In ricordo di Roberto Collina a cinque anni dalla morte

Roberto collinaMentre nel cielo delle illusioni si erano da poco spenti le luci dei fuochi d’artificio per la festa di San Matteo, patron della città, Roberto cadeva sulla dura e reale terra di Largo Campo, vicino alla fontana del Vanvitelli, storico fulcro della movida salernitana, battendo la testa in seguito ad una colluttazione con due agenti della polizia in borghese e fuori servizio. Uno che presta servizio a Napoli ed un altro che lavora in Toscana. Roberto moriva sul selciato. I giornali raccontano che Roberto era in chiaro stato di ebbrezza ed avrebbe infastidito i familiari di uno dei due agenti. Questo sarebbe stato il motivo dell’origine del tentativo di bloccarlo e della colluttazione. Al macabro spettacolo hanno assistito decine di testimoni. Sono intervenuti un’ambulanza ed una squadra della sezione volanti. Il corpo è rimasto a terra per quasi quattro ore fino all’arrivo del magistrato che ha aperto un’inchiesta. E’ stata avvertita anche la mamma di Roberto che, arrivata sul posto, vicino al corpo del figlio, è scoppiata in lacrime e sorretta da amici e parenti, ha gridato più di una volta, “Me l’hanno ucciso, Me l’hanno ucciso”. Logica pretenderebbe che con un ubriaco dei professionisti evitassero colluttazioni e contatti. E che il “dare fastidio”, sempre per dei professionisti, non implicasse interventi ravvicinati ma allontanamento. Allo stato è presto per dare giudizi e non sappiamo niente di più di quello che dicono i giornali e le impressioni della gente presente. A molti, però, non è piaciuto il comunicato della questura di Salerno da cui, sembra, trasparire più che una descrizione dei fatti, la preoccupazione di conclamare a chiare lettere il ligio e ortodosso comportamento dei due poliziotti. Sul corpo di Roberto è stato disposto un esame autoptico, per verificare la presenza o meno di sostanze stupefacenti o alteranti e per stabilirne la causa della morte. Roberto Collina è morto durante i festeggiamenti di San Matteo che si dice sia un santo con due facce. Speriamo che nessuno in questa triste faccenda ne voglia oscurare una come succede sempre più spesso in Italia da qualche tempo.  L’esame autoptico non riscontrò lesioni interne. Nessuna costola rotta. La milza era intatta e non c’ erano ematomi interni né alla testa, né al torace e né tanto meno all’addome. Per la morte di Roberto fu indagato per omicidio preterintenzionale uno dei due poliziotti protagonisti della vicenda.

 

 

Fonte:

http://www.acaditalia.it/2015/09/in-ricordo-di-roberto-collina-a-cinque-anni-dalla-morte/