Sabato 04 Aprile 2015 06:47
4 aprile 1968: un proietille calibro 30-60 sparato da un fucile di precisione colpisce alla testa il leader nero Martin Luther King, uccidendolo sul colpo.
Nella stanza dell’albergo Lorrain Motel di Menphis, Tenessee, veniva così ucciso uno dei leader storici del movimento contro la segregazione e per i diritti dei neri.
King ,attivista e pastore protestante, dedicò la sua intera vita alla causa dei diritti civili della popolazione di colore. Rappresentò e fu di fatto la guida di tutta quella l’area del movimento nero che abbracciava il metodo della non violenza e del riformismo, che da sempre si era opposta al resto del movimento che si poneva l’obbiettivo di una rivoluzione armata per la liberazione del popolo afro-americano contro il razzismo.
Nonostante la sua appartenenza all’area più moderata e istituzionale del movimento, collaborò con le organizzazioni comuniste giovanili statunitensi, e con il resto del movimento afro-americano.
Di fatto King e tutta l’area pacifista rappresentarono e furono una sponda per le istituzioni bianche del governo degli Stati Uniti: l’appoggio dei Kennedy e dei riformisti bianchi consacravano l’appartenenza di King alla piccola borghesia nera e tutta qualla parte di afroamericani che non avevano interessi in un’insurrezione armata dei neri e delle altre minoranze.
Il rifiuto della violenza, contestualizzato nel movimento di quegli anni, fu uno strumento uitilizzato dai riformisti per arginare la lotta messa in atto dalla stragrande maggioranza dei neri. Infatti negli anni ’50, ’60 e ’70 furono numerosissime le esperienze di difesa armata dei ghetti neri, di attacco ai commissariati e alla polizia, il saccheggio dei negozi dei bianchi e gli attacchi ai quartieri benstanti.
Nei giorni seguiti all’assassinio il presidente degli Stati Uniti si appellò al buon senso delle persone di colore, perchè non fosse la violenza la risposta all’omicidio compiuto dal razzista James Earl Ray. Di tutta risposta il movimento afro rispose con duri scontri nei ghetti, assalti ai quartieri benestanti bianchi, e attacchi alla polizia.