Charlotte, non si placa la rabbia: sfidato il coprifuoco, terza notte di scontri; morto un manifestante ferito

Venerdì 23 Settembre 2016 08:33

 

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Terzo giorno di proteste e scontri con la polizia a Charlotte. La comunità afroamericana non si dà pace, e non vuole sottostare al silenzio che si cerca di imporre manu militari nella città del Carolina. L’ondata di proteste ha raggiunto il centro-città, laddove ci sono stati i tentativi più decisi di disperdere la folla con lacrimogeni e bombe stordenti. Muore intanto un uomo di colore ferito per colpi di arma da fuoco nei primi giorni di scontri proprio a seguito dell’uccisione di Lamont Scott, accrescendo ancor di più la tensione, con il sindaco che ha dichiarato il coprifuoco notturno estendendolo a tutta la città.

Come se non bastasse l’arroganza dell’atteggiamento repressivo dei cops a Charlotte, è sopraggiunta la notizia di un’altra morte in appartamento per un 21enne afroamericano pestato da cinque agenti in Alabama.

Anche in questo caso la macchina mediatica del fango nordamericana si è messa repentinamente in moto, deviando l’attenzione sui comportamenti alterati del ragazzo che avrebbero portato alla segnalazione alle pattuglie di polizia che si sono mosse per fare poi irruzione nell’appartamento.

Cresce la solidarietà anche in altri stati federali, con varie marce e cortei, in particolare a New York, dove due notti fa un blocco improvvisato nei pressi di Manhattan ha portato all’arresto di 9 persone.

Frattanto, la continuità delle proteste e dei blocchi stradali a Charlotte sta mettendo in apprensione l’apparato istituzionale dello Stato Federale, portando al coprifuoco nelle strade, non rispettato dai manifestanti. La tensione è palpabile, anche perché il meccanismo protettivo delle guardie federali nei confronti del loro collega che ha ucciso Keith Lamont Scott (disabile) ha portato a dire che non risulterebbe chiaro se la vittima avesse in mano con sè un’arma da fuoco. Una comunicazione a mezzo stampa che stride fortemente con i testimoni oculari della scena del delitto, e di certo non placa la sete di giustizia nè può smorzare l’odio di chi è sceso in strada.

 

 

Fonte:

http://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/17631-charlotte-non-si-placa-la-rabbia-sfidato-il-coprifuoco-terza-notte-di-scontri-morto-un-manifestante-ferito

 

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