IL RINNOVO DELL’ORDINANZA REGIONALE SUI RIFIUTI SAREBBE UN ERRORE

12 Nov 2014
Scritto da C.S.O.A. ANGELINA CARTELLA

Alla città e alla Calabria serve altro


È sicuramente un’eredità pesante quella ricevuta dal neo Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, tante sono le problematiche cui dovrà provare a dare soluzioni e in tempi drammaticamente rapidi. Una di queste è l’ennesima emergenza rifiuti ormai alle porte, un evento scontato per chi ha seguito in questi anni le dinamiche legate al sistema di raccolta e smaltimento regionale.

Certo non è cosa facile affrontare un sistema regionale dei rifiuti come quello calabrese, dominato dalle speculazioni e dal malaffare, come denunciato da quell’“anarcoambientalista” di Pecorella ai tempi in cui era Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Calabria. Non sono bastati a questo proposito né i quindici anni di commissariamento del settore, né tantomeno i due anni di gestione “ordinaria” fatti a suon di provvedimenti tampone e di scelte che tutto hanno avuto tranne che carattere programmatico.

Il ritornello oramai stantio atto a giustificare la situazione lo conosciamo bene: la Regione ha ricevuto dal Commissario un sistema disastroso (dimenticandosi però di dire che diversi degli attori protagonisti dell’ attuale gestione, sono stati protagonisti dell’ufficio commissariale), per rimettere a posto le cose ci vogliono ingenti investimenti che la regione non può al momento affrontare perché non ci sono somme in bilancio e inoltre vanta un enorme credito dai comuni calabresi quasi tutti insolventi, i comuni non hanno le risorse per pagare i loro debiti, e poi perché dovrebbero pagare per un servizio che non hanno ricevuto? Inoltre quegli incivili dei calabresi non fanno la differenziata e non pagano neanche le tasse… Ècosì che va avanti l’eterno rimpallo di responsabilità che vede come unici perdenti i cittadini calabresi e come allegri vincitori i gestori di discariche, impianti e di servizi connessi al ciclo dei rifiuti.

È all’interno di questo scenario che in questi giorni abbiamo letto degli incontri e delle proposte avanzate dal Sindaco Falcomatà, come la richiesta di rinnovo dell’ordinanza regionale che autorizza il conferimento in discarica dei rifiuti non trattati, un atto questo fortemente osteggiato da noi e da tutti i comitati calabresi che si sono occupati in questi anni della questione rifiuti. Così come denunciato in passato, noi crediamo che questa proposta sia decisamente sbagliata: l’ennesima soluzione tampone che non risolvendo il problema ne amplifica la portata.

Non è il livello comunale quello a cui stiamo facendo riferimento: non possiamo di certo addossare la colpa a Falcomatà della situazione, né pretendere da lui la bacchetta magica per risolvere un problema pluriennale. Ma ci domandiamo perché chiedere di reiterare un atto, un’ordinanza “straordinaria” ma in piedi ormai da 18 mesi, che avrebbe valenza regionale, che andrebbe a togliere le castagne dal fuoco al Dipartimento Politiche per l’Ambiente regionale che in questi anni ha continuato il “lavoro” dell’Ufficio del Commissario, senza soluzione di continuità, teso a incentivare discariche e megaimpianti a discapito della differenziata e della riduzione dei rifiuti, aumentando i costi collettivi e gonfiando le casse delle lobbies del settore.

Non si potrebbe chiedere una deroga per i soli Comuni che dovrebbero far riferimento all’impianto di trattamento di Sambatello, che non funziona da un tempo ormai imprecisabile, invece di richiedere l’estensione del provvedimento a tutto il territorio calabrese? Non si potrebbe, inoltre, per tamponare l’emergenza, emanare un’ordinanza comunale che imponga la separazione umido-secco dei rifiuti e il conferimento solo della frazione umida e lo stoccaggio della secca, nell’attesa che si possa organizzare una raccolta porta a porta?

Questi sono solo due piccoli spunti. Noi riteniamo improcrastinabile una netta inversione di tendenza nel settore rifiuti, un cambio di rotta che, aldilà dei facili slogan, possa riconsegnare nelle mani dei Comuni la responsabilità delle gestioni, e non allontanarla sempre più dai cittadini, come disegnato dalla legge di riordino e dalle politiche nazionali. Una svolta che punti fortemente alla differenziata, non solo per raggiungere – e magari superare – le percentuali previste dalla legge, ma anche per gestirne i proventi della vendita, che punti a piccoli impianti di prossimità, per il compostaggio e il recupero dei materiali, e non ai megaimpianti e alla filiera finalizzata alla pratica barbara e scellerata dell’incenerimento dei rifiuti.

Il Comune di Reggio, il più grande della Calabria, può fare da testa di ponte per una gestione virtuosa e trasparente del ciclo dei rifiuti, pubblica e partecipata, non ascoltando le sirene dei professionisti del settore ma guardando all’interesse e al benessere dei suoi abitanti e dei calabresi tutti.

 

Fonte:

 

http://www.csoacartella.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1046:il-rinnovo-dellordinanza-regionale-sui-rifiuti-sarebbe-un-errore&catid=7:comunicati&Itemid=2

 

 

CALABRIA: SUI RIFIUTI COMITATI E TERRITORI NON CI STANNO E RILANCIANO

AGGIORNAMENTO:

IN SEGUITO AL RINVIO DELLA IV COMMISSIONE, PREVISTA PER LUNEDI’ 10 MARZO, ANNUNCIAMO LO SLITTAMENTO ANCHE DELLA PREVISTA MOBILITAZIONE DEI COMITATI E DEI MOVIMENTI CALABRESI che si stanno opponendo all’attuale modello gestionale dei rifIuti.
Rimane confermata l’iniziativa pomeridiana a Bisignano, per la quale rinnoviamo l’invito alla partecipazione a tutte e tutti coloro hanno a cuore il futuro della Calabria.

Biblioteca Comunale di Bisignano viale Roma ore 18.00

per arrivare -> http://goo.gl/maps/l4ypn

05 Mar 2014
Scritto da C.S.O.A. ANGELINA CARTELLA  

Il 10 marzo, la mattina una delegazione dei comitati davanti al Consiglio regionale in concomitanza della riunione della IV Commissione, e poi il pomeriggio conferenza stampa a Bisignano.

 

 

Ci siamo riuniti a Lamezia Terme come uomini e donne calabresi, cittadini attivi – facenti parte di comitati ed associazioni di tutto il territorio calabrese – che non si rassegnano a vedere distrutti i loro territori, devastato il loro ambiente ed i loro Beni Comuni e messa a rischio la loro salute per una pericolosa (mal)gestione dei rifiuti, causata in tanti anni da una politica regionale “superficiale e collusa” e caratterizzata da “una cultura mafiosa”.

Come sostiene, il Sindaco di Cosenza, che frequenta e ben conosce i decisori politici attuali, questa (mal)gestione è predisposta e finalizzata a favorire delle imprese private che “hanno interesse nel verificarsi delle emergenze, perché è nel corso di queste crisi che si fanno i massimi profitti”.

Per questo ci stiamo organizzando per gridare la nostra rabbia e, soprattutto, per informare i cittadini calabresi sulla necessità di attivarsi e pretendere, in primis dai sindaci e poi dalla Regione, un ciclo virtuoso, interamente pubblico e partecipato, dei rifiuti.

Una gestione in cui si mettano in campo iniziative di prevenzione della produzione dei rifiuti, si applichi la raccolta differenziata spinta porta-a-porta con  piccoli impianti per il riuso ed il riciclo dei materiali raccolti e per il compostaggio dell’organico. Infine utilizzare poche e controllate discariche per il conferimento della parte residua inertizzata. Tutte pratiche facenti parte di una strategia più ampia: Rifiuti Zero.

Se ci riesce il Comune di Saracena, perchè gli altri Sindaci non riescono? E’ evidente che o, con superficialità, si disinteressano della vita e della salute dei loro cittadini o sono determinati a favorire solo gli interessi degli speculatori.

In Calabria, in barba alla normativa nazionale ed europea, qualcuno ha deciso di inviare il tal quale direttamente in discarica, non solo si prevedono di spendere 186 milioni di euro, con la scusa dell’emergenza, per inviare i rifiuti fuori regione, non solo si è deciso di spendere senza logica 250 milioni di euro in favore di discariche e mega-impianti ma, addirittura, si è deciso di legiferare per autorizzare abbanchi (e guadagni!)  nelle discariche private non autorizzate.

Per bloccare questo sistema perverso e per lanciare le nostre proposte alternative, la mattina del prossimo 10 marzo manifesteremo a Reggio Calabria, davanti alla sede del Consiglio regionale, e nel pomeriggio saremo tutti a Bisignano per una nostra conferenza stampa. Inoltre, stiamo predisponendo un  documento per una gestione alternativa dei rifiuti e, presto, elaboreremo una proposta di Legge sul “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Calabria” che offriremo ai consiglieri regionali che vorranno farsene carico.

Per questo chiediamo a tutti i calabresi, alle tantissime associazioni, ad ognuna delle organizzazioni sociali, sindacali e politiche ed a tutti gli amministratori pubblici di attivarsi, alzarsi in piedi e scegliere da che parte stare: con chi vuole distruggere il nostro futuro e le nostre vite, o con chi non si è arreso e pretende di decidere sul proprio destino e su quello dei propri figli.

Terre di Calabria, 5 marzo 2014

  • Comitato Difesa del Territorio – DONNICI, COSENZA (CS)
  • Comitato Ambientale Presilano – CELICO (CS)
  • Comitato per le bonifiche dei terreni, dei fiumi e dei mari della Calabria – PRAIA A MARE (CS)
  • Comitato No Discarica Pianopoli – SERRASTRETTA, PIANOPOLI, LAMEZIA TERME
  • No discarica Giani – LAGO (CS)
  • Comitato civico spontaneo per il “NO” alla piattaforma rifiuti – BISIGNANO (CS)
  • Comitato Territoriale Valle Crati, Rifiuti Zero – TORANO CASTELLO (CS)
  • Comitato No Mega Discarica – CASTROLIBERO (CS)
  • Bloccare gli scarichi – SCALA COELI (CS)
  • Movimento Terra, Aria, Acqua e Libertà – CROTONE
  • Comitato per la Difesa dei Beni Comuni – ACRI (CS)
  • Associazione Paolab – PAOLA (CS)
  • Badolato in Movimento – BADOLATO (CZ)
  • Solidarietà e Partecipazione – CASTROVILLARI (CS)
  • Ass. il Riccio – CASTROVILLARI (CS)
  • Ass. La Piazza CLETO (CS)
  • Csoa Angelina Cartella – REGGIO CALABRIA
  • Cpoa Rialzo – COSENZA
  • Lsa Assalto – RENDE (CS)
  • Lsoa Ex Palestra – LAMEZIA TERME (CZ)
  • Ass. Le Lampare – CARIATI (CS)
  • Movimento Terra e POPOLO – ROSSANO (CS)
  • Ass. Il Brigante – SERRA SAN BRUNO (VV)
  • Ass. Fratorel – CORTALE (CZ)
  • Ass. Net-left – SAN DONATO DI NINEA (CS)
  • Ass. Forum Ambientalista CALABRIA
  • Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” – CALABRIA
  • Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” – CALABRIA

 

 

Fonte:

 

http://www.csoacartella.org/index.php?option=com_content&view=article&id=996%3Asui-rifiuti-comitati-e-territori-non-ci-stanno-e-rilanciano&catid=5%3Amanifestazioni&Itemid=3