“Stretta” antiabortista del Parlamento spagnolo: domani presidio informativo della Collettiva AutonoMia

Reggio Calabria. Nuova iniziativa di protesta per la Collettiva AutonoMia: l’appuntamento è per domani – 27 giugno – alle 18 davanti al Teatro comunale “Francesco Cilea”, in relazione alla campagna Yo Decido, in sostegno alle donne spagnole che lottano contro la “legge Gallardon”, che restringe di molto i casi in cui la donna può ricorrere all’aborto quale propria libera scelta.

La data è tutt’altro che casuale: proprio domani infatti il Parlamento iberico incardinerà il dibattito sulla normativa antiabortista.

«Insieme alle nostre sorelle spagnole e a tutte le donne che si stanno nuovamente mobilitando in tutt’Europa – si legge nella nota diramata ai media dalla Collettiva – chiediamo che non venga approvata la proposta del governo Rajoy», dopo la spinta forte delle «lobby confessionali» alla “194” già avvenuta in Italia e, su scala continentale, la mancata approvazione della risoluzione Estrela a Strasburgo.

L’iniziativa di domani al “Cilea” si caratterizzerà quale presidio informativo, per tutelare «un’Europa laica e dei diritti, il rispetto della nostra libertà di scelta e d’autodeterminazione, la tutela della nostra salute sessuale a riproduttiva».

 

Mario Meliadò

Giovedì 26 giugno 2014
Ore 22:34

 

Fonte:

http://www.reggiotv.it/notizie/attualita/37476/-stretta-antiabortista-parlamento-spagnolo-domani-presidio-informativo-collettiva-autonomia

#IoDecido di chiedervi: da che parte state? occupato Ordine dei medici a Roma

March 4th, 2014

4 marzo: occupata la sede dell’Ordine dei medici dalla rete cittadina #iodecido, contro l’obiezione di coscienza, per la libertà di scelta di tutte e tutti,  per l’autodeterminazione dei corpi.

COMUNICATO:

Dopo aver manifestato il primo febbraio a fianco delle donne spagnole contro l’attacco alla legge sull’aborto del ministro Gallardon, abbiamo deciso di ripartire ancora dall’Italia e da noi.  Nel Bel Paese la situazione è altrettanto drammatica: il diritto alla salute e la libertà di scelta sono ogni giorno messi in discussione dentro gli ospedali pubblici e i consultori. Questo avviene a causa dei tagli sempre più indiscriminati alla sanità e per lo svuotamento della legge194, esautorata di ogni valore per l’altissimo numero di medici obiettori (nel Lazio sono circa il 90%). Non è un mistero che l’obiezione di coscienza sia il passepartout verso lo scatto di carriera e quei pochi medici che,invece, praticano ancora l’aborto rimangono spesso isolati dalle stesse istituzioni mediche. Nelle sale parto le donne sono sottoposte ad abusi e violenze ostetriche, fisiche e psicologiche, ad interventi medici non necessari e non acconsentiti, spesso in contrasto con le evidenze scientifiche e quindi dannosi per la loro salute. Altrettanto tragica è la situazione quando si decide di intraprendere un percorso di transizione, che diventa un calvario fatto di ostacoli e umiliazioni. altra violenza agita sui bambini intersex a cui viene brutalmente assegnato un sesso con il ricorso ad operazioni chirurgiche irreversibili: si tratta dell’ennesimo attacco all’autodeterminazione.

Siamo perfettamente consapevoli della cultura cattolica che sostiene tutte queste pratiche e della tendenza al controllo dei corpi delle politiche europee e nazionali. 

Oggi siamo qui per denunciare tutto questo, ma siamo qui anche per chiedere a voi medici, operanti nel servizio pubblico, di prendere una posizione chiara in merito a questi punti:

accesso libero e gratuito all’aborto. per ogni donna, anche senza permesso di soggiorno in qualsiasi struttura sanitaria pubblica e in qualsiasi momento. Il medico che obbietta si rifiuta di erogare una prestazione sanitaria e quindi di compiere il suo dovere.

possibilita di scelta effettiva fra aborto chirurgico farmacologico (pillola ru486), in regime di day hospital 

* reperibilità h 24 in ogni territori del Levonorgestrel

* prescrizione in pronto soccorso del Levonorgestrel senza ticket e senza l’autorizzazione dei genitori per la dimissione delle minorenni

autonomia decisionale e partecipazione attiva di ogni donna a tutto il percorso nascita (gravidanza, parto, puerperio);

*rispetto delle evidenze scientifiche sul parto con riduzione degli interventi medici ai soli casi di effettiva urgenza e necessità e comunque previo consenso libero e informato della donna ( taglio cesareo, episiotomia, manovra di kristeller, induzione farmacologica, rottura artificiale delle membrane, etc..)

nessun* bambino deve subire interventi medico farmacologici non necessari o trattamenti chirurgici cosmetici su genitali sani solo perché “atipici”;

* depatologizzazione della condizione trans

riduzione delle liste di attesa e dei costi della perizia dei diversi servizi per la re-attribuzione chirurgica del sesso.

Dalla parte dei diritti o dei profitti?

rete cittadina #iodecido verso l’#8marzo

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Fonte:

http://cagnesciolte.noblogs.org/post/2014/03/04/iodecido-di-chiedervi-da-che-parte-state-occupato-ordine-dei-medici-a-roma/

Qui l’ultimo aggiornamento:

http://cagnesciolte.noblogs.org/post/2014/03/04/iodecido-comunicato-sullazione-di-oggi-allordine-dei-medici/