La marcia di ieri a Ramallah

Fonte:
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Vedi anche il seguente articolo di Radio BlackOut:

luglio 25, 2014 in Hot News

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Palestina, notte di rivolta nella west bank, a Gaza mattinata di bombe e resistenza
La notte appena trascorsa potrebbe segnare un momento di svolta nello scenario mediorientale. Non si vedevano cortei così dalla seconda intifada, quella del 2000, commentano le tv arabe. E’ infatti stata una notte di guerrigilia in tutti i territori, a decine di migliaia hanno infatti partecipato alla cosidetta 48March che si è snodata in ogni centro cittadino dei territori di cisgiordania dirigendosi verso i checkpoint e il muro dell’aprthaid che divide i palestinesi dall’occupazione israeliana. Gli scontri più pesanti sono stati a Qalandya, nel sobborgo che divide Ramallah da Gerusalemme, dove oltre 10.000 persone hanno sfilato sino al checkpoint dove sono scoppiati scontri violentissime con i soldati israeliani che hanno risposto sparando sulla folla. Folla che per ore ha combattuto con fionde e molotov, innalzando barricate e sparando fuochi d’artificio per tenere a distanza le truppe israeliane. Proprio a Qualandya ci sarebbero stati i primi due morti, uccisi per colpi da arma da fuoco, mentre altri due sarebbero in fin di vita nell’ospedale di Ramallah. Si parla di oltre 100 feriti, di cui moltissimi per ferite provocate da proiettili. Quello che si è consumato ieri notte è comunque un segnale determinante, alla vigilia dell’ultimo venerdì di Ramadan, e forse davvero la parola Intifada non è solo un hastag che ieri sera impazzava nel mondo arabo che seguiva costantemente quanto stava accadendo, da Betlemme ad Hebron, dalla città vecchia di Gerusalemme sin dentro lo mosche di Al Aqsa, dove la polizia israeliana aveva vietato l’ingresso agli uomini con meno di 50 che si sarebbero recati per la preghiera serale. L’ennesima provocazione orribile dello stato occupante.
A Gaza invece ieri è stata la giornata della strage della scuola dell’Onu. Almeno 17 le vittime, fra cui molti bambini, circa 200 i feriti secondi fonti mediche. La scuola dell’Unrwa -agenzia ONU per i rifugiati, era utilizzata come riparo dagli abitanti di Beit Hanun, a nord della Striscia, costretti ad abbandonare le lora abitazioni con l’ingresso delle truppe israeliane. Stamattina ancora bombe sulla striscia, il conto dei morti è salito a 818. Per domani nuovi cortei in tutto il mondo, in risposta all’appello dei “giovani palestinesi nel mondo” in sostegno alla popolazione palestinese e la sua resistenza, che passa dalla mobilitazione internazionale boicottaggio di Israele.

Ascolta la diretta con Bilal sulla notte di rivolta ieri nella westbenk e il suo appello alla solidarietà internazionale

 

 

Fonte:

 http://radioblackout.org/2014/07/dalla-cisgiordania-la-resistenza-non-si-estende/

GAZA, LUGLIO 2014: UMANITA’ DOVE SEI? – PARTE SECONDA

Cristo si è fermato a Gaza.Sono passati 17 giorni da quando è iniziata l’operazione Bordo Protettivo e Israele ha già ucciso quasi 800 palestinesi. La follia sionista non sta risparmiando nulla, civili, donne, bambini che giocano sulla spiaggia, case, moschee, ospedali, scuole. Tutto questo con la complicità dei governi e dei media. Penso spesso in questi giorni a Vittorio Arrigoni e al suo “Restiamo umani”. Sento che diventa ogni giorno più difficile restare umani, di fronte all’odio sconfinato d’Israele e al sangue delle centinaia di vittime palestinesi, ma ci stiamo provando. In contrapposizione al silenzio colpevole dei grandi della terra e alla disinformazione, in tanti, in Italia, in Europa e nel mondo ci stiamo mobilitando per gridare il nostro appoggio al popolo gazawi. In questi giorni, in tante città, si stanno tenendo manifestazioni in sostegno alla Palestina. In particolare, i Giovani Palestinesi  ( che hanno organizzato una manifestazione ieri  a Roma: https://www.facebook.com/events/809035842462292/) hanno indetto per sabato 26 luglio una giornata di mobilitazione in tutta Europa.

Qui il loro appello:

Giovani palestinesi in Europa appello all’azione:
Contro i crimini sionisti in Palestina, sostegno alla Resistenza palestinese
L’orrore dei crimini sionisti in Palestina ha raggiunto livelli terrificanti. In pieno giorno, i sionisti stanno massacrando le famiglie, bombardando alla cieca case, cliniche e moschee a Gaza.
Quello che abbiamo di fronte è un regime coloniale,che usa il suo potere per schiacciare la volontà di un popolo a resistere.
In questa lotta sbilanciata tra una ideologia razzista e l’eroica resistenza del popolo palestinese, i governi europei, ancora intrappolati nei loro vecchi retaggi coloniali, hanno chiaramente affermato la loro posizione a sostegno del regime sionista.
La lotta in corso a Gaza e in tutta la Palestina è nostra: è una lotta per far prevalere la giustizia su un progetto coloniale che mira a cancellare il popolo Palestinese, è una lotta contro il colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
Questa lotta non terminarà fino a che Gaza non sarà liberata dall’assedio, la colonizzazione della Palestina storica non verrà smantellata, e i sionisti non smetteranno di imprigionare e torturare il nostro popolo. Questa lotta sarà vinta solo quando saremo tutti uniti intorno ad una visione condivisa che si basi sui principi di dignità, giustizia e liberazione della Palestina!
La resistenza in Palestina trova sostegno nella nostra mobilitazione, nelle strade, e nel rafforzamento, in tutto il mondo, della campagna di boicottaggio di Israele e sanzioni contro lo stato sionista. Siamo chiamati a prenderci le nostre responsabilità, è nostro dovere organizzarci rimanendo autonomi, è nostro dovere unificare tutto il sostegno sincero e incodizionato alla nostra causa!

Noi, giovani palestinesi in Europa, chiediamo una giornata di azione, ovunque in Europa, Sabato 26 Luglio
● Contro l’aggressione di Gaza e di tutta la Palestina – Stop all’embargo
● Sostegno totale e incondizionato alla resistenza palestinese, in tutte le sue forme
● Libertà per tutti i prigionieri palestinesi
● Supporto per la campagna BDS – Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele
● Contro la vergognosa complicità europea

Giovani Palestinesi in Italia, PYM Francia, PYM Swezia, PYM Spagna, GUPS Francia, GUPS-Athene(Grecia), Palung Danimarca, Asociación de Amistad Palestina-Granada Turab (Spagna).

http://www.ipetitions.com/petition/stop-zionist-crimes-in-palestine-support-to-the

Fonte:

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=669419449808405&id=103055993111423

 

Queste sono gli eventi che si terranno quel giorno:

ROMA, Piazza del Colosseo ore 18 https://www.facebook.com/events/1457741847809206/

OSTIA, ore 18 al Pontile
https://www.facebook.com/events/1447621908840869/1451735465096180/?notif_t=plan_mall_activity

MACERATA, ore 18, Piazza della Libertà, https://www.facebook.com/events/618468958268104/?ref_newsfeed_story_type=regular

MILANO, ore 16.30, Porta Venezia https://www.facebook.com/events/837271866291635/

MILANO, Piazza San Babila, https://www.facebook.com/events/312513108921398/?ref=3&ref_newsfeed_story_type=regular

PORDENONE, ore 16, davanti al municipio (https://www.facebook.com/events/679333058825184/)

Bologna, ore 15.30

FOLIGNO, ore 17.30, Piazza della Repubblica

REGGIO CALABRIA, ore 19 al Museo dello Strumento Musicale https://www.facebook.com/events/1509303145966951/

GINEVRA, ore 15, Place du Molard (https://www.facebook.com/events/673509596077191/681655548595929/?notif_t=plan_mall_activity)

 

 

Free Gaza! Free Palestine! Stay human!

D. Q.

 

 

 

Qui gli ultimi aggiornamenti da Nena News:

 

24 lug 2014
by Redazione

Strage in una scuola dell’Unrwa a Beit Hanun. Almeno 17 vittime, un centinaio i feriti. In 17 giorni di offensiva i palestinesi uccisi sono più di 750. Washington parla di tregua vicina, ma Hamas non accetta il disarmo dei gruppi armati. Un giovane ucciso a Betlemme dai soldati israeliani.

(Foto: AP)

(Foto: AP)

AGGIORNAMENTI: 

Ore 23.15 – OLTRE 100 FERITI, DUE MORTI A QALANDIYA. SCONTRI ANCHE A GERUSALEMME

Un’altra vittima a Qalandiya, durante la manifestazione in corso. I due ragazzi uccisi sono il 19enne Mohammad al-Araj e Muhammad Arar. Almeno 108 i feriti, 60 da proiettili veri. I manifestanti lanciano pietre, molotov e fuochi d’artificio, i soldati israeliani sparano pallottole e proiettili di gomma.

Ore 22.30 – QALANDIYA: UN MORTO E 50 FERITI. SCONTRI A BETLEMME

Durissimi gli scontri in corso a Qalandiya, a Ramallah: un morto e almeno 50 feriti durante la marcia verso Gerusalemme. Sono 20mila i manifestanti, strada piena da Qalandiya a Al Amari. Scontri anche a Betlemme, vicino al checkpoint 300.

Ore 21.45 – MARCIA SU GERUSALEMME: A QALANDIYA IN MIGLIAIA

Sono migliaia i palestinesi che stanno prendendo parte alla marcia su Gerusalemme, partita stasera dal campo profughi Al Amari di Ramallahe diretta verso il checkpoint di Qalandiya, dove sono in corso durissimi scontri. Incendi e ambulanze che vanno e vengono: sarebbero già 14 i feriti, di cui uno molto grave dopo essere stato colpito da una pallottola alla testa.

Ore 21.15 – BOMBARDATO L’OSPEDALE AL-DURRA A : MUORE UN BAMBINO DI DUE ANNI

L’esercito israeliano ha bombardato stasera l’ospedale Mohammed al-Durra tra Gaza City e Jabaliya . Un bambino di due anni e mezzo, Ibrahim al-Sheikh Omar, è morto mentre si trovava nell’unità di terapia intensiva. Fonti mediche hanno raccontato che il piccolo è stato colpito dalle schegge ed è morto sul colpo. Altri 30 sono rimasti feriti. Secondo l’esercito israeliano l’ospedale era utilizzato come base di lancio di missili da parte delle fazioni armate palestinesi.

ORE 21 – HAMAS: “PRONTI A CESSATE IL FUOCO SUBITO SE CESSA L’ASSEDIO DI GAZA”. ESERCITO ISRAELIANO: “AVEVAMO AVVERTITO UNRWA E CROCE ROSSA DEGLI ATTACCHI PROVENIENTI DALLA ZONA DELLA SCUOLA”

Il capo dell’ufficio politico di Hamas Khaled Meshaal ha dichiarato che il movimento è pronto  a firmare un accordo per il cessate il fuoco  a condizione che l’assedio israeliano di Gaza venga revocato. ”Chiediamo- ha detto Meshaal a una serie di organi di stampa in lingua araba – il pieno impegno internazionale per la fine dell’aggressione e dell’assedio di Gaza, un impegno concreto. Non siamo interessati al meccanismo, quello che ci interessa sono vere garanzie perché l’assedio venga tolto. Abbiamo ottenuto queste promesse in passato, e non ne è venuto fuori nulla”.

“Vogliamo un aeroporto internazionale, vogliamo un porto, vogliamo un’apertura al mondo esterno, e non una situazione in cui siamo controllati da alcuni valichi di frontiera che trasformano Gaza in un’enorme prigione, che nessuno può lasciare anche per trattamenti medici trattamento o per lavoro […] Quando avremo una bozza di accordo chiaramente formulata che ci garantisca queste cose, e la comunità internazionale darà il suo sostegno a questo progetto, il fuoco potrà cessare. Anche oggi “.

Intanto Haaretz riferisce che altre unità dell’esercito israeliano si stanno dirigendo verso il confine con Gaza. L’esercito ha confermato di aver sparato colpi di mortaio in direzione della scuola Unrwa di Beit Hanoun in risposta al fuoco proveniente dai dintorni dell’edificio, ma che “sono ancora in corso le verifiche per capire chi abbia colpito la scuola”. Una fonte militare israeliana ha inoltre detto a Haaretz che nei giorni scorsi alcuni suoi rappresentanti avevano contattato l’Unrwa e la Croce Rossa per riferire che le truppe venivano colpite dalla zona della scuola e che l’esercito avrebbe risposto agli attacchi.

Ore 20.20 – UNRWA: “OLTRE 141MILA RIFUGIATI NELLE NOSTRE 83 SCUOLE”

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ORE 19.15 – 779 VITTIME PALESTINESI, 84 SOLO OGGI. USA E ONU CONDANNANO ATTACCO A SCUOLA UNRWA. GRAN BRETAGNA SOLLECITA HAMAS AD ACCETTARE TREGUA UMANITARIA SENZA CONDIZIONI

Sono 779 le vittime palestinesi dell’attacco israeliano a Gaza dallo scorso 8 luglio, 84 solo oggi, tra cui sei membri della famiglia Abu-Itta colpiti dall’esplosione e dalle schegge della casa vicina bombardata dall’aviazione israeliana.

il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ha condannato duramente l’attacco alla scuola dell’Unrwa di Beit Hanoun, che ha causato 17 vittime e oltre 200 feriti tra i palestinesi che vi avevano trovato rifugio. Dura condanna anche da parte degli Stati Uniti: “Siamo profondamente rattristati e preoccupati per il tragico incidente – ha dichiarato dal Cairo il portavoce del dipartimento di Stato americano Jen Psaki – e ribadiamo il nostro appello affinché entrambe le parti raddoppino i propri sforzi per la protezione dei civili”.

Il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha detto in conferenza stampa al Cairo che “Hamas deve accettare un cessate il fuoco umanitario, senza condizioni”. Eppure ieri era stato il ministro israeliano della Giustizia Tzipi Livni a dichiarare che non ci sarebbe stata alcuna tregua finché non fossero stati smantellati tutti i tunnel a Gaza, mentre ieri sera Hamas si era detto disponibile alla tregua umanitaria a condizione che il blocco imposto a Gaza fosse allentato.

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ORE 17.45 – ESERCITO:”FORSE SU SCUOLA UNRWA RAZZI DI HAMAS”. GIURA IL NEOPRESIDENTE ISRAELIANO RIVLIN

L’esercito israeliano ha dichiarato che alcuni razzi lanciati da Hamas sono caduti su Beit Hanoun e che potrebbero essere stati questi a provocare le vittime della scuola dell’Unrwa: lo rende noto Haaretz. Intanto, alla Knesset giura il neopresidente israeliano Reuven Rivlin.

ORE 17 – STRAGE BEIT HANOUN, 17 VITTIME. UNRWA: “ISRAELE AVEVA LE COORDINATE DELL’EDIFICIO. MAI CONCESSA UNA FINESTRA DI FUGA PER I CIVILI”

Il bilancio delle vittime dell’attacco alla scuola dell’Unrwa a Beit Hanun è salito a 17 vittime e oltre 200 feriti. Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa, ha dichiarato via Twitter che ”precise coordinate del rifugio dell’UNRWA a Beit Hanoun erano state formalmente comunicate all’esercito israeliano”. Ha poi aggiunto che “nel corso della giornata, l’UNRWA ha provato a coordinare con l’esercito israeliano una finestra per la fuga dei civili, ma non è mai stata concessa”.  Gunness ha detto di non poter né confermare né smentire la presenza di Hamas all’esterno dell’edificio, aggiungendo che comunque “Israele e Hamas devono rispettare l’inviolabilità dell’Onu e della legge umanitaria”.

 

Ore 16:25 – DALLA FRANCIA 11 MILIONI DI EURO PER GAZA

Il Presidente francese Hollande ha dichiarato che il suo Paese donerà 11 milioni di euro agli abitanti di Gaza. I fondi saranno distribuiti ad organizzazioni non governative attive nella zona.

Secondo fonti palestinesi Israele non permetterebbe ai soccorritori di raggiungere Khan Yunis per poter evacuare i feriti e raccogliere i cadaveri.

ore 16:10 – Razzi su Ashkelon. I media israeliani riferiscono di duri scontri tra i gruppi armati palestinesi e i soldati di Tel Aviv nel quartiere Shujaiyya a est della città di Gaza.

Salgono a 15 le vittime del bombardamento della scuola dell’Unrwa a Beit Hanun. 150 i feriti. Un bilancio che, visto l’alto numero di feriti, appare provvisorio. E’ la quarta volta, da quando è iniziata l’offensiva israeliana su Gaza, che viene colpita una struttura dell’Onu. E’, però, la prima volta che si registrano vittime.

ore 15:44 – I GRUPPI ARMATI PALESTINESI PROMETTONO VENDETTA PER LA STRAGE DI BEIT HANUN. TV AL-MAYADEEN: “770 LE VITTIME DALL’INIZIO OFFENSIVA”

I “Comitati di resistenza” palestinesi hanno detto poco fa che «la strage di Bait Hanun avrà una risposta. Ci vendicheremo per il sangue dei martiri»

Secondo la rete panaraba al-Mayadeen le vittime palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana sono 770. Più di 4700 feriti.

 Ore 15:25 – MASSACRO NELLA SCUOLA UNRWA A BEIT HANUN. LE VITTIME SONO GIA’ 13. DECINE I FERITI.

Decine di vittime e feriti nel bombardamento di una scuola dell’Unrwa a Beit Hanun nel nord della Striscia di Gaza. La scuola ospitava coloro che avevano dovuto lasciare le loro case da quando è iniziata l’operazione “Bordo Protettivo”.

Il Dottor Ashram al-Qidra, portavoce del Ministero della Sanità a Gaza, ha detto che al momento sono già 13 le vittime. Decine i feriti.

Un testimone oculare ha raccontato all’agenzia Ma’an: “eravamo seduti nel cortile della scuola quando ci sono piovute addosso le bombe”. Alcuni presenti parlano di 5 bombe sganciate dagli israeliani.

 Ore 15:15 – MINISTRO AFFARI STRATEGICI ISRAELIANO, YUVAL STEINITZ:“POSSIBILITA’ DI ALLARGARE OPERAZIONE MILITARE”

Il Ministro israeliano degli Affari Strategici, Yuval Steiniz, ha detto che “Israele sta vagliando la possibilità di allargare l’operazione militare”.

La tv al-Mayadeen sostiene che Israele ha arrestato circa 150 giovani palestinesi nella zona di Khaza’a e li ha portati a Sufa. 4 feriti (di cui 2 in condizioni gravi) in un raid dell’aviazione israeliana a Shajaiyya, ad est di Gaza.

Le brigate al-Qassam hanno attacco con diversi missili mezzi corazzati israeliani che erano penetrati nella zona est di al-Tuffah. Non è ancora noto l’esito dell’offensiva.

ore 15:10 BREAKING, DECINE DI MORTI E FERITI IN SCUOLA UNRWA A BEIT HANOUN COLPITA DA TIRI ISRAELIANI

ore 15:00 MINISTERO INTERNI PALESTINESI: “ISRAELE ARRESTA FERITI E SOCCORRITORI”

Bombardamenti in corso nella parte occidentale di Beit Lahya e nel campo profughi di Maghazi.

Secondo il Ministero degli interni palestinesi Israele avrebbe arrestato diversi soccorritori e feriti a Khaza’a a est di Khan Yunis. La notizia è confermata dal corrispondente del tv panaraba al-Mayadeen che aggiunge: “Israele sta arrestando i feriti che erano in un’ambulanza”.

Prosegue il lancio di razzi su Israele. Un missile caduto nei pressi di Sha’ar HaNeghev ha provocato un incendio.

ore 14:00 –  746 VITTIME. LA MINISTRA ISRAELIANA LIVNI: “FINE OPERAZIONE QUANDO NON CI SARA’ PIU’ PERICOLO TUNNEL”

Intervistato da Sky News, il ministro delle finanze israeliano, Naftali Bennet, ha accusato Hamas di usare i civili come scudi umani. Sulla crescita di consensi per Hamas tra la popolazione locale, il leader di “Casa Ebraica” ha detto che i sostenitori del movimento islamico sono “immorali” e poi ha aggiunto: “noi vogliamo vivere fianco a fianco con loro, sono loro ad inseguirci. Abbiamo consegnato la terra [si riferisce al ritiro dei coloni dalla Striscia nel 2005, ndr], e loro l’hanno resa un fortino del terrore”. La ministra di giustizia, Tzipi Livni, ha ribadito stamane che “Israele deve continuare l’operazione su Gaza. Quando non ci sarà più il pericolo dei tunnel, allora si discuterà di una fine”.

Ore 13.15 – UNRWA: “UCCISE TRE NOSTRE INSEGNANTI”

Il portavoce dell’agenzia Onu Unrwa, Chris Gunness, ha fatto sapere oggi che tre delle insegnanti del loro staff sono state uccise in un attacco israeliano, due nella loro casa e una mentre tornava dopo un giorno di lavoro in un rifugio dell’agenzia: “Tre insegnanti dell’Unrwa sono state uccise. Il mio cuore si spezza per ogni cooperante umanitario che paga un simile prezzo, morire aiutando gli altri”.

Ore 12.45 – SCONTRI A GERUSALEMME E IN CISGIORDANIA. STASERA MARCIA VERO GERUSALEMME DA QALANDIYA

Nella notte di ieri scontri tra manifestanti palestinesi e forze militari israeliane a Gerusalemme, nei quartieri di Ras al-Amoud e Silwan. Scontri anche a Ramallah, Nablus e Betlemme in Cisgiordania. Per stasera il neonato gruppo 48ThousandMarch ha organizzato un’azione a Ramallah: alle 9.30 di stasera una marcia partirà dal campo profughi di Al Amari e si dirigerà verso il checkpoint di Qalandiya, dove è prevista una preghiera per le vittime di Gaza. Poi i manifestanti tenteranno di raggiungere Gerusalemme, attraverso il checkpoint israeliano. Si attendono scontri.

Ore 12.40 – KERRY DAL CAIRO: TURCHIA E QATAR FACCIANO PRESSIONE SU HAMAS PER TREGUA. MOSCHEA DI AL AQSA: VENERDÌ INGRESSO VIETATO AGLI UNDER 50

Prosegue la campagna diplomatica del Segretario di Stato Usa che oggi è di nuovo in Egitto, dopo la visita di ieri in Israele e Cisgiordania. Al Cairo ha incontrato i ministri degli Esteri di Turchia e Qatar e ha chiesto loro di premere su Hamas affinché si giunga a un cessate il fuoco. Kerry avrebbe avuto anche un’altra conversazione telefonica con Netanyahu. Oggi il sistema di difesa israeliano Iron Dome ha intercettato cinque razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Tel Aviv. Domani vietato l’ingresso alla moschea di al Aqsa, Gerusalemme, ai minori di 50 anni. Israele teme scontri.

Ore 12.30 – LIEBERMAN: BRASILE IRRILEVANTE NELL’ARENA INTERNAZIONALE

Stizzita la reazione del ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, alla decisione del governo brasiliano di richiamare il proprio ambasciatore in Israele. “Questa scelta dimostra il doppio standard del Brasile che lo rende parte del problema invece di contribuire alla soluzione. Questa condotta mostra perché il Brasile, che è una potenza culturale ed economica, resta irrilevante nell’arena internazionale”.

ORE 12.00 – ESERCITO EGIZIANO:  SVENTATO ATTENTATO A KEREM SHALOM

L’esercito egiziano ha riferito di avere sventato un attacco kamikaze al kibbuz di Kerem Shalom, valico di passaggio sui confini tra la Striscia di Gaza, L’Egitto e Israele. ieri sera. I militari hanno ucciso l’attentatore sucida che indossava una cintura esplosiva, riporta l’agenza Ma’an. Inoltre, l’esercito del Cairo ha distrutto un veicolo che trasportava un missile a Sheikh Zuweid, nel nord del Sinai, uccidendo due persone che erano a bordo.

Ore 11.45 – HAMAS: UCCISI 8 SOLDATI ISRAELIANI. TEL AVIV NON CONFERMA

Le Brigate al Qassam hanno riferito di avere ucciso otto soldati israeliani, oggi, a nord-est di Gaza City. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il più alto numero di vittime in un unico attacco del braccio armato di Hamas contro le truppe israeliane. Le Brigate al Qassam hanno anche rivendicato la distruzione di un blindato israeliano che trasportava un RPG 29, un lanciarazzi. Tel Aviv non ha rilasciato dichiarazioni.

ORE 11.30 – UNRWA: COLPITA SCUOLA CON 1.500 SFOLLATI

L’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito che la scuola femminile Deir Al Balah, a Gaza, è stata colpita dal fuoco israeliano stamattina alle 7.45 (8.45 italiane): 5 persone sono rimaste ferite. All’interno dell’edificio avevano trovato rifugio circa 1.500 persone. “Questa è la seconda volta in tre giorni che Israele colpisce una scuola dell’Unrwa e torniamo a condannare quanto accaduto nella maniera più dura possibile”, ha detto il portavoce Unrwa, Chris Gunness. “Le Forze armate israeliane ci hanno detto che possiamo muoverci liberamente in veicoli con il marchio dell’Onu. Chiediamo a tutte le parti di rispettare gli obblighi stabiliti dalle leggi internazionali per tutelare civili e di astenersi da qualsiasi azione che possa mettere a repentaglio l’incolumità degli operatori umanitari”. Lunedì è stata colpita la scuola Unrwa Maghazi, una ragazza è rimasta ferita. Quando lo staff dell’agenzia Onu si è recato nella scuola per un sopralluogo, l’area è finita di nuovo sotto il fuoco israeliano “mettendo a rischio la vita dello staff Unrwa”.

Ore 11.15 – LA CISGIORDANIA PROTESTA CONTRO L’ATTACCO A GAZA

I palestinesi in Cisgiordania guardano con rabbia e dolore alla Striscia di Gaza. Ogni sera ci sono manifestazioni di protesta contro Israele, che finiscono in scontri con i soldati israeliano o anche con la polizia palestinese. Lanci di pietre e molotov contro i militari israeliani che rispondono con gas lacrimogeno, cannoni ad acqua, proiettili di gomma e anche veri. Sono due i morti e decine i feriti palestinesi nelle proteste degli ultimi giorni.

Quattro persone sono state arrestate dagli israeliani ieri ad Abu Dis, vicino a Gerusalemme, tra cui un tredicenne. La Mezza Luna Rossa ha riferito di diversi casi di soffocamento da gas lacrimogeno, anche tra i soccorritori.

Ore 11.00 –L’ASTRONAUTA ALEXANDER GERST: “LA FOTO PIÙ TRISTE SCATTATA SINORA”

L’immagine della Striscia di Gaza vista dallo spazio sta facendo il giro del Web. Si vedono la pioggia di fuoco su Gaza e i razzi su Israele. “È la foto più triste che abbia scattato sinora”, ha commentato l’astronauta tedesco Alexander Gerst dalla stazione spaziale International Space Station, 300 chilometri dalla terra.

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Ore 10.45 – GAZA: 729 PALESTINESI UCCISI E OLTRE 4.000 FERITI. ISRAELE: 32 SOLDATI MORTI

I raid israeliani dal cielo, da terra e da mare non si fermano e da stamattina hanno fatto 34 morti tra i palestinesi, di cui dieci membri della famiglia al-Astal (due bambini di tre e cinque anni), la cui casa è stata colpita a Khan Yunis. Il bilancio delle vittima sale rapidamente (729 morti, oltre 4.000 feriti), mentre la diplomazia parla di cessate il fuoco e sembra essersi aperta la possibilità di una tregua umanitaria di cinque giorni da sabato, fine del mese islamico del Ramadan.

Sono, invece, 32 i soldati israeliani deceduti e 28 quelli rimasti feriti nei combattimenti che infiammano la Striscia di Gaza da 17 giorni. È il più alto numero di perdite militari israeliane dall’invasione del Libano nel 2006, fa notare l’agenzia palestinese Ma’an.

Ore 10.15 – BRASILE  RICHIAMA AMBASCIATORE. LE COMPAGNIE USA RIPRISTINANO  I VOLI DA E PER ISRAELE

Il governo Brasialiano ha richiamato il suo ambasciatore a Tel Aviv in segno di protesta per lo “sproporzionato uso della forza da parte di Israele” nella Striscia di Gaza. La diplomazia si muove per raggiungere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas che è disponibile  auna tregua umanitaria. Ieri il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ha incontrato il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, a Ramallah, e oggi vede il premier israeliano Benjamin Netanyahu. C’è bisogno di una “soluzione stabile”, ha detto Hammond, “il cessate il fuoco non è sufficiente” .

Oggi si riunisce la Knesset (il Parlamento israeliano) in seduta straordinaria per discutere della operazioni militari a Gaza. Le compagnie aeree statunitensi tornano a volare da e per il Ben Gurion di Tel Aviv. La decisione di ripristinare i voli è arrivata dopo la visita, ieri, del segretario di Stato statunitense, John Kerry, a Gersulamme e Ramallah. Kerry è al Cairo per proseguire il suo lavoro diplomatico con gli egiziani, al fine di arrivare a un cessate il fuoco. Continuano i raid israeliani nella Striscia di Gaza, mentre risuonano le sirene in diverse località del centro di Israele per il lancio di razzi.

ore 9.00 – CESSATE IL FUOCO A PARTIRE DA SABATO?

Il nostro corrispondente e giornalista del Manifesto, Michele Giorgio riporta (citando fonti palestinesi) della possibilità di un cessate il fuoco di 5 giorni a partire da sabato.

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Diretta di ieri, mercoledì 23 luglio

dalla redazione Gerusalemme, 24 luglio 2014, Nena News – Sono 718 le vittime gazawi (81.5% civili), ad ora, giovedì 23 luglio ore 8 del mattino. La notte ha portato con sé altri 23 morti, durante bombardamenti che non hanno mai smesso di piovere su Gaza. Molte delle vittime arrivano dal villaggio di Khuza’a, vicino Khan Younis, teatro ieri di un nuovo massacro di civili. Sale a 32 il numero dei soldati israeliani uccisi in combattimento dall’inizio dell’operazione di terra, il 17 luglio.

L’emergenza umanitaria è indescrivibile, i dati forniti dall’Ocha sono impietosi: 1 milione e 200mila persone senza accesso o con accesso limitato all’acqua, l’80% della popolazione con poche ore di elettricità al giorno, 130mila sfollati (70mila dei quali nelle scuole dell’Unrwa, pienissime, dove manca tutto, dal cibo ai bagni), oltre duemila case completamente distrutte, oltre 3mila seriamente danneggiate. In un simile massacro, la diplomazia mondiale continua ad incontrarsi e a parlare di tregua, ognuno alle proprie condizioni. Ieri sia il segretario di Stato Usa Kerry che il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon sono arrivati nella regione, incontrando sia il presidente palestinese Abbas a Ramallah che il premier israeliano Netanyahu a Gerusalemme.

Tutti parlano di grandi sforzi diplomatici e di tregua vicina: “Abbiamo sicuramente fatto dei passi avanti, ma c’è ancora molto da fare”, ha detto Kerry ripetendo un mantra che nell’ultimo anno hanno sentito in molti, riferito all’andamento pessimo dei negoziati tra Israele e ANP.

Da parte loro né Israele né Hamas paiono pronti al cessate il fuoco, con il movimento islamista fermo nelle sue posizioni: nessuno a Gaza accetterà il ritorno allo status quo, non saranno state massacrate centinaia di persone per non ottenere nessun diritto. Khaled Meshaal ieri è stato chiaro: “Nessuno può disarmare la resistenza”, ha detto dopo il documento redatto dai 28 ministri degli Esteri della Ue che chiedevano il disarmo delle Brigate al-Qassam e di tutte le milizie armate della Striscia. “Non accetteremo nessuna proposta che non includa l’alleviamento dell’assedio sui gazawi – ha aggiunto il leader islamista – Quanti soldati israeliani devono vedere prima di decidere di eliminare il blocco? A Gaza tutto sta collassando: non c’è acqua, elettricità, medicine, carburante, cibo. Invito il segretario Ban Ki-moon a venire a Gaza e vedere con i suoi occhi questo massacro”.

Un punto importante è stato però segnato ieri dal voto del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu che con 29 voti a favore, 17 astenuti (tra cui l’Italia e tutti i paesi Ue) e un contrario (gli Stati Uniti) ha approvato la creazione di una commissione di inchiesta che indaghi eventuali crimini di guerra compiuti da Israele contro Gaza.

Sono diverse le organizzazioni per i diritti umani che hanno detto di aver raccolto già numerose e consistenti prove di tali crimini, tra cui il bombardamento dell’ospedale Al Wafa. Dall’altra parte del muro di separazione, in Cisgiordania ci sono stati ancora scontri notturni tra giovani manifestanti e forze militari israeliani. Lo stesso a Gerusalemme. Mohammed Qasim Hamamra, 19 anni del villaggio di Husan, a Ovest di Betlemme, è morto per le ferite subite ieri, negli stessi scontri in cui aveva perso la vita anche Mahmoud Hamamra, 32, colpito al petto da un proiettile. Mohammed è spirato in ospedale stamattina. Nena News

 

 

Fonte:

http://nena-news.it/diretta-gaza-emergenza-umanitaria-senza-precedenti-solo-le-diplomazie-parlano-di-tregua/