MUOS: VERGOGNA A NISCEMI

Da il manifesto

Edizione del 3 dicembre 2014

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Turi Vac­caro oggi in croce con­tro il MUOS. Foto di Fabio d’Alessandro


Turi Vac­caro, atti­vi­sta per la pace, no muos, no tav, è oggi in croce.

Oggi — 2 dicem­bre —  è entrato nella base della morte ame­ri­cana del MUOS a Niscemi, quella stessa sulla quale basano la loro car­riera di onori e pre­bende — aval­lan­done di fatto la costru­zione abu­siva — i gover­nanti dello stato col­la­bo­ra­zio­ni­sta ita­liano, il signor Mar­ciain­die­tro Rosa­rio Cro­cetta, tutti gli inu­tili val­vas­sori e val­vas­sini sici­liani, gli scien­ziati e scien­zia­tini di regime, i sacer­doti ed aru­spici del “Non è di mia com­pe­tenza”, i pro­fes­sio­ni­sti del “Tua Culpa”.

Turi è rima­sto da solo, a lot­tare. Entra, da solo. Da solo cerca di disat­ti­vare le antenne assas­sine della base NRTF, stru­mento di guerra e di morte.

Da solo, rie­sce a spe­gnere la mega-antenna da 46 kHz alta 150 metri, lo sfre­gio più evi­dente alla natura del Sughe­reta di Niscemi, la stessa che i signori tec­nici dell’ARPA Sici­lia sosten­gono non essere peri­co­losa, aggrap­pan­dosi ad un baco legi­sla­tivo per cer­care di coprire la loro condotta.

Prima Turi pianta i suoi semi della spe­ranza e della pace den­tro la terra ita­liana della base sot­tratta all’Italia.

Viene mala­mente sbat­tuto a terra dagli ame­ri­cani, è poi da que­sti pas­sato alla poli­zia dello stato col­la­bo­ra­zio­ni­sta che lo porta via.

Turi rifiuta gli arre­sti domi­ci­liari, sem­pre come gesto estremo; viene tra­sci­nato e rin­chiuso a forza nel car­cere di Gela.

L’Italia e la Sici­lia, nel frat­tempo, si pre­pa­rano al Natale.

 

 

Fonte:

http://ilmanifesto.info/storia/muos-vergogna-a-niscemi/