SPAZZA L’ODIO – per la legge contro omotransfobia e misoginia

6 Luglio 2020

Sabato 11 luglio alcune piazze italiane saranno occupate da chi vuole “restare libero” di discriminare e seminare odio, opponendosi al disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia.

Noi vogliamo invece riempire il web di colori e messaggi positivi con un grande evento diffuso che coinvolga piazze virtuali e reali.

Durante l’intera giornata, in particolare dalle ore 11:00 alle ore 17:00 di Sabato 11 Luglio, ti invitiamo a pubblicare su facebook, instagram e twitter una foto, un piccolo video, un tuo contributo che ci aiuti a “spazzare l’odio” da questo Paese utilizzando gli hastag: #spazzalodio #davocealrispetto.
Libera la tua fantasia e scegli la modalità migliore per comunicare a tutte e tutti la necessità di spazzare via dal nostro paese l’odio omotransfobico e misogino.

Se siete un’associazione, un gruppo di amici, un’organizzazione o un collettivo vi invitiamo ad organizzare flash mob nella vostra città o paese (nel rispetto delle norme di distanziamento e di sicurezza), realizzare fotografie o piccoli video da pubblicare in rete con gli hashtag #spazzalodio#davocealrispetto, usando i cartelli della nostra campagna.

Se decidete di annunciare il flashmob pubblicamente, vi chiediamo di comunicarci quanto prima luogo, ora ed eventuali eventi pubblicati sui social network per poterli promuovere anche sui canali della campagna.

Trovate i materiali della campagna sulla home page del nostro sito www.davocealrispetto.it

L’approvazione di una buona ed efficace legge contro l’omotransfobia e la misoginia dipende anche da noi. Mobilitiamoci tutte e tutti insieme per fare un importante passo di civiltà.

(ELENCO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO)

→ROMA←

La piazza di Roma organizzata da AGEDO ROMA – NO all’omotransfobia:

Sabato 11 ore 11

presso piazza del Pantheon Roma

→VICENZA←

La piazza di Vicenza organizzata dal Vicenza Pride:

Sabato 11 alle ore 11:30

presso Piazza Matteotti Vicenza

→VARESE←

L’iniziativa fotografica organizzata da Associazione Cuori InVersi – Circolo ARCO

dal 5 all’11luglio alle ore 17

presso Il Salotto Viale Belforte 178

→CREMONA←

Il turno di Cremona, organizzata da Arcigay Cremona La Rocca:
Domenica 12 luglio alle ore 18

presso Piazza Roma

→LIVORNO←

L’iniziativa organizzata da Agedo Livorno-Toscana e L.E.D. Arcigay Livorno

Sabato 11 luglio 2020 alle ore 11

presso Terrazza Mascagni

→BRESCIA←

L’iniziativa organizzata da Arcigay Orlando Brescia

Sabato 11 luglio dalle ore 17 alle 18

presso Campo Marte via Ugo Foscolo

→PADOVA←

L’iniziativa organizzata da Arcigay Tralaltro Padova

Sabato 11 lug alle ore 11:00

Venerdì 14 set alle ore 13:00

presso Palazzo Moroni, Via VIII Febbraio

→TARANTO←

L’iniziativa organizzata da Arcigay Strambopoli – QueerTown

sab 11 luglio dalle ore 18:00 alle 21:30

presso Piazza Maria Immacolata

→BERGAMO←

L’iniziativa organizzata da Bergamo Pride

Sabato 11 luglio alle ore 17:00

presso Piazza Pontida

→PALERMO←

L’iniziativa organizzata da Ali d’aquila – persone cristiane LGBT

Sabato 11 luglio dalle ore 11 alle ore 13:30

presso Via Generale Magliocco

 

 

 

Fonte:

https://www.davocealrispetto.it/2020/07/06/spazza-lodio-per-la-legge-contro-omotransfobia-e-misoginia/

 

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Riflessioni sull’uso dei termini “eterofobia” e “cishet”.

(Immagine presa dal web)

Il 27 luglio prossimo approderà alla Camera il ddl Zan,  disegno di legge in materia di prevenzione e contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere e genere. Per saperne di più potete leggere il seguente articolo, in cui è anche contenuto il testo unificato del ddl:

http://www.gaynews.it/2020/06/30/ddl-omofobia-sblocca-stallo-zan-deposita-testo-unificato-commissione-giustizia/

Questa legge è sostenuta da una campagna nazionale dal titolo  Da’ voce al rispetto! alla quale tante associazioni e singoli (tra cui la sottoscritta) hanno aderito e continuano ad aderire. Trovate la campagna a questo link

https://www.davocealrispetto.it/

e potete seguirla anche sui social.

All’immediata depositazione del ddl, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato chiedendo che fosse presentata anche una legge contro l’eterofobia. Qui potete leggere le sue dichiarazioni:

https://www.lapresse.it/politica/salvini_ddl_omofobia_allora_presentiamo_anche_legge_contro_eterofobia-2749188/news/2020-07-01/
A quest’evidente provocazione, in tanti hanno risposto sul web in modo più o meno indignato e/o ironico. Fra tutti segnalo il video ironico contro l’eterofobia dell’attore Paolo Camilli che – a proposito di libertà d’espressione – è stato prontamente censurato da Facebook. Potete vederlo a questo link:

https://www.gaypost.it/video-eterofobia-paolo-camilli-facebook-oscurato

Ora, – al di là delle ovvie considerazioni sul perché non si possa pensare che una persona eterosessuale e/o cisgender sia picchiata o uccisa per strada; cacciata di casa; dal lavoro;  le venga negato l’affitto o una vacanza; sia condannata al carcere o alla pena di morte dal governo del proprio paese; le venga negato di sposarsi e avere figli;  subisca stupri correttivi o altri tipi di torture fisiche e/o psicologiche, ecc., a causa della propria eteronormatività  – ci sarebbe chi spingerebbe la questione su di un altro piano. C’è chi avanza l’ipotesi di possibili forme di razzismo al contrario e a tal proposito si avvale di un altro termine, stavolta usato all’interno della comunità Lgbtqia+: il termine cishet. Si tratta di un aggettivo che dovrebbe essere solo un’abbreviazione di cisgender ed eterosessuale ma assume una connotazione negativa qualora sia usato come sinonimo di persona di genere maschile, bianca, eterosessuale, cisgender e borghese. Chi sottolinea quest’accezione lo fa perché considera ciò una forma di razzismo.

Ora, pur provando a comprendere il ragionamento che sarebbe alla base di tale pensiero, non condivido il concetto di razzismo nel significato che si vorrebbe dare in questi casi.  Il termine “cishet”, nonostante possa, talvolta, assumere una connotazione negativa, non credo implichi una qualche forma di razzismo. Considerare qualcuno come privilegiato, anche se lo si fa sulla base di categorie che la persona privilegiata non può aver scelto, comporta un pregiudizio nei confronti di tale persona ma che non chiamerei razzismo. Il concetto di razzismo si basa su una presunta superiorità di un modo di essere su di un altro. Chi è razzista si considera superiore a chi è diverso e questa sua idea può assumere tante sfaccettature fino ad arrivare alla violenza estrema nei confronti del diverso causata da sentimenti di odio. Chi considera un altro come privilegiato rischia di attribuire all’altro delle colpe che potrebbe non avere, sulla base del pensiero pregiudizievole che chi nasce privilegiato possa approffittarsi sempre e in ogni modo del suo privilegio, lasciando indietro chi questo privilegio non c’e’ l’ha. Questo è un pregiudizio ma non credo possa essere considerato come una forma di razzismo al contrario. Chi sente questo pregiudizio non si considera superiore all’altro né prova odio nei suoi confronti, o almeno non una forma d’odio particolarmente violenta. Questo perché alla base di questo tipo di pregiudizio sta il fatto di vivere sulla propria pelle una serie sistematica di discriminazioni dovute ad una condizione di diversità rispetto ad una presunta normativita’. Tale pregiudizio non esisterebbe se, appunto, non ci fossero categorie sociali privilegiate e ogni tipo di condizione fosse considerata da tutti ugualmente dignitosa. Concludo, dunque, affermando che l’omolesbobitransfobia è una forma di razzismo e l’eterofobia, se e nella misura in cui esista, non lo è.

 

D. Q. 

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