AGGIORNAMENTI DA INFOPAL

I soldati israeliani uccidono una ragazza a Hebron e un ragazzo a Gerusalemme

I soldati israeliani uccidono una ragazza a Hebron e un ragazzo a Gerusalemme

Sabato, soldati israeliani hanno sparato a una ragazza palestinese, Bayan Ayman Abd al-Wahab al-‘Oseyli, di 16 anni, a Wad al-Ghrous, vicino alla colonia israeliana illegale di Kiryat Arba’, a Hebron, uccidendola. Il pretesto è stato, come consueto, il tentativo di accoltellamento di una soldatessa israeliana che sarebbe stata lievemente ferita al braccio. Sempre sabato, i soldati hanno ucciso un ragazzo, Mo’taz Ahmad Hajes ‘Oweisat, … Continua a leggere

Ragazzo palestinese ucciso da colono a Hebron. Video mostra passaggio di “oggetto” tra i soldati

Ragazzo palestinese ucciso da colono a Hebron. Video mostra passaggio di “oggetto” tra i soldati

Hebron-Ma’an. Sabato mattina, un colono israeliano ha sparato a un adolescente palestinese, Fadil Qawasmi, 18 anni, in strada Shuhada, a Hebron, uccidendolo. Un testimone, Mufeed Sharabati, ha dichiarato che un colono ha sparato a un ragazzo vicino all’insediamento illegale di Beit Haddassah.  Sharabati ha spiegato che i “paramedici della Mezzaluna Rossa sono arrivati sul posto ma i soldati israeliani non li hanno … Continua a leggere

Venerdì, 5 Palestinesi uccisi e 150 feriti dalle forze israeliane

Venerdì, 5 Palestinesi uccisi e 150 feriti dalle forze israeliane

Betlemme. Venerdì, cinque Palestinesi sono stati uccisi e almeno 150 feriti dai proiettili veri e di acciaio rivestiti di gomma sparati dalle forze israeliane, secondo quanto ha reso noto il ministero della Sanità palestinese. Ihab Jihad Hanani, 19 anni, è stato ucciso dalle forze israeliane durante scontri scoppiati a Nablus; Yahiya Abd al-Qader Farhat, 24, e Mahmoud Hatim Hmeid, 22, sono stati uccisi … Continua a leggere

Striscia di Gaza, le forze israeliane uccidono un giovane manifestante. 27 feriti

Striscia di Gaza, le forze israeliane uccidono un giovane manifestante. 27 feriti

Gaza. Venerdì, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro manifestanti nella Striscia di Gaza, uccidendo un Palestinese e ferendone altri 27. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza, ha affermato che un giovane di 20 anni è stato colpito alla testa da proiettili sparati dalle truppe israeliane di stanza al nord di Gaza. Il ragazzo è stato … Continua a leggere

 

 

 

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COS’ E’ LA TOMBA DI GIUSEPPE IN PALESTINA?

C’osè la tomba di Giuseppe in Palestina? – Samantha Comizzoli

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Ieri notte è stata bruciata la “la tomba di giuseppe” al campo profughi di Balata a Nablus.
Allora…spiego per chi non lo sapesse che cos’è la “tomba di giuseppe”: trattasi di struttua costruita qualche anno fa e (secondo i coloni) reperto “antico” identificata come, appunto, “tomba di giuseppe”. Per questo motivo i coloni israeliani ogni (circa) 15 gg, entrano nel campo profughi di notte per pregare. Il tutto con una cinquantina di jeeps dei soldati e con coloni armati fino ai denti.
Ieri notte tutta Nablus era scesa in strada pr difendere le case di 5 palestinesi che i soldati israeliani volevano demolire. Ovviamente sono scoppiati gli scontri, ma la città ha resistito. La “tomba di giuseppe” è andata a fuoco e……udite udite.. Mahmuod Abbas vuole istituire una “commissione d’inchiesta” per indagare sul fatto che condanna.
No, scusa eh, ma la vergogna Mahmuod Abbas non sa cosa sia….
34 martiri, i feriti si è perso il conto, 800 rapiti. Le violenze sui bambini. Questo solo dal 1° ottobre, ma ci sono comunque 70 anni di orrore e lui…… (qusta è la seconda volta che parla, la prima ha detto che la farà pagare ad israele portandolo al tribunale internazionale…). Dov’era quando ogni palestinese veniva ferito o ucciso? A Tel Aviv immagino…….
E non venite dirmi, voi difensori di Abbas, che lui ha fatto l’intifada… lui ha scritto gli accordi di Oslo (questa è storia).

Ah! Scusate..faccio una modifica per un particolare che mi ero dimenticata: la “tomba di giuseppe” è presidiata dall polizia palestinese che se ne va solo quando i soldati israeliani gli tefonano e gli comunicano che stanno arrivando. L’ufficio della polizia palestinese è di fronte all’ingresso della tomba e possono entrare solo gli israeliani, no palestinesi e no internazionali. Lo so perchè ci sono stata…..

Sorgente:FB SAMANTHA COMIZZOLI

 

Citato in http://www.nuovaresistenza.org/2015/10/16/cose-la-tomba-di-giuseppe-in-palestina-samantha-comizzoli/

BOMBARDAMENTO ISRAELIANO SU GAZA: UCCISE UNA DONNA INCINTA E UNA BIMBA DI DUE ANNI

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Gaza-Quds Press e PIC. Domenica all’alba, un attacco aereo israeliano contro la Striscia di Gaza ha distrutto una casa palestinese, uccidendo una donna incinta e la figlioletta, e ferendo altri tre membri della famiglia.

Un portavoce del ministero della Sanità, Nour Hassan, ha dichiarato che la donna, al quinto mese di gravidanza, e la sua bimba, Rahaf Yehya, di due anni, sono state uccise quando la casa è collassata su di loro, come risultato dell’attacco aereo israeliano contro il sobborgo di Azzeitoun, a est della città di Gaza.

Al momento delle dichiarazioni del portavoce del ministero, erano ancora in corso i tentativi di ricerca di altre persone sotto le macerie.

Testimoni hanno dichiarato che la casa è stata ridotta in macerie dalle bombe israeliane che hanno colpito un vicino sito di addestramento della resistenza palestinese.

Un aereo israeliano ha lanciato due missili contro due campi delle Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, a Gaza. Uno dei due campi era vicino alla casa.

Nella foto, il padre della piccola vittima, Rahaf.

 

 

“Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

 

http://www.infopal.it/bombardamento-israeliano-su-gaza-uccise-una-mamma-incinta-e-una-bimba-di-2-anni/

PALESTINA: IN 24 ORE, 10 PALESTINESI ASSASSINATI

Gerusalemme, ucciso un adolescente palestinese. In 24 ore, 10 Palestinesi assassinati

Gerusalemme, ucciso un adolescente palestinese. In 24 ore, 10 Palestinesi assassinati

Gerusalemme-Quds Press, PIC e Ma’an. Sabato, un adolescente palestinese, Ishaq Badran, di 16 anni, di Kafr Aqab, è stato colpito a morte dalla polizia israeliana vicino alla Porta di Damasco, nella Città Vecchia di Gerusalemme, in un presunto tentativo di uccidere un colono. E’ il 10° Palestinese ad essere ucciso nelle ultime 24 ore. La polizia israeliana ha riferito che uno … Continua a leggere

Gerusalemme, giovane palestinese ucciso nel campo di Shufaat

Gerusalemme, giovane palestinese ucciso nel campo di Shufaat

Gerusalemme-PIC e Quds Press. Sabato all’alba, un giovane palestinese è stato ucciso e diversi altri feriti quando le forze israeliane hanno attaccato una manifestazione di protesta nel campo profughi di Shuafat, nel nord di Gerusalemme occupata. Fonti locali palestinesi hanno riferito che Ahmed Jamal è stato colpito a morte da soldati israeliani durante scontri con le truppe di occupazione all’entrata del … Continua a leggere

Vergogna Israele: un’altra giovane e innocente vittima

Vergogna Israele: un’altra giovane e innocente vittima

Non ci sono più parole per descrivere certe scene. Sono degne dei film dell’assurdo. Una giovane donna, Esra’ Abed, disarmata, terrorizza con la sua presenza un gruppo di soldati psicopatici armati fino ai denti. Li spaventa per il solo fatto di esistere e di essere lì. La donna, madre di famiglia, grida: “Non sparatemi!”, ma i terroristi israeliani la crivellano … Continua a leggere

 

 

 

Fonte “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

http://www.infopal.it/

 

LA PALESTINA E LA STAMPA CRIMINALE ITALIANA

LA STAMPA CRIMINALE ITALIANA – Samantha Comizzoli

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Non guardo la televisione e non leggo i giornali da anni. Tanto quello che viene divulgato è tutto falso. Scrivo quest’articolo, però,
perchè potrebbe essergli mandato da loro con motivazioni ai vostri insulti.
Domenica ho visto per caso il TG1. Davano questa notizia: è tornato il terrorismo palestinese, uccisi due israeliani e ucciso
un palestinese che tentava di accoltellare un terzo israeliano.
Ah, davvero?
Ok, ora punto per punto su questi 5 giorni di uccisi (palestinesi)con nomi, luoghi, etc.etc.(fino alle ore 15,00 del 05/10).
– 1 ottobre: Nablus, un braccio armato spara su un’auto di coloni israeliani uccidendo padre e madre, non i figli.
– 2 ottobre: i soldati israeliani chiudono tutte le strade ed attaccano i villaggi assieme ai coloni israeliani.
– 3 ottobre: solo a Nablus, 14 palestinesi feriti e 9 palestinesi rapiti dai soldati israeliani. Feriti e rapiti anche a Gerusalemme ed Al Kahlil. Fra i rapiti molti bambini.
– 3 ottobre: Mohennid el Halabi, di El Bireh, Ramallah; va a Gerusalemme armato. Uccide due coloni e ne ferisce 3 (soldati, solo uno non è un soldato). Viene subito ucciso.
– 3 ottobre: i coloni israeliani assieme ai soldati ri-attaccano villaggi e città. Al campo profughi Jalazoune a Ramallah, i soldati israeliani sparano in testa
ad un palestinese. Palestinesi feriti e rapiti in tutta la West Bank. A Gerusalemme i soldati israeliani attaccano anche il Makassed Hospital per rapire i feriti.
– 4 ottobre: Fadi Alon, palestinese di 19 anni, viene attaccato dai coloni a Jenin. Va verso i soldati per chiedere aiuto e i soldati
israeliani gli sparano. Ucciso.
– 5 ottobre: durante la notte i soldati israeliani attaccano anche Tulkarem e uccidono, sparandogli, Huthayfa Suliman 18 anni.
– 5 ottobre: i soldati israeliani attaccano il campo profughi Aida a Betlemme. Sparano dritto al petto ad un bambino di 13 anni, Shadi Abu Abdul Shanab. Ucciso.

Durante questi orrori, le strada di collegamento sono rimaste chiuse dai soldati israeliani e i coloni israeliani tirano pietre sulle auto palestinesi, inoltre…
hanno dato fuoco ai campi coltivati, hanno sparato e bloccato le ambulanze per i soccorsi, hanno sparato sui giornalisti
per impedirgli di filmare.
Come potete vedere ho detto fatti dal 1 al 5 ottobre perchè la notizia alla quale mi riferivo all’inizio è di quella data.
Ma, si intende che vi basterà fare scorrere le pagine dei report/post di notizie dalla Palestina per rendervi conto
che feriti, morti e rapiti da parte di israele sul popolo palestinese sono così da quasi cent’anni. Tutti i giorni.
E senza aggiungere “Gaza”.
Ho sempre dato notizia del numero di coloni morti, e non sono nemmeno una giornalista.

TG1, TG2, TG3, TG5, TG4, TGLA7 e tutta la combricola di giornali (carta per il culo): siete dei falsari al servizio di israele.
Andate a fare in culo, colpevoli.

Sorgente: Samantha Comizzoli

 

Citato in http://www.nuovaresistenza.org/2015/10/05/la-stampa-criminale-italiana-la-stampa-criminale-italiana-samantha-comizzoli/

COSA E’ SUCCESSO NELLE ULTIME SETTIMANE IN CISGIORDANIA

Un palestinese lancia pietre contro l’esercito israeliano a Hebron, nella Cisgiordania occupata, il 4 ottobre. (Mussa Qawasma, Reuters/Contrasto)
  • 04 Ott 2015 17.33

Nelle ultime tre settimane a Gerusalemme e nella Cisgiordania occupata ci sono state tensioni e violenze, che hanno portato le autorità israeliane a vietare ai palestinesi l’accesso alla città vecchia. Ecco un breve riepilogo.

9 settembre. Il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, vieta l’ingresso alla Spianata delle moschee, nella città vecchia di Gerusalemme, ai componenti del gruppo musulmano Murabitun (sentinelle), che pattugliano la moschea Al Aqsa.

13 settembre. Sulla Spianata delle moschee scoppiano gli scontri tra palestinesi e polizia israeliana, a qualche ora dalla celebrazione del capodanno ebraico. Il presidente palestinese, Abu Mazen, condanna l’attacco israeliano contro la moschea Al Aqsa.

14 settembre. Continuano gli scontri sulla Spianata delle moschee tra giovani palestinesi, che lanciano pietre, e agenti della polizia israeliana, che rispondono con granate assordanti.

15 settembre. Mentre le violenze proseguono, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu annuncia un inasprimento delle pene contro i palestinesi che lanciano pietre.

18 settembre. Negli scontri con l’esercito israeliano a Beit Furik, a est di Nablus, in Cisgiordania, 51 palestinesi restano feriti. Sei giorni più tardi un palestinese di 25 anni muore per le ferite riportate.

22 settembre. Un palestinese di 21 anni viene ucciso nella notte vicino Hebron, nel sud della Cisgiordania. La sicurezza palestinese incolpa i soldati israeliani. L’esercito israeliano sostiene invece che il giovane è morto per l’esplosione di un ordigno che stava per lanciare contro un veicolo militare. Nella stessa giornata Hadeel al Hashlamun, una palestinese di 19 anni, viene uccisa dai soldati israeliani nei pressi di un posto di blocco a Hebron. Secondo i militari, la ragazza aveva cercato di accoltellarli, ma un testimone ha negato questa versione. In visita a Parigi, Abu Mazen avverte del rischio di una “nuova intifada”.

24 settembre. Israele autorizza le forze dell’ordine a sparare contro chi lancia pietre.

27 settembre. Nuovi scontri sulla Spianata delle moschee nell’ultimo giorno della festa musulmana di Eid al Adha.

30 settembre. Il presidente palestinese alle Nazioni Unite minaccia di non rispettare gli accordi con Israele se lo stato ebraico li violerà.

1 ottobre. Netanyahu annuncia che è disposto a “riprendere immediatamente” i negoziati con i palestinesi. Nella stessa giornata una coppia di coloni ebrei viene uccisa dai proiettili sparati contro la loro macchina vicino alla città di Nablus, nella Cisgiordania occupata. I quattro figli restano leggermente feriti.

3 ottobre. Un palestinese di 19 anni pugnala a morte due israeliani nella città vecchia di Gerusalemme e viene poi ucciso dalla polizia. L’organizzazione Jihad islamica, considerata terrorista da Israele, afferma che il responsabile è un suo esponente. Nella notte l’incursione dell’esercito israeliano in un campo profughi a Jenin provoca degli scontri. Due palestinesi restano gravemente feriti.

4 ottobre. Un palestinese di 19 anni ferisce gravemente un passante a Gerusalemme ovest e viene ucciso dalla polizia. Cominciano scontri tra polizia israeliana e gruppi di giovani palestinesi in diversi punti della Cisgiordania. Israele decide di vietare ai palestinesi di entrare nella città vecchia per due giorni. L’accesso sarà consentito solo ai cittadini israeliani, ai residenti e ai turisti. Secondo la Croce rossa palestinese in ventiquattr’ore i militari israeliani hanno ferito 77 palestinesi con colpi di arma da fuoco.

 

 

Fonte:

http://www.internazionale.it/notizie/2015/10/04/cosa-e-successo-negli-ultimi-giorni-in-cisgiordania

BARGHOUTHI: LA CISGIORDANIA è TESTIMONE DI UN PROCESSO CHE PORTERA’ ALLA TERZA INTIFADA. – CRONACA SU QUANTO ACCADUTO NEGLI ULTIMI GIORNI.

Barghouthi: la Cisgiordania è testimone di un processo che porterà alla terza Intifada

Quds Press. In un comunicato stampa, il segretario generale del Movimento nazionale palestinese, Mustafa Barghouthi, ha espresso la sua opinione su quanto sta accadendo in Cisgiordania, dichiarando che le sistematiche violazioni ed attacchi che l’occupazione israeliana continua ad esercitare sulla città di Gerusalemme e nelle invasioni nella moschea al-Aqsa, porteranno a uno scontro con i cittadini palestinesi.Mostafa Barghouti, che è anche membro del Consiglio legislativo per l’iniziativa nazionale, denuncia il tentativo delle forze di occupazione di dividere al-Aqsa. Nello stesso comunicato stampa Barghouthi sottolinea la persistenza delle forze israeliane nel realizzare e attuare una tra le più atroci e crudeli divisioni razziali.Questa nuova strategia, si basa sulla morte e distruzione di tutti gli aspetti della vita e della cultura palestinese.Contemporaneamente, il segretario generale afferma che l’occupazione non riuscirà a scalfire la volontà del popolo palestinese. Nel comunicato stampa, viene segnalato l’intento di Israele di innalzare un muro divisorio tra la Cisgiordania e Gerusalemme. Tale progetto sta causando forti sentimenti di rabbia tra la popolazione palestinese, che ogni giorno aumentano grazie alle continue ingiustizie subite, e alle pratiche razziali a cui i cittadini vengono sottoposti – sia loro come persone sia i luoghi considerati per loro sacri. A fomentare tale senso di rabbia si aggiungono anche i continui ostacoli che Israele pone per la creazione di una Palestina indipendente.

Barghouthi ha tenuto a precisare che ciò a cui assistiamo oggi in Cisgiordania è solo l’inizio di un ampio movimento che porterà ad una sollevazione e reazione popolare, contro i progetti di occupazione  e contro i tentativi di Israele di ignorare ed emarginare la questione palestinese. “Il fallimento dei negoziati con l’occupazione e del progetto di Oslo sono ben chiari, e di questo il popolo palestinese ne è perfettamente consapevole”.

Barghouthi si è rivolto al suo popolo suggerendo una maggiore compattezza e coesione nell’affrontare Israele ed i suoi progetti, e di unirsi alla resistenza popolare e alla campagna di boicottaggio. Ha proseguito facendo richiesta che si rispettino e si attui il programma di consenso nazionale, il quale comprendeva diversi punti, tra cui una strategia basata su un’unità nazionale, per completare la riconciliazione nazionale, il sostegno della resistenza popolare in tutte le sue forme e la fine della collaborazione con le forze israeliane.

Traduzione di Asmaa Aboulabil

© Agenzia stampa Infopal

“Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

http://www.infopal.it/barghouthi-la-cisgiordania-e-testimone-di-un-processo-che-portera-alla-terza-intifada/

 

Palestina: Violenza repressione e morti bloccati i valichi di frontiera,riassunto della giornata – red@zione

I fatti di oggi ripresi dal diario di Samantha Comizzoli, rimaniamo in attesa di aggiornamenti

i 3 feriti di Sarra. Tutti da proiettili veri.

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già 3 palestinesi feriti a Sarra, li stanno portando all’ospedale.

a città di Nablus comunica che domani tutto resterà chiuso, attività e scuole.

ore 23 ora italiana

Anche il villaggio di Sarra, Nablus, sotto attacco dai coloni e soldati.

coloni israeliani a Burin, Nablus.

rapito un’altro bambino dai soldati israeliani a Qalquilja: Gazi Ashraf (13 anni).

Chiusa ed attaccata dai soldati israeliani anche Qalquilja. I coloni israeliani sono a tutti e 4 gli ingressi di Nablus.

Campo profughi Jalazoun, Ramallah: i soldati israeliani hanno sparato in testa ad un palestinese.

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i soldati israeliani hanno attaccato il villaggio di Der Estja, Salfit.

I coloni israeliani hanno attaccato anche il villaggio di Jit, Nablus.

Appello urgente da far girare: la prima casa vicino alla DCO a Beit Eill, Ramallah, è sotto attacco dei coloni, stanno tentando di bruciarla. C’è una famiglia con i bambini.

Un colono israeliano è rimasto ferito alla testa dal lancio di un’anguria acerba nel villaggio di Beit Anoun.

ore 22 ora italiana

tolta la corrente elettrica a nord di Ramallah.

Chiuse la strada da Ramallah a Nablus, da Qalquilja a Nablus, strada per Awarta. Nablus è completamente bloccata.

i soldati israeliani hanno fatto evaucare la casa del martire a Ramallah, pronti per la demolizione.

L’avevo scritto in un’articolo tempo fa, spiegando che le intifade partono se partono da Nablus. Nablus è saltata, sia verso israele che verso la polizia palestinese. Non vedo la costruzione di un’Intifada, ma può essere che sia nata e che sia già iniziata.

Mohennid el halabi, di El Bireh, Ramallah. 19 anni. Ucciso oggi a Gerusalemme. Lo so che sembra un bambino, come tutti gli altri bambini palestinesi ai quali israele, spara, uccide, rapisce.

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ore 21 ora italiana

morto anche il secondo colono ferito.

Villaggio di Burin, Nablus, oggi. Colline in fiamme con soldati e coloni israeliani che sparano ai contadini e algi shebab.(clicca per il video

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ore 20 ora italiana

Foto segnalata ora a facebook. Scaricatevela…. Cos’è no si deve vedere cosa sta succedendo in Palestina?Il martire a Gerusalemme. Mohennid el halabi, di El Bireh, Ramallah.

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ore 19 ora italiana

Gerusalemme: attacco ai coloni israeliani con pugnale, 4 feriti. Dopo il palestinese ha sparato a 5 soldati israeliani. E’ martire.

ore 19 ora italiana

Burin, Nablus. Le colline bruciano..i coloni israeliani all’opera. E’ un disastro.

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ore 18 ora italiana

Aggiornamento su Nablus: la città continua ad essere isolata. Rimangono chiusi tutti i checkpoint. Nessuno può uscire e i mezzi da Ramallah non viaggiano. Ieri nel centro della città è stata guerra vera e propria, ma fra shebab e polizia palestinese, culminata poi nella notte con l’arrivo dei soldati israeliani. I contadini non possono andare nei loro terreni, alcuni anche in fiamme, perchè ci sono i coloni e i soldati. La situazione è molto simile al 2003/2004. Si ventila un peggioramente, aggiornerò appena avrò notizie.

 

ore 16 ora italiana

I soldati israeliani hanno rapito un’altro bambino, ad Al Kahlil. Amir Arif Jaber (10 anni).

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Fonte:

http://www.nuovaresistenza.org/2015/10/03/duri-scontri-in-palestina-riassunto-della-giornata-redzione/

 

Leggi anche Due israeliani uccisi a Gerusalemme – Ultima Ora – ANSA.it

AL-KHALIL, HEBRON, CISGIORDANIA: L’OMICIDIO DELLA RAGAZZA PALESTINESE E’ L’ENNESIMA ESECUZIONE EXTRAGIUDIZIARIA

28/9/2015

-1713612979Ramallah-Pic. Prove ottenute da Amnesty International indicano che l’omicidio della palestinese Hadil al-Hashlamoun, eseguito dalle forze d’occupazione israeliana ad al-Khalil, Hebron, nella Cisgiordania occupata, il 22 settembre 2015, è stato un’esecuzione extragiudiziale.
Secondo il rapporto di Amnesty International, i soldati israeliani hanno colpito e ferito letalmente la diciottenne dopo averla fermata al check-point nella Città Vecchia.
Foto del momento che ha portato alla sua morte e ai racconti di testimoni oculari intervistati da Amnesty International mostrano che Hadil non rappresentava in alcun momento una minaccia ai soldati a tal punto da permettere l’uso deliberato di forza letale.
Questo omicidio è l’ultimo di una lunga lista di uccisioni illegali eseguiti dalle forze d’occupazione israeliane in Cisgiordania, con un’impunità quasi totale, secondo quanto affermato da Amnesty.
Due testimoni oculari con i quali Amnesty ha parlato separatamente hanno affermato che al-Hashlamoun è arrivata al posto di blocco alle 7:40 del mattino circa, ed è stata fermata da due soldati d’occupazione, quindi le è stato ordinato di aprire il suo zaino perché venisse ispezionato. Lei era ferma, a circa tre metri dai soldati. Ha aperto il suo zaino e ne ha mostrato l’interno ai soldati, che hanno iniziato a spararle addosso e a quel punto lei si è immobilizzata, secondo i testimoni oculari.
 
Uno dei testimoni oculari, Fawaz Abu Aisheh, di 34 anni, ha dichiarato a Amnesty che i soldati israeliani stavano ordinando a al-Hashlamoun di “andare indietro” in ebraico, lingua che sembrava che lei non capisse.
D’accordo con Abu Aisheh, il soldato che le ha sparato per primo si è alzato e le si è avvicinato, fino ad arrivare a circa un metro dalla ragazza per poi spararle alla parte superiore del corpo per quattro o cinque volte di nuovo, mentre lei era a terra immobile.
Ha affermato che il soldato ha sparato alcune volte nonostante gli altri militari gli avessero gridato di fermarsi. Anche il primo testimone ha descritto il soldato avvicinandosi alla vittima per sparargli al petto.
Secondo l’organizzazione, la versione dei fatti raccontata da Israele contraddice le dichiarazioni rilasciate dai due testimoni oculari intervistati da Amnesty International e le foto dell’incidente che mostrano al-Hashlamoun ferma.
Colpirla diverse volte mentre giaceva al suolo ferita indica che il suo omicidio è un esecuzione extragiudiziale.
Omicidi illegali e intenzionali eseguiti per ordine del governo o di ufficiali militari o con la loro complicità o con il loro assenso, sono pari a esecuzioni extragiudiziali, sempre proibiti e che costituiscono crimine sotto le leggi internazionali, ha continuato l’articolo.
Un’esecuzione extragiudiziale rappresenta anche un omicidio intenzionale, costituendo una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra, che si applica all’occupazione militare israeliana a lungo termine nei territori palestinesi, ed un crimine di guerra.
I residenti palestinesi di al-Khalil hanno sempre la loro libertà di movimento e il diritto economico severamente ridotti. In aggiunta, i palestinesi sono spesso soggetti a arresti arbitrari e a trattamenti umilianti da parte di funzionari dell’occupazione israeliana di stanza nella città, e sono spesso sottomessi alla violenza dei coloni, contro la quale la giustizia israeliana non investiga.
Traduzione di F.H.L.

© Agenzia stampa Infopal

Fonte “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

http://www.infopal.it/ai-lomicidio-israeliano-della-ragazza-palestinese-e-unesecuzione-extragiudiziaria/

BOMBARDAMENTO ISRAELIANO CONTRO LA STRISCIA DI GAZA

 19/9/2015

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Gaza-Ma’an e Quds Press. Venerdì notte, aerei da guerra israeliani hanno bombardato diverse aree della Striscia di Gaza, dopo che razzi erano caduti su una città israeliana al confine.
I missili israeliani hanno colpito un sito nel nord della città di Gaza usato come quartier generale dell’Amministrazione civile prima del ritiro delle forze israeliane da Gaza, nel 2005, distruggendo la torre di una radio. Una persona è rimasta ferita ed è stata portata all’ospedale Kamal Udwan.
Due missili hanno colpito Beit Hanoun, nella Striscia del nord, e un altro è atterrato su un terreno per l’addestramento militare “Abu Jarad”, nel sobborgo di Zaytoun della città di Gaza, utilizzato dalle brigate Ezzedine al-Qassam, di Hamas.
Venerdì sera, l’esercito israeliano ha dichiarato che un razzo era stato lanciato dalla Striscia ed era caduto su un terreno vicino a un autobus vuoto, a Sderot, danneggiando lievemente il veicolo, ma senza causare feriti. Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità del lancio, ma Israele ha accusato Hamas, in quanto forza politica che gestisce la Striscia, e ha bombardato il sito di addestramento delle brigate Qassam.

© Agenzia stampa Infopal
Fonte “Agenzia stampa Infopal – www.infopal.it”

http://www.infopal.it/bombardamento-israeliano-contro-la-striscia-di-gaza-3/

E’ MORTA LA MADRE DEL PICCOLO ALI, IL BIMBO BRUCIATO DAI COLONI ISRAELIANI

 7/9/2015

342702CNablus. Riham Dawabsha, la mamma del piccolo Ali, il bimbo di 18 mesi bruciato vivo in un attacco incendiario perpetrato il 31 luglio scorso da coloni israeliani, è morta domenica, dopo aver lottato per oltre un mese per sopravvivere. Ne hanno dato notizia i parenti e fonti ospedaliere.

I parenti hanno detto che Riham, 27 anni, che aveva riportato ustioni di terzo grado sul 90 percento del corpo, è deceduta domenica. Fonti dell’ospedale di Tel HaShomer hanno confermato il decesso.

Domenica mattina, Kamal al-Shakhra, capo di una squadra medica inviata all’ospedale Tel HaShomer dall’Autorità palestinese, aveva dichiarato in un comunicato stampa che la pressione sanguigna di Riham era scesa e che i suoi organi vitali avevano smesso di funzionare.

Il 31 luglio scorso, coloni israelian avevano rotto le finestre di due case a Duma, e lanciato liquidi infiammabili e cocktail molotov all’interno, uccidendo il piccolo Ali e ferendo in modo critico il resto della famiglia:

Coloni danno fuoco a due case palestinesi: bimbo di un anno e mezzo bruciato vivo. Altre 4 persone ferite.

http://www.infopal.it/ancora-a-rischio-di-morte-la-famiglia-al-dawabsha/

La famiglia di Dawabsha ha bisogno di un anno in terapia intensiva

L’8 agosto, Saad Dawabsha, il padre di Ali, è morto.

In condizioni critiche la mamma del piccolo Ali, il bimbo bruciato vivo dai coloni israeliani

Il piccolo Ahmad Dwabsheh ha aperto gli occhi

Gli assassini non sono mai stati arrestati.

Il piccolo sopravvissuto, Ahmad, ora è orfano di padre e madre.

(Fonte: Ma’an)

© Agenzia stampa Infopal

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