Aldo Scardella

ALDO SCARDELLA (2 LUGLIO 1986)“Vi chiedo perdono, se mi trovo in questa situazione lo devo solo a me stesso, ho deciso di farla finita. Perdonatemi per i guai che ho causato. Muoio innocente”. Vero, Aldo Scardella è morto innocente, accusato di un omicidio che non aveva commesso. Lo avevano accusato di aver assassinato un commerciante durante una rapina nevrotica e dilettantesca l’antivigilia di Natale: tre colpi di pistola sparati a bruciapelo perché c’éra stata come si dice con burocratico cinismo, resistenza. Aldo abitava a circa centocinquanta metri dal luogo del delitto ed era completamente estraneo alla vicenda. Sequestrato alla sua famiglia, Aldo veniva incarcerato e segregato in una cella di isolamento, dapprima nel carcere di Oristano e poi in quello di Buoncammino di Cagliari, dove gli venne impedito di incontrare anche l’avvocato scelto dalla sua famiglia per difenderlo. Dopo 185 giorni di dura segregazione dove non venne mai neppure interrogato dal giudice istruttore sordo al suo grido di innocenza Aldo,il 2 luglio del 1986, veniva restituito alla famiglia cadavere. E’ stato trovato impiccato nella sezione di isolamento. La corda rudimentale ma efficace era stata ricavata dalla fodera del materasso. Inutili i soccorsi, il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Accanto al corpo il biglietto con su scritto: ” Muoio innocente”.