HEBRON, GIOVANE MAMMA PALESTINESE UCCISA A SANGUE FREDDO DA SOLDATI ISRAELIANI

Majdcar-e1466820585687Hebron. Venerdì sera, a Hebron, i soldati israeliani hanno ucciso una giovanissima mamma palestinese, Majd Abdullah al-Khdour, 19 anni, che aveva perso il controllo della propria auto andando a finire contro quella di un colono, secondo quanto affermato da testimoni oculari.

I militari hanno sparato raffiche di proiettili letali contro l’auto, soprattutto contro il parabrezza, colpendo al-Khdour in tutta la parte superiore del corpo.

Batool-270x300Majd, residente a Bani Neim, cittadina a est di Hebron, era madre di una bimbetta, Hadil.

E’ stata uccisa mentre percorreva l’area di Baq’a, nei pressi della colonia illegale di Keryat Arba’.

I medici palestinesi sono accorsi sul posto ma i soldati hanno impedito loro di avvicinarsi alla vittima, chiudendo tutta la zona.

Come consueto, l’esercito israeliano ha affermato che la vittima “aveva deliberatamente investito degli israeliani” e che è stata colpita per questa ragione, ma testimoni oculari smentiscono tale versione, sottolineando che si è trattato di un incidente causato dalla perdita di controllo dell’auto mentre la giovane attraversava un posto di blocco.

I due israeliani rimasti feriti nell’incidente sono stati trasferiti al centro medico di Shaare Tzedek, a Gerusalemme.

(Fonti: Imemc, Ma’an)

(Nella foto, la figlia di Majd, Hadil)

© Agenzia stampa Infopal

“Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

 

 

Fonte:

http://www.infopal.it/85009-2/

PALESTINESE DI 15 ANNI UCCISO DALLE FORZE DI OCCUPAZIONE A RAMALLAH. FERITI ALTRI 4 ADOLESCENTI

Mahmoud-Badran-e1466495689316Ramallah-Quds Press e Ma’an. Il ministero della Sanità palestinese ha reso noto che, martedì mattina, le forze israeliane hanno sparato a un Palestinese di 15 anni, uccidendolo, e hanno ferito altri quattro adolescenti, nella cittadina di Beit Liqya, a ovest di Ramallah.In un comunicato, il ministero ha confermato la morte di Mahmoud Raafat Badran e il ferimento grave alla testa e al petto di tre minorenni, Dawoud Isam e Muhammad Kharroub e Ahd Ikram Suleiman, da parte delle forze israeliane, mentre si trovavano sulla strada n. 443.

I ragazzi sono stati ricoverati al Complesso medico palestinese di Ramallah.

Un quarto è stato arrestato e portato in un centro per gli interrogatori.

Fonti locali hanno affermato che i cinque adolescenti si trovavano a bordo di un’auto, passando tra Beit Ur al-Tahta e la vicina Beit Sira, a ovest di Ramallah, quando le forze israeliane hanno colpito il veicolo con una pioggia di proiettili, uccidendo Badran e ferendo gli altri.

Le agenzie di notizie israeliane hanno riportato che un gruppo di adolescenti palestinesi ha lanciato cocktail Molotov e pietre contro veicoli di coloni e che le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro l’auto che stava passando nello svincolo vicino alla cittadina di Kharbatha Al-Misbah, a sud di Beit Ur al-Tahta.

La salma di Mahmoud è ancora sotto custodia delle forze di occupazione. Il padre del ragazzo è un ex prigioniero politico.

Badran è uno dei 220 Palestinesi uccisi da ottobre dalle forze israeliane.
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Fonte:
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CON TSIPRAS LA GRECIA DIVENTA ALLEATA DI ISRAELE

Per decenni Atene è stata apertamente filo-palestinese e il suo cambio di rotta genera preoccupazione ai vertici dell’Olp, tanto che l’ex ministro degli esteri Nabil Shaath, sulle pagine del quotidiano Haaretz, si è domandato se «la Grecia tradirà la Palestina». Ieri a Nicosia il vertice tra Israele, Grecia e Cipro.

Tispras-Netanyahu

di Michele Giorgio

Gerusalemme, 29 gennaio 2016, Nena News – Annunciato a metà mese da Benyamin Netanyahu, si è svolto ieri a Cipro il vertice a tre con il primo ministro israeliano, il premier greco Tsipras e il presidente cipriota Anastasiades. Un summit preceduto dalla firma due giorni fa di importanti accordi bilaterali tra Atene e Tel Aviv. Tsipras da uomo di sinistra ha stretto un’alleanza con Israele, dall’economia alla cooperazione militare, che non avevano saputo o voluto raggiungere neppure i leader greci di destra. La parola chiave del vertice di Cipro è stata “gas”. I tre Paesi hanno annunciato la costituzione di un comitato per studiare la possibilità di portare il gas naturale che si trova nelle acque al largo di Israele e Cipro, in Europa attraverso la Grecia.

Nonostante la prevalenza dei temi economici, le intese raggiunte a Nicosia sono molto più ampie e riguardano anche la sicurezza. E se la vicinanza tra Cipro e Israele, in funzione anti-Turchia, è nota da tempo, invece la stretta cooperazione tra Grecia e Stato ebraico rappresenta una novità.

Per decenni la Grecia è stata apertamente filo-palestinese e il suo cambio di rotta genera preoccupazione ai vertici dell’Olp, tanto che l’ex ministro degli esteri Nabil Shaath, sulle pagine del quotidiano Haaretz, si è domandato se «la Grecia tradirà la Palestina». Atene ha bisogno di rilanciare la sua disastrata economia ma, ha scritto Shaath, «vantaggi economici a breve termine non devono danneggiare una profonda e preziosa amicizia». Una amicizia tra i popoli, ha sottolineato, «tra greci e palestinesi…purtroppo questo rapporto ha iniziato a cambiare».

A metà gennaio la Grecia e alcuni Paesi dell’Europa dell’Est, sollecitati da Netanyahu, hanno tentato di bloccare una risoluzione dei ministri degli esteri dell’Ue che ribadisce la separazione territoriale tra Israele e le colonie che ha costruito nei Territori occupati. Nena News

 

Fonte:

http://nena-news.it/con-tsipras-la-grecia-diventa-alleata-di-israele/

 

 

Come Vittorio Arrigoni da Gaza ricordava la dichiarazione di Balfour

2 novembre 1917 2 novembre 2010: Balfour a Gaza
11/11/2010
Il mio pezzo di ieri per Infopal.it:

Il 2 novembre del 1917 sir Arthur James Balfour con la sua dichiarazione di adesione al progetto sionista di occupazione e colonizzazione della Palestina, dava il via ad un secolo di pulizia etnica dei palestinesi.

 

Per commemorare questo infausto giorno, che a distanza di 93 anni continua a ripercuotersi in epidemia di distruzione, di privazione di diritti e terra, di incarcerazione di esistenze e intere città,per ribellarci all’idea di come un potenza occupante abbia potuto avallare una catastrofe tale,muniti solo delle nostre bandiere e di un megafono martedì scorso siamo andati con alcuni volontari di Beit Hanoun a manifestare dinnanzi ai cecchini di Erez:

Così Saber alZanin, coordinatore dei volontari di Local Initiative:

Siamo qui oggi dinnanzi al confine Nord della Striscia di Gaza a protestare contro la creazione della “buffer zone”, tramite la quale Israele ci ha sottratto di fatto il 35 % delle terre coltivabili. Oggi è il 2 novembre 2010, nello stesso giorno 93 anni fa il governo britannico dette via libero al progetto sionista per la creazione di uno stato ebraico in Palestina. Qui nella terra dei nostri nonni, la terra degli ulivi, è passato di generazione in generazione il messaggio di respingere con tutte le nostre forze la promessa fatta dal Regno Unito ai sionisti,  tramite quella disgustosa dichiarazione di da Arthur Balfour. Dopo 93 anni la nostra generazione sta ancora aspettando che giustizia sia fatta e che i diritti sottratti ai nostri nonni ci siano restituiti. A dispetto di tutti i paesi che cospirano con Israele contro di noi, che ne sono complici,  la nostra resistenza è ancora attiva e i nostri diritti radicati su quella terra che ci è stata rubata. Ringraziamo tutti coloro, dal di fuori dalla Palestina ci sostengono, la solidarietà internazionale che in questi mesi si è dimostrata attiva con i convogli, le flotte di navi e qualsiasi dimostrazione in nostro favore in Europa e negli Stati Uniti. Apprezziamo e siamo fieri dei cittadini inglesi che solidarizzano con la nostra causa ma vogliamo ricordare loro che il loro governo, passato e presente, e’ una delle principali cause della nostra miseria. Quindi prima di arrivare a Gaza invitiamo gli attivisti inglesi  a ribellarsi al loro governo ancora oggi complice dei sionisti d’Israele”.

Un messaggio, quello di Saber, colto in pieno da Adie Mormech , compagno di Manchester dell’International Solidarity Movement. Adie ritiene che la gente del suo Paese ha il dovere di riparare ai torti del coinvolgimento britannico alla pulizia etnica della Palestina:

Il ruolo del governo britannico come sostenitore d’Israele e’ molto simile a come la Gran Bretagna ha contribuito al sistema dell’apartheid in Sud Africa. Fortunatamente molti cittadini britannici si sono mobilitati contro il regime dell’apartheid, appoggiando il boicottaggio al governo razzista sudafricano fino alla sua estinzione. Oggi in Gran Bretagna e in tutto il mondo il movimento di boicottaggio, disinvestimento e di sanzioni verso Israele cresce progressivamente mentre la comunità internazionale continua a permettere a Israele  di mantenere Gaza sottoposta ad una sorta di assedio medievale, la Cisgiordania e Gerusalemme occupate e i palestinesi sotto persistente regime di e discriminazione e pulizia etnica. Come è avvenuto per il Sud Africa, sta alle persone di coscienza in tutto il mondo unirsi al movimento fino a quando Israele non rispetterà il diritto internazionale e permettera’ ai palestinesi gli stessi diritti umani di qualsiasi altro popolo“.

Allontanandoci da Erez abbiamo sentito poco distante da noi i rumori sordi di spari provenienti dalle torrette di sorveglianza al confine: alla fine della giornata si conteranno 2 civili gambizzati dai cecchini israeliani.

Il giorno dopo, una sottaciuta nuova dichiarazione di Balfour veniva firmata, questa volta non dai britannici  bensi’ da Obama, col sangue palestinese.

Una nave da guerra statunitense al largo del mediterraneo lanciava un missile teleguidato verso il centro di Gaza city e uccideva il miliziano Muhamad Jamal Nimnim, di 27 anni.

Il primo assassinio “mirato” targato USA nella Striscia di Gaza.

Restiamo Umani,
Vittorio Arrigoni da Gaza city

 

 

 

Fonte:

 

http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?y=2010&m=11

AGGIORNAMENTI DA INFOPAL

I soldati israeliani uccidono una ragazza a Hebron e un ragazzo a Gerusalemme

I soldati israeliani uccidono una ragazza a Hebron e un ragazzo a Gerusalemme

Sabato, soldati israeliani hanno sparato a una ragazza palestinese, Bayan Ayman Abd al-Wahab al-‘Oseyli, di 16 anni, a Wad al-Ghrous, vicino alla colonia israeliana illegale di Kiryat Arba’, a Hebron, uccidendola. Il pretesto è stato, come consueto, il tentativo di accoltellamento di una soldatessa israeliana che sarebbe stata lievemente ferita al braccio. Sempre sabato, i soldati hanno ucciso un ragazzo, Mo’taz Ahmad Hajes ‘Oweisat, … Continua a leggere

Ragazzo palestinese ucciso da colono a Hebron. Video mostra passaggio di “oggetto” tra i soldati

Ragazzo palestinese ucciso da colono a Hebron. Video mostra passaggio di “oggetto” tra i soldati

Hebron-Ma’an. Sabato mattina, un colono israeliano ha sparato a un adolescente palestinese, Fadil Qawasmi, 18 anni, in strada Shuhada, a Hebron, uccidendolo. Un testimone, Mufeed Sharabati, ha dichiarato che un colono ha sparato a un ragazzo vicino all’insediamento illegale di Beit Haddassah.  Sharabati ha spiegato che i “paramedici della Mezzaluna Rossa sono arrivati sul posto ma i soldati israeliani non li hanno … Continua a leggere

Venerdì, 5 Palestinesi uccisi e 150 feriti dalle forze israeliane

Venerdì, 5 Palestinesi uccisi e 150 feriti dalle forze israeliane

Betlemme. Venerdì, cinque Palestinesi sono stati uccisi e almeno 150 feriti dai proiettili veri e di acciaio rivestiti di gomma sparati dalle forze israeliane, secondo quanto ha reso noto il ministero della Sanità palestinese. Ihab Jihad Hanani, 19 anni, è stato ucciso dalle forze israeliane durante scontri scoppiati a Nablus; Yahiya Abd al-Qader Farhat, 24, e Mahmoud Hatim Hmeid, 22, sono stati uccisi … Continua a leggere

Striscia di Gaza, le forze israeliane uccidono un giovane manifestante. 27 feriti

Striscia di Gaza, le forze israeliane uccidono un giovane manifestante. 27 feriti

Gaza. Venerdì, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro manifestanti nella Striscia di Gaza, uccidendo un Palestinese e ferendone altri 27. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza, ha affermato che un giovane di 20 anni è stato colpito alla testa da proiettili sparati dalle truppe israeliane di stanza al nord di Gaza. Il ragazzo è stato … Continua a leggere

 

 

 

© Agenzia stampa Infopal

Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it

 

 

COS’ E’ LA TOMBA DI GIUSEPPE IN PALESTINA?

C’osè la tomba di Giuseppe in Palestina? – Samantha Comizzoli

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Ieri notte è stata bruciata la “la tomba di giuseppe” al campo profughi di Balata a Nablus.
Allora…spiego per chi non lo sapesse che cos’è la “tomba di giuseppe”: trattasi di struttua costruita qualche anno fa e (secondo i coloni) reperto “antico” identificata come, appunto, “tomba di giuseppe”. Per questo motivo i coloni israeliani ogni (circa) 15 gg, entrano nel campo profughi di notte per pregare. Il tutto con una cinquantina di jeeps dei soldati e con coloni armati fino ai denti.
Ieri notte tutta Nablus era scesa in strada pr difendere le case di 5 palestinesi che i soldati israeliani volevano demolire. Ovviamente sono scoppiati gli scontri, ma la città ha resistito. La “tomba di giuseppe” è andata a fuoco e……udite udite.. Mahmuod Abbas vuole istituire una “commissione d’inchiesta” per indagare sul fatto che condanna.
No, scusa eh, ma la vergogna Mahmuod Abbas non sa cosa sia….
34 martiri, i feriti si è perso il conto, 800 rapiti. Le violenze sui bambini. Questo solo dal 1° ottobre, ma ci sono comunque 70 anni di orrore e lui…… (qusta è la seconda volta che parla, la prima ha detto che la farà pagare ad israele portandolo al tribunale internazionale…). Dov’era quando ogni palestinese veniva ferito o ucciso? A Tel Aviv immagino…….
E non venite dirmi, voi difensori di Abbas, che lui ha fatto l’intifada… lui ha scritto gli accordi di Oslo (questa è storia).

Ah! Scusate..faccio una modifica per un particolare che mi ero dimenticata: la “tomba di giuseppe” è presidiata dall polizia palestinese che se ne va solo quando i soldati israeliani gli tefonano e gli comunicano che stanno arrivando. L’ufficio della polizia palestinese è di fronte all’ingresso della tomba e possono entrare solo gli israeliani, no palestinesi e no internazionali. Lo so perchè ci sono stata…..

Sorgente:FB SAMANTHA COMIZZOLI

 

Citato in http://www.nuovaresistenza.org/2015/10/16/cose-la-tomba-di-giuseppe-in-palestina-samantha-comizzoli/

BOMBARDAMENTO ISRAELIANO SU GAZA: UCCISE UNA DONNA INCINTA E UNA BIMBA DI DUE ANNI

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Gaza-Quds Press e PIC. Domenica all’alba, un attacco aereo israeliano contro la Striscia di Gaza ha distrutto una casa palestinese, uccidendo una donna incinta e la figlioletta, e ferendo altri tre membri della famiglia.

Un portavoce del ministero della Sanità, Nour Hassan, ha dichiarato che la donna, al quinto mese di gravidanza, e la sua bimba, Rahaf Yehya, di due anni, sono state uccise quando la casa è collassata su di loro, come risultato dell’attacco aereo israeliano contro il sobborgo di Azzeitoun, a est della città di Gaza.

Al momento delle dichiarazioni del portavoce del ministero, erano ancora in corso i tentativi di ricerca di altre persone sotto le macerie.

Testimoni hanno dichiarato che la casa è stata ridotta in macerie dalle bombe israeliane che hanno colpito un vicino sito di addestramento della resistenza palestinese.

Un aereo israeliano ha lanciato due missili contro due campi delle Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, a Gaza. Uno dei due campi era vicino alla casa.

Nella foto, il padre della piccola vittima, Rahaf.

 

 

“Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

 

http://www.infopal.it/bombardamento-israeliano-su-gaza-uccise-una-mamma-incinta-e-una-bimba-di-2-anni/

PALESTINA: IN 24 ORE, 10 PALESTINESI ASSASSINATI

Gerusalemme, ucciso un adolescente palestinese. In 24 ore, 10 Palestinesi assassinati

Gerusalemme, ucciso un adolescente palestinese. In 24 ore, 10 Palestinesi assassinati

Gerusalemme-Quds Press, PIC e Ma’an. Sabato, un adolescente palestinese, Ishaq Badran, di 16 anni, di Kafr Aqab, è stato colpito a morte dalla polizia israeliana vicino alla Porta di Damasco, nella Città Vecchia di Gerusalemme, in un presunto tentativo di uccidere un colono. E’ il 10° Palestinese ad essere ucciso nelle ultime 24 ore. La polizia israeliana ha riferito che uno … Continua a leggere

Gerusalemme, giovane palestinese ucciso nel campo di Shufaat

Gerusalemme, giovane palestinese ucciso nel campo di Shufaat

Gerusalemme-PIC e Quds Press. Sabato all’alba, un giovane palestinese è stato ucciso e diversi altri feriti quando le forze israeliane hanno attaccato una manifestazione di protesta nel campo profughi di Shuafat, nel nord di Gerusalemme occupata. Fonti locali palestinesi hanno riferito che Ahmed Jamal è stato colpito a morte da soldati israeliani durante scontri con le truppe di occupazione all’entrata del … Continua a leggere

Vergogna Israele: un’altra giovane e innocente vittima

Vergogna Israele: un’altra giovane e innocente vittima

Non ci sono più parole per descrivere certe scene. Sono degne dei film dell’assurdo. Una giovane donna, Esra’ Abed, disarmata, terrorizza con la sua presenza un gruppo di soldati psicopatici armati fino ai denti. Li spaventa per il solo fatto di esistere e di essere lì. La donna, madre di famiglia, grida: “Non sparatemi!”, ma i terroristi israeliani la crivellano … Continua a leggere

 

 

 

Fonte “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

http://www.infopal.it/

 

LA PALESTINA E LA STAMPA CRIMINALE ITALIANA

LA STAMPA CRIMINALE ITALIANA – Samantha Comizzoli

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Non guardo la televisione e non leggo i giornali da anni. Tanto quello che viene divulgato è tutto falso. Scrivo quest’articolo, però,
perchè potrebbe essergli mandato da loro con motivazioni ai vostri insulti.
Domenica ho visto per caso il TG1. Davano questa notizia: è tornato il terrorismo palestinese, uccisi due israeliani e ucciso
un palestinese che tentava di accoltellare un terzo israeliano.
Ah, davvero?
Ok, ora punto per punto su questi 5 giorni di uccisi (palestinesi)con nomi, luoghi, etc.etc.(fino alle ore 15,00 del 05/10).
– 1 ottobre: Nablus, un braccio armato spara su un’auto di coloni israeliani uccidendo padre e madre, non i figli.
– 2 ottobre: i soldati israeliani chiudono tutte le strade ed attaccano i villaggi assieme ai coloni israeliani.
– 3 ottobre: solo a Nablus, 14 palestinesi feriti e 9 palestinesi rapiti dai soldati israeliani. Feriti e rapiti anche a Gerusalemme ed Al Kahlil. Fra i rapiti molti bambini.
– 3 ottobre: Mohennid el Halabi, di El Bireh, Ramallah; va a Gerusalemme armato. Uccide due coloni e ne ferisce 3 (soldati, solo uno non è un soldato). Viene subito ucciso.
– 3 ottobre: i coloni israeliani assieme ai soldati ri-attaccano villaggi e città. Al campo profughi Jalazoune a Ramallah, i soldati israeliani sparano in testa
ad un palestinese. Palestinesi feriti e rapiti in tutta la West Bank. A Gerusalemme i soldati israeliani attaccano anche il Makassed Hospital per rapire i feriti.
– 4 ottobre: Fadi Alon, palestinese di 19 anni, viene attaccato dai coloni a Jenin. Va verso i soldati per chiedere aiuto e i soldati
israeliani gli sparano. Ucciso.
– 5 ottobre: durante la notte i soldati israeliani attaccano anche Tulkarem e uccidono, sparandogli, Huthayfa Suliman 18 anni.
– 5 ottobre: i soldati israeliani attaccano il campo profughi Aida a Betlemme. Sparano dritto al petto ad un bambino di 13 anni, Shadi Abu Abdul Shanab. Ucciso.

Durante questi orrori, le strada di collegamento sono rimaste chiuse dai soldati israeliani e i coloni israeliani tirano pietre sulle auto palestinesi, inoltre…
hanno dato fuoco ai campi coltivati, hanno sparato e bloccato le ambulanze per i soccorsi, hanno sparato sui giornalisti
per impedirgli di filmare.
Come potete vedere ho detto fatti dal 1 al 5 ottobre perchè la notizia alla quale mi riferivo all’inizio è di quella data.
Ma, si intende che vi basterà fare scorrere le pagine dei report/post di notizie dalla Palestina per rendervi conto
che feriti, morti e rapiti da parte di israele sul popolo palestinese sono così da quasi cent’anni. Tutti i giorni.
E senza aggiungere “Gaza”.
Ho sempre dato notizia del numero di coloni morti, e non sono nemmeno una giornalista.

TG1, TG2, TG3, TG5, TG4, TGLA7 e tutta la combricola di giornali (carta per il culo): siete dei falsari al servizio di israele.
Andate a fare in culo, colpevoli.

Sorgente: Samantha Comizzoli

 

Citato in http://www.nuovaresistenza.org/2015/10/05/la-stampa-criminale-italiana-la-stampa-criminale-italiana-samantha-comizzoli/

COSA E’ SUCCESSO NELLE ULTIME SETTIMANE IN CISGIORDANIA

Un palestinese lancia pietre contro l’esercito israeliano a Hebron, nella Cisgiordania occupata, il 4 ottobre. (Mussa Qawasma, Reuters/Contrasto)
  • 04 Ott 2015 17.33

Nelle ultime tre settimane a Gerusalemme e nella Cisgiordania occupata ci sono state tensioni e violenze, che hanno portato le autorità israeliane a vietare ai palestinesi l’accesso alla città vecchia. Ecco un breve riepilogo.

9 settembre. Il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, vieta l’ingresso alla Spianata delle moschee, nella città vecchia di Gerusalemme, ai componenti del gruppo musulmano Murabitun (sentinelle), che pattugliano la moschea Al Aqsa.

13 settembre. Sulla Spianata delle moschee scoppiano gli scontri tra palestinesi e polizia israeliana, a qualche ora dalla celebrazione del capodanno ebraico. Il presidente palestinese, Abu Mazen, condanna l’attacco israeliano contro la moschea Al Aqsa.

14 settembre. Continuano gli scontri sulla Spianata delle moschee tra giovani palestinesi, che lanciano pietre, e agenti della polizia israeliana, che rispondono con granate assordanti.

15 settembre. Mentre le violenze proseguono, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu annuncia un inasprimento delle pene contro i palestinesi che lanciano pietre.

18 settembre. Negli scontri con l’esercito israeliano a Beit Furik, a est di Nablus, in Cisgiordania, 51 palestinesi restano feriti. Sei giorni più tardi un palestinese di 25 anni muore per le ferite riportate.

22 settembre. Un palestinese di 21 anni viene ucciso nella notte vicino Hebron, nel sud della Cisgiordania. La sicurezza palestinese incolpa i soldati israeliani. L’esercito israeliano sostiene invece che il giovane è morto per l’esplosione di un ordigno che stava per lanciare contro un veicolo militare. Nella stessa giornata Hadeel al Hashlamun, una palestinese di 19 anni, viene uccisa dai soldati israeliani nei pressi di un posto di blocco a Hebron. Secondo i militari, la ragazza aveva cercato di accoltellarli, ma un testimone ha negato questa versione. In visita a Parigi, Abu Mazen avverte del rischio di una “nuova intifada”.

24 settembre. Israele autorizza le forze dell’ordine a sparare contro chi lancia pietre.

27 settembre. Nuovi scontri sulla Spianata delle moschee nell’ultimo giorno della festa musulmana di Eid al Adha.

30 settembre. Il presidente palestinese alle Nazioni Unite minaccia di non rispettare gli accordi con Israele se lo stato ebraico li violerà.

1 ottobre. Netanyahu annuncia che è disposto a “riprendere immediatamente” i negoziati con i palestinesi. Nella stessa giornata una coppia di coloni ebrei viene uccisa dai proiettili sparati contro la loro macchina vicino alla città di Nablus, nella Cisgiordania occupata. I quattro figli restano leggermente feriti.

3 ottobre. Un palestinese di 19 anni pugnala a morte due israeliani nella città vecchia di Gerusalemme e viene poi ucciso dalla polizia. L’organizzazione Jihad islamica, considerata terrorista da Israele, afferma che il responsabile è un suo esponente. Nella notte l’incursione dell’esercito israeliano in un campo profughi a Jenin provoca degli scontri. Due palestinesi restano gravemente feriti.

4 ottobre. Un palestinese di 19 anni ferisce gravemente un passante a Gerusalemme ovest e viene ucciso dalla polizia. Cominciano scontri tra polizia israeliana e gruppi di giovani palestinesi in diversi punti della Cisgiordania. Israele decide di vietare ai palestinesi di entrare nella città vecchia per due giorni. L’accesso sarà consentito solo ai cittadini israeliani, ai residenti e ai turisti. Secondo la Croce rossa palestinese in ventiquattr’ore i militari israeliani hanno ferito 77 palestinesi con colpi di arma da fuoco.

 

 

Fonte:

http://www.internazionale.it/notizie/2015/10/04/cosa-e-successo-negli-ultimi-giorni-in-cisgiordania