L’IPOCRISIA DEI MEDIA SULLA PALESTINA. MORTI DI SERIE A E MORTI DI SERIE B

Dall’editoriale di oggi su Infoaut:

 
Martedì 01 Luglio 2014 11:00

Si è consumata nel giro di poche ore la rappresaglia dell’esercito israeliano dopo il ritrovamento dei cadaveri dei tre giovani coloni scomparsi il 12 giugno scorso dai territori occupati della Cisgiordania ed è impossibile non rimanere sconcertati dall’ipocrisia veicolata dai media su tutti i maggiori canali di informazione occidentali.

Nelle ultime tre settimane sono stati prelevati dalle loro case quasi 600 palestinesi, decine di questi sono stati feriti, almeno 9 uccisi, centinaia di case sono state razziate e distrutte e nessun giornale ne ha dato notizia, nessun morto ha da loro avuto un nome o una fotografia pubblicata.

Chiunque ieri sera all’ora di cena poteva vedere riprodotto all’incirca lo stesso format su tutte le testate nazionali e internazionali: un carico di informazioni giocate sull’emotività rispetto la scomparsa dei tre “ragazzi” come se quelle terre, oggetto di scontri da più di 60 anni, fossero state immacolate e prive di violenza fino a quel momento.

Come se, anche solo poche ore prima, nessun ragazzino palestinese fosse stato ucciso dall’esercito israeliano e gli “scomparsi” non appartenessero a delle comunità di coloni, occupanti, che sistematicamente e con le armi si insediano nelle terre e nelle case altrui.

Una narrazione quella dei media occidentali ossessiva fino all’una di notte (le due per Gaza), dove ogni dichiarazione di solidarietà e sostegno alle famiglie dei tre coloni veniva rimbalzata con titoloni mentre, col benestare dei grandi poteri, Israele preparava la rappresaglia.

Ed proprio all’una di notte italiana che le cronache internazionali cessano, tenendo sotto silenzio ciò che brutalmente si scatena tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. Le notizie arrivano grazie ai media indipendenti, a tutti gli attivisti internazionali e ai coraggiosi Palestinesi che, nonostante i bombardamenti e gli attacchi, cercano di documentare l’ennesima efferata violenza sionista.

Mentre la Striscia di Gaza soprattutto a Rafah, Khan Younis e Beit Lahia viene intensamente bomabardata da parte di F-16 ed elicotteri Apache dell’esercito israeliano, in Cisgiordania scatta la rappresaglia: la casa dei due presunti rapitori viene data alle fiamme (rimane ferita una bimba di 40 giorni), coloni organizzati in gruppi tirano pietre contro le auto dei palestinesi e una ragazzina di 9 anni viene investita da un’auto ad Hebron che nel frattempo è stata chiusa, in entrata e in uscita, dall’esercito. Numerose altre aggressioni si susseguono con il beneplacito dell’esercito e molte per mano dei coloni che, armati dalla testa ai piedi, anche oggi continuano ad essere descritti dai media come semplici abitanti della Cisgiordania costretti ad una condizione di difficile convivenza con i pericolosi palestinesi.

L’esercito entra nel campo profughi di Jenin ed irrompendo nelle case dei palestinesi con l’obiettivo di razziarle e danneggiarle, lancia granate stordenti e gas lacrimogeni per tutto l’accampamento. La gente soffoca, rimane ferita e nel tentativo di difendersi da tutto questo iniziano degli scontri: il giovane Yousef Abu Zagh viene ucciso dalle squadre speciali. Per i media occidentali è solo un affiliato di Hamas che tentava di colpire con granate uomini dell’esercito israeliano.

Stamane nella Striscia ancora si scava nei luoghi colpiti dai bombardamenti che, logicamente previsti dai Gazawi subito dopo il ritrovamento dei tre corpi ad Halhul, erano stati preventivamente sgomberati altrimenti di morti se ne conterebbero molti di più.

In Cisgiordania continuano le rappresaglie, con più basso profilo al momento poiché tutta l’attenzione internazionale dev’essere concentrata sul funerale dei tre giovani coloni.

Israele alzerà le sue candide bare di fronte al mondo intero che commosso gli donerà ancora più consenso e soprattutto la continua impunità per i crimini che quotidianamente vengono commessi contro il popolo palestinese.

Per i media occidentali alcuni morti non hanno volto e nome, per noi non è così.

Che Yousef Abu Zagh riposi in pace.

 

 

Fonte:

http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/12192-morti-di-serie-a-e-morti-di-serie-b

 

Qui gli ultimi aggiornamenti da Nena News:

 

01 lug 2014
by Redazione

L’esercito israeliano ha trovato i corpi ad Halhul, vicino Hebron. Ieri sera riunione d’emergenza del governo israeliano. Ad Hebron demolite le case dei due palestinesi sospettati del rapimento. Oltre 35 raid contro la Striscia.

 

israel arrests

 

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014 ore 13 – RAID NEI VILLAGGI DI HUSAN E AL-KHADER: UN ARRESTO

Questa mattina l’esercito israeliano ha compiuto raid in due villaggi di Betlemme, Husan e Al Khader. Ad Husan le truppe hanno arrestato il 20enne Diyaa Tahir Shawasha, dove aver perquisito la sua casa. Ad Al Khader sono entrate in numerosi negozi e distrutto alcune delle porte e degli interni. Nella strada Hebron-Gerusalemme hanno confiscato alcune telecamere di sicurezza.

 

Soldati israeliani in un negozio di Al Khader

Soldati israeliani in un negozio di Al Khader

 

 

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014 ore 13 – SCONTRI AD HEBRON, I COLONI MARCIANO SULLA CITTÀ

Scontri in corso a Hebron tra palestinesi e esercito israeliano, dopo che centinaia di coloni provenienti dal vicino insediamento di Kiryat Arba hanno marciato sulla città. Un giovane palestinese, Sajid Mamoon Sultan, 19 anni, è rimasto ferito. I coloni hanno preso d’assalto alcune abitazioni e si sono scontrati con i residenti palestinesi a Tel Rumeida, in Città Vecchia.

 

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014  ore 11 – QUATTRO FERITI A GAZA NEI BOMBARDAMENTI DI IERI NOTTE

Secondo quanto riportato dai servizi medici della Striscia, nelle decine di bombardamenti israeliani di ieri notte almeno quattro persone sono rimaste ferite. I quattro, ha fatto sapere il portavoce del Ministero della Salute, sono stati ricoverati nell’ospedale Nasser di Khan Younis.

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014 ore 10 – IL GOVERNO ISRAELIANO SI SPACCA SULLA REAZIONE ALLA MORTE DEI TRE COLONI

Nessun accordo tra i ministri israeliani sulla risposta da dare dopo il ritrovamento dei corpi dei tre coloni adolescenti. Rottura tra il ministro dell’Economia, Naftali Bennett, e Yaalon (Difesa), Livni (Giustizia) e Lapid (Finanze). I tre si oppongono alla proposta di incrementare l’espansione coloniale nell’area di Hebron, dove sono stati ritrovati i corpi, e nel blocco di Etzion, dove andavano a scuola. A sostenere la proposta di Bennett, leader del partito ultranazionalista Casa Ebraica, anche il ministro delle Comunicazioni, Gilad Erdan, che ha chiesto nuove colonie come reazione.

Lapid e Livni hanno ribattuto chiedendo di proseguire con le operazioni condotte in queste due settimane, ovvero distruggendo la struttura interna di Hamas in Cisgiordania e bombardando i siti militari nella Striscia di Gaza. Il premier Netanyahu non si è ancora espresso in proposito.

 

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014  ore 9 – PRIME AGGRESSIONI A PALESTINESI A GERUSALEMME

Sono cominciate le prime aggressioni da parte di israeliani contro palestinesi. Ieri notte un giovane palestinese è stato aggredito e ricoverato in ospedale a Gerusalemme, arrestato anche un 17enne israeliano sospettato di  aver lanciato gas lacrimogeni contro un tassista palestinese. Sono comparsi anche i primi graffiti anti-arabi.

Secondo quanto riportato dall’esercito, cinque missili lanciati dalla Striscia di Gaza hanno colpito il Sud di Israele, senza provocare danni.

Nella notte il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha parlato al telefono con funzionari statunitensi e europei e con i leader arabi al fine di prevenire azioni israeliane contro i Territori Occupati.

 

Le bombe di ieri notte contro Gaza

Le bombe di ieri notte contro Gaza

 

AGGIORNAMENTO 1 luglio 2014 ore 07.30 – BOMBE SU GAZA, UN PALESTINESE UCCISO IN CISGIORDANIA

Sale la tensione dopo il ritrovamento dei corpi dei tre coloni scomparsi: all’alba di oggi i soldati israeliani hanno ucciso Yousef Abu Zagha, un ragazzo palestinese di 18 anni, a Jenin, colpendolo al petto. Le truppe erano entrate in città per un raid e alcuni ragazzi hanno lanciato pietre; i soldati hanno risposto con il fuoco.

Notte terribile anche nella Striscia: dopo la promessa del premier Netanyahu di punire Hamas, a Gaza sono piovute bombe per tutta la notte, da novembre 2012 non si assisteva ad una simile operazione: oltre 34 i bombardamenti in tutto il territorio.

A Hebron le case dei due membri di Hamas sospettati di essere dietro il rapimento sono state demolite nella notte.

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della redazione

Roma, 30 giugno 2014, Nena News – Sarebbero stati ritrovati i corpi dei tre coloni israeliani scomparsi lo scorso 12 giugno mentre facevano l’autostop di ritorno dalla scuola rabbinica nell’insediamento illegale di Kfar Etzion. A dare la notizia è stato un’ora fa un tweet di Chaim Levinson, un giornalista di Haaretz, cancellato poco dopo ma rilanciato dai portali panarabi al-Jazeera e al-Arabiya, che però non ha dato notizia del luogo del ritrovamento. Haaretz riferisce che un massiccio contingente di forze armate era stato dislocato stamattina tra il villaggio palestinese di Halhoul e l’insediamento illegale di Karmei Tzur, a nord di Hebron. Gli abitanti di Hebron riferiscono che tutti gli ingressi alla città sono stati bloccati, mentre il governo israeliano ha organizzato una riunione di emergenza per le 21.30 locali (20.30 italiane).

Prima dell’incontro dell’esecutivo israeliano, il premier Netanyahu ha detto: “Chi ha commesso il crimine è una bestia. Hamas è responsabile e Hamas pagherà”. Il movimento islamico ha risposto: “Ogni offensiva israeliana aprirà le porte dell’inferno”. Il portavoce, Sami Abu Zuhri, ha commentato: “Solo la versione degli eventi data da Israele è stata resa pubblica. Israele sta tentando di trovare una scusa per aggredirci, per aggredire Hamas. Rifiutiamo tutte le accuse israeliane e le minacce. Siamo abituati e sapremo come difenderci. Nessun gruppo palestinese, Hamas o altri, hanno rivendicato l’azione”.

Gli elicotteri militari stanno già volando numerosi sopra il cielo della Cisgiordania. Il ministro israeliano Katz ha minacciato Hamas: “Vi daremo una lezione che non dimenticherete”. Uri Ariel, ministro della casa, ricorda che “in guerra, bisogna schiacciare senza pietà i terroristi con una mano, e con l’altra dare un’adeguata risposta sionista”. Il ministro dell’economia Naftali Bennett (leader di Casa Ebraica), sentenzia che “non c’è tempo per parlare. Ora è il tempo di agire”. Il vice ministro della Difesa Danny Danon invece invoca la “totale distruzione di Hamas. Bisogna spazzare via le loro case, annientare i loro arsenali. E far sì che l’intera leadership palestinese la paghi cara”. Finora, nessun membro di Hamas ha mai rivendicato il rapimento dei tre coloni. Intanto gli abitanti di Hebron stanno denunciando la distruzione di numerose abitazioni.

Ad Halhul (dove volontari civili, e non l’esercito, ha trovato i tre corpi in una grotta) sono scoppiati scontri tra circa 200 palestinesi e esercito israeliano. Intanto l’esercito ha circondato le case di due sospetti, Amer Abu Eisha and Marwan al-Qawasmeh (tuttora ricercati) e si prepara a demolirle. Nena News

Fonte:

http://nena-news.it/israelepalestina-trovati-corpi-dei-tre-coloni-bombe-su-gaza-un-morto-jenin/