La rabbia di Rosetta. Invalida per un tumore, l’Acer la vuole sfrattare: “Il sindaco? Lo aspetto”

E’ invalida al 100% per un tumore al pancreas contro cui ha lottato ed ha vinto. Rosetta Fagone vive in una casa popolare in piazzale La Pira: stamattina l’ufficiale giudiziario è arrivato con i Vigili Urbani e l’apriporta

Christian Donelli

25 giugno 2014

E’ invalida al 100% per un tumore al pancreas contro cui ha lottato ed ha vinto. Rosetta Fagone vive in una casa popolare in piazzale La Pira. Nemmeno a farlo apposta proprio nell’unica via della città dedicata al sindaco ‘illuminato’ democristiano che decretò la requisizione delle abitazioni sfitte a Firenze per far fronte ad un emergenza sociale che oggi, nella stessa Firenze o in città piccole come Parma, si sta ripetendo. Ogni giorno -ci dicono gli attivisti del Movimento di lotta per la casa di Parma- ci sono dai due ai tre sfratti esecutivi. E il numero comprende solo quelli ‘intercettati’ dalla Rete Diritti in Casa.

La storia di Rosetta, madre di due figlie e di un figlio, inizia anni fa con la scoperta del tumore al pancreas. Ha vissuto momenti da incubo ma poi è riuscita a sconfiggere quel terrribile male. “Sono una miracolata” dice Rosetta, stamattina nella sua casa in attesa dell’ufficiale giudiziario: per oggi infatti è previsto il secondo ingresso. Ma alla porta della casa dell’Acer si presenta l’ufficiale giudiziario, un rappresentante di Acer e due Vigili Urbani, intenzionati ad eseguire il provvedimento di sfratto. “Io stamattina non sono uscita” ci dice Rosetta – “non sono nelle condizioni di poterlo fare. Soffro di una grave malattia e non posso permettermi di non avere una casa in cui abitare”. Lo sfratto, grazie anche alla mediazione degli attivisti della Rete Diritti in Casa che sono giunti sul posto, è stato rinviato al 24 settembre.  Rosetta ci mostra il faldone con tutti i documenti che certificano la sua malattia ed il calvario che ha dovuto affrontare. E che ora di nuovo le si è riprensentato.

Il figlio di Rosetta, William Nocera, è rinchiuso nel carcere di via Burla. Dopo il suo arresto, avvenuto il 1° gennaio 2014, sua madre ha protestato denunciando un abuso, tramite l’associazione Acad ha reso pubblica la storia di William e i punti oscuri di una storia ancora da chiarire. Ma intanto William è stato arrestato ed ora sua madre, che con una pensione di poco più di 200 euro non ce l’ha fa più, potrebbe anche ritrovarsi senza casa.

“Abito in questa casa dal 1995, subito dopo la morte di mia madre. Stamattina sono venuti per sfrattarmi i servizi sociali sono stati allertati ma come sempre nessuno si muove. Sono già anni che chiedo di essere ascoltata in questa città ma nessuno mi ascolta e ho bisogno assolutamente di un incontro con i servizi sociali. Il sindaco? Che si faccia avanti, lo aspetto. Stamattina l’ufficiale giudiziario è venuto con i Vigili e l’apriporta. Io non sono uscita perchè non sono in grado di poter uscire. Soffro anche di una grave malattia e non mi è permesso di vivere senza un tetto. Io prendo 283 euro di pensione di invalidità e pago 160 euro d’affitto: non so come fare. La luce è stata staccata due anni fa per il mancato pagamento delle utenze. Al sindaco Pizzarotti chiedo un piano di rientro come mi era stato detto due anni fa, che avrebbero pensato loro alla casa e io invece alle bollette”.

 

Fonte:
http://www.parmatoday.it/cronaca/sfratto-donna-italiana-tumore.html