L’eredità di Malcolm X 50 anni dopo il suo assassinio

21 Febbraio 2015

 

 L'eredità di Malcolm X 50 anni dopo il suo assassinio

New York (askanews) – Il 21 febbraio del 1965 mentre si accingeva a fare un discorso in una sala di Harlem, un commando di tre killer gli sparò contro una quarantina di pallottole. Morì così 50 anni fa Malcolm X, pseudonimo di Malcolm Little.Nel 1952 uscì dal carcere dopo aver scontato una pena per rapina e aderì alla setta dei Musulmani neri, che anche per suo merito si trasformò in un grande movimento nazionale. La scelta di X come cognome indicava il rifiuto di accettare il legame con i padroni di un tempo, quando in America era legale la schiavitù.Nel dibattito che diede origine a movimenti come il Black power e il Black panther party, pur confermando la fede islamica si staccò dalla predicazione separatista e diede vita all’Organizzazione per l’unità afro-americana nel 1964, in cui confluivano esigenze sociali e internazionalistiche e fu il primo a parlare apertamente di Rivoluzione Nera. Malcolm X è una figura spesso contrapposta a quella di Martin Luther King, che predicava l’integrazione e la nonviolenza. Entrambi furono assassinati all’ età di 39 anni ed entrambi in modi diversi hanno dato un importante contributo alla lotta contro le discriminazioni razziali. Alla fine di una lunga evoluzione del suo pensiero sostenne che la religione islamica era capace di abbattere ogni barriera razziale e ogni forma di discriminazione.Viene spesso percepito come un violento, ma non ha mai predicato che bisogna uccidere i bianchi, anche se le sue posizioni erano incendiarie: “L’estremismo nella difesa della libertà non è un vizio, la moderazione nella ricerca della giustizia non è una virtù”, disse ad Oxford. Malcolm X e il suo rivoluzionario pensiero sono stati celebrati da scrittori e poeti, da rapper come Public Enemy, e dal cinema grazie a Spike Lee. Ancora oggi negli Stati Uniti del presidente Obama, la questione nera è tutt’altro che risolta come hanno dimostrato gli scontri a sfondo razziale di Ferguson.
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