TURI LIBERO!

04/12/14

 

Il pacifista Turi Vaccaro era stato arrestato per essere entrato nella base Usa del MUOS di Niscemi e aver sabotato una delle antenne

TURI LIBERO!

Il pacifista Turi Vaccaro era stato arrestato per essere entrato nella base Usa del MUOS di Niscemi e aver sabotato una delle antenne

Condividi questo articolo su

Turi Vaccaro, attivista per la pace, già conosciuto per le sue azioni contro le basi militari, e nella lotta No Muos, No Tav, è da martedì scorso nuovamente in “croce”.
Martedì 2 dicembre, Turi è entrato nella base americana del MUOS a Niscemi. E’ entrato da solo. Da solo a lottare e da solo ha tentato di disattivare le antenne della base NRTF, strumento di guerra e di morte. Da solo è riuscito a spegnere la mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, lo
sfregio più evidente alla natura della Sughereta di Niscemi.
Prima di compiere l’atto di sabotaggio, limite estremo della non violenza, Turi ha piantato i suoi semi della speranza e della pace dentro la terra italiana della base NRTF, sottratta alla fruizione degli italiani dall’accordo Italia-USA, da oltre 25 anni.
Turi ha deciso di rivendicare l’azione come membro del “Movimento degli aratri”, un movimento divenuto celebre per le incursioni e i sabotaggi dentro le basi militari.

Dentro la base, Turi ha portare con sé uno striscione con su scritto “SPADE IN ARATRI”, una frase tratta dal profeta Isaia che invita alla riconversione degli strumenti di morte.
Al suo ingresso Turi ha piantato viti e fichi, piante che secondo il profeta Michea simboleggiano la pace. Inoltre il pacifista aveva portato con sé quaranta palline di argilla, seminate in giro per la base militare. Infine si è diretto verso la grande antenna per appendere i disegni della nipote e per esibire lo striscione.
Inevitabilmente, sono intervenuti i militari USA: il pacifico Turi è stato malamente sbattuto a terra dagli americani, è poi da questi passato alla polizia dello stato italiano che lo ha portato via.
Turi ha rifiutato gli arresti domiciliari che gli sono stati offerti, sempre come gesto estremo; è stato dunque trascinato e rinchiuso a forza nel carcere di Gela.
Questa mattina è stata disposta la sua scarcerazione. L’udienza è fissata per febbraio. Il giudice ha disposto il divieto di dimora. L’avvocato di Vaccaro aveva chiesto il rito alternativo.

 

04/12/14 – See more at: http://www.guidasicilia.it/turi-libero/news/145735#sthash.BrLJXzm4.dpuf

Turi Vaccaro, attivista per la pace, già conosciuto per le sue azioni contro le basi militari, e nella lotta No Muos, No Tav, è da martedì scorso nuovamente in “croce”.
Martedì 2 dicembre, Turi è entrato nella base americana del MUOS a Niscemi. E’ entrato da solo. Da solo a lottare e da solo ha tentato di disattivare le antenne della base NRTF, strumento di guerra e di morte. Da solo è riuscito a spegnere la mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, lo sfregio più evidente alla natura della Sughereta di Niscemi.
Prima di compiere l’atto di sabotaggio, limite estremo della non violenza, Turi ha piantato i suoi semi della speranza e della pace dentro la terra italiana della base NRTF, sottratta alla fruizione degli italiani dall’accordo Italia-USA, da oltre 25 anni.
Turi ha deciso di rivendicare l’azione come membro del “Movimento degli aratri”, un movimento divenuto celebre per le incursioni e i sabotaggi dentro le basi militari.

Dentro la base, Turi ha portato con sé uno striscione con su scritto “SPADE IN ARATRI”, una frase tratta dal profeta Isaia che invita alla riconversione degli strumenti di morte.
Al suo ingresso Turi ha piantato viti e fichi, piante che secondo il profeta Michea simboleggiano la pace. Inoltre il pacifista aveva portato con sé quaranta palline di argilla, seminate in giro per la base militare. Infine si è diretto verso la grande antenna per appendere i disegni della nipote e per esibire lo striscione.
Inevitabilmente, sono intervenuti i militari USA: il pacifico Turi è stato malamente sbattuto a terra dagli americani, è poi da questi passato alla polizia dello stato italiano che lo ha portato via.
Turi ha rifiutato gli arresti domiciliari che gli sono stati offerti, sempre come gesto estremo; è stato dunque trascinato e rinchiuso a forza nel carcere di Gela.
Questa mattina è stata disposta la sua scarcerazione. L’udienza è fissata per febbraio. Il giudice ha disposto il divieto di dimora. L’avvocato di Vaccaro aveva chiesto il rito alternativo.

 

 

Fonte:

http://www.guidasicilia.it/turi-libero/news/145735

04/12/14
Dentro la base, Turi ha portare con sé uno striscione con su scritto “SPADE IN ARATRI”, una frase tratta dal profeta Isaia che invita alla riconversione degli strumenti di morte.
Al suo ingresso Turi ha piantato viti e fichi, piante che secondo il profeta Michea simboleggiano la pace. Inoltre il pacifista aveva portato con sé quaranta palline di argilla, seminate in giro per la base militare. Infine si è diretto verso la grande antenna per appendere i disegni della nipote e per esibire lo striscione.
Inevitabilmente, sono intervenuti i militari USA: il pacifico Turi è stato malamente sbattuto a terra dagli americani, è poi da questi passato alla polizia dello stato italiano che lo ha portato via.
Turi ha rifiutato gli arresti domiciliari che gli sono stati offerti, sempre come gesto estremo; è stato dunque trascinato e rinchiuso a forza nel carcere di Gela.
Questa mattina è stata disposta la sua scarcerazione. L’udienza è fissata per febbraio. Il giudice ha disposto il divieto di dimora. L’avvocato di Vaccaro aveva chiesto il rito alternativo.

– See more at: http://www.guidasicilia.it/turi-libero/news/145735#sthash.BrLJXzm4.dpuf

TURI LIBERO!

Il pacifista Turi Vaccaro era stato arrestato per essere entrato nella base Usa del MUOS di Niscemi e aver sabotato una delle antenne

Condividi questo articolo su

Turi Vaccaro, attivista per la pace, già conosciuto per le sue azioni contro le basi militari, e nella lotta No Muos, No Tav, è da martedì scorso nuovamente in “croce”.
Martedì 2 dicembre, Turi è entrato nella base americana del MUOS a Niscemi. E’ entrato da solo. Da solo a lottare e da solo ha tentato di disattivare le antenne della base NRTF, strumento di guerra e di morte. Da solo è riuscito a spegnere la mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, lo
sfregio più evidente alla natura della Sughereta di Niscemi.
Prima di compiere l’atto di sabotaggio, limite estremo della non violenza, Turi ha piantato i suoi semi della speranza e della pace dentro la terra italiana della base NRTF, sottratta alla fruizione degli italiani dall’accordo Italia-USA, da oltre 25 anni.
Turi ha deciso di rivendicare l’azione come membro del “Movimento degli aratri”, un movimento divenuto celebre per le incursioni e i sabotaggi dentro le basi militari.

Dentro la base, Turi ha portare con sé uno striscione con su scritto “SPADE IN ARATRI”, una frase tratta dal profeta Isaia che invita alla riconversione degli strumenti di morte.
Al suo ingresso Turi ha piantato viti e fichi, piante che secondo il profeta Michea simboleggiano la pace. Inoltre il pacifista aveva portato con sé quaranta palline di argilla, seminate in giro per la base militare. Infine si è diretto verso la grande antenna per appendere i disegni della nipote e per esibire lo striscione.
Inevitabilmente, sono intervenuti i militari USA: il pacifico Turi è stato malamente sbattuto a terra dagli americani, è poi da questi passato alla polizia dello stato italiano che lo ha portato via.
Turi ha rifiutato gli arresti domiciliari che gli sono stati offerti, sempre come gesto estremo; è stato dunque trascinato e rinchiuso a forza nel carcere di Gela.
Questa mattina è stata disposta la sua scarcerazione. L’udienza è fissata per febbraio. Il giudice ha disposto il divieto di dimora. L’avvocato di Vaccaro aveva chiesto il rito alternativo.

 

04/12/14 – See more at: http://www.guidasicilia.it/turi-libero/news/145735#sthash.BrLJXzm4.dpuf

MUOS: VERGOGNA A NISCEMI

Da il manifesto

Edizione del 3 dicembre 2014

image

Turi Vac­caro oggi in croce con­tro il MUOS. Foto di Fabio d’Alessandro


Turi Vac­caro, atti­vi­sta per la pace, no muos, no tav, è oggi in croce.

Oggi — 2 dicem­bre —  è entrato nella base della morte ame­ri­cana del MUOS a Niscemi, quella stessa sulla quale basano la loro car­riera di onori e pre­bende — aval­lan­done di fatto la costru­zione abu­siva — i gover­nanti dello stato col­la­bo­ra­zio­ni­sta ita­liano, il signor Mar­ciain­die­tro Rosa­rio Cro­cetta, tutti gli inu­tili val­vas­sori e val­vas­sini sici­liani, gli scien­ziati e scien­zia­tini di regime, i sacer­doti ed aru­spici del “Non è di mia com­pe­tenza”, i pro­fes­sio­ni­sti del “Tua Culpa”.

Turi è rima­sto da solo, a lot­tare. Entra, da solo. Da solo cerca di disat­ti­vare le antenne assas­sine della base NRTF, stru­mento di guerra e di morte.

Da solo, rie­sce a spe­gnere la mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, lo sfre­gio più evi­dente alla natura del Sughe­reta di Niscemi, la stessa che i signori tec­nici dell’ARPA Sici­lia sosten­gono non essere peri­co­losa, aggrap­pan­dosi ad un baco legi­sla­tivo per cer­care di coprire la loro condotta.

Prima Turi pianta i suoi semi della spe­ranza e della pace den­tro la terra ita­liana della base sot­tratta all’Italia.

Viene mala­mente sbat­tuto a terra dagli ame­ri­cani, è poi da que­sti pas­sato alla poli­zia dello stato col­la­bo­ra­zio­ni­sta che lo porta via.

Turi rifiuta gli arre­sti domi­ci­liari, sem­pre come gesto estremo; viene tra­sci­nato e rin­chiuso a forza nel car­cere di Gela.

L’Italia e la Sici­lia, nel frat­tempo, si pre­pa­rano al Natale.

 

 

Fonte:

http://ilmanifesto.info/storia/muos-vergogna-a-niscemi/

 

COMUNICATO STAMPA DEI NO MUOS: NON CI LASCEREMO INTIMIDIRE DAL DIVIETO DI MANIFESTARE

28/02/2014

 

Le autorità politiche italiane, la mafia, la Us Navy e le lobby affaristiche dell’apparato politico-militare-finanziario internazionale hanno appena terminato la costruzione del MUOS a Niscemi, ma ai più si vuole nascondere una tale vergogna: si vieta, così, ai manifestanti e all’universo mondo di raggiungere l’unico pianoro da cui le parabole sono visibili. Uno scempio da tenere nascosto? 

 

Comunicato stampa

 

Da diverse settimane il movimento NO MUOS ha annunciato una importante manifestazione per l’1 marzo a Niscemi, per ribadire come la conclusione del montaggio delle parabole del MUOS non abbia fatto indietreggiare la lotta contro la militarizzazione del territorio, contro le guerre, a salvaguardia della salute, dell’ambente e della pace.

La nostra richiesta di poter attraversare in corteo la Sughereta di Niscemi da contrada Pisciotto fino al cancello n. 4 della base NRTF della Marina militare degli Stati Uniti, il più vicino alla sede del MUOS è stata rigettata dalla Questura usando strumentalmente un parere contrario dell’Azienda Forestale che ha addotto motivazioni pretestuose concernenti rischi per l’incolumità delle persone e per l’ambiente della Sughereta.

Non ci pare siano state frapposte difficoltà di questo tipo né di altro, da parte della Forestale, alla Marina degli Stati Uniti quando ha stuprato un’area di circa 1.500.000 metri quadrati di Sughereta per costruire la base di comunicazioni NRTF, dentro la quale, sempre senza frapporre alcun divieto, la Forestale ha permesso la costruzione del MUOS.

Il Movimento NO MUOS legge in questo atteggiamento un chiaro atto intimidatorio con il quale l’Azienda Forestale e chi si nasconde dietro di essa cercano di vietare la manifestazione dell’1 marzo, che si è data come obiettivo il coinvolgimento di migliaia e migliaia di persone, le quali devono poter rendersi conto del processo avanzato di militarizzazione in atto e dello scempio fatto al bosco della Sughereta.

Una seconda richiesta di effettuare la manifestazione dal cancello n. 1 al cancello n. 4 ha ricevuto la prescrizione di arrestarsi alla fine del tratto di strada asfaltata, in contrada Polo, senza proseguire verso il cancello n. 4; un’autorizzazione a metà che — di fatto — mutila il corteo e cancella uno dei suoi principali obiettivi.

Il Movimento non si lascia impaurire; l’1 marzo migliaia di persone daranno vita a una grande manifestazione per affermare il diritto a  sfilare liberamente e a esprimere le proprie idee; il diritto a contestare le scelte dei governi di Washington, Roma e Palermo fatte sulla testa e sulla vita di milioni di siciliani; il diritto a rifiutare la militarizzazione del territorio, l’attentato alla salute degli esseri viventi, lo scempio ambientale, che si stanno consumando da tempo e che, con il M UOS in funzione, subiranno una micidiale accelerazione.

Fino a oggi gli attivisti NO MUOS non si sono lasciati sopraffare dalle più fantasiose azioni repressive resse in atto dalla Questura, e l’1 marzo saranno ancora una volta a Niscemi per ribadire che la resistenza contro il MUOS continua; per dimostrare come nuove forze si affiancano a quanti in questi anni hanno sostenuto questa dura battaglia, e che tutti sono convinti più che mai che il MUOS si potrà e si dovrà smantellare, assieme alle 46 antenne NRTF.

 

Fonte:

http://www.nomuos.info/non-ci-lasceremo-intimidire-dal-divieto-di-manifestare/