Bobby Sands, 34 anni fa moriva un simbolo

di redazione

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Trentaquattro anni fa, il 5 maggio 1981, Bobby Sands moriva nel carcere di Long Kesh, nell’Irlanda del Nord, dopo uno sciopero della fame portato avanti per 66 giorni per protestare contro il regime carcerario cui venivano sottoposti i detenuti repubblicani. Ancora oggi Sands è un simbolo per chi si batte per la libertà e la giustizia in tutto il mondo.

Una notte di trentaquattro anni fa, il 5 maggio del 1981, un giovane attivista irlandese di 27 anni, Bobby Sands, moriva di fame nel carcere disumano di Long Kesh, al termine di una tragica protesta che lo portò a rifiutare il cibo per 66 giorni consecutivi. Dopo di lui altri 9 detenuti portarono avanti lo sciopero della fame fino alla morte, fatto che diede grande rilevanza mediatica e nuova linfa alla causa repubblicana.

Bobby Sands è uno dei tanti giovani che si sono trovati a vivere un conflitto che ha causato oltre 3000 morti, quello nordirlandese, conosciuto anche con il termine The Troubles. È diventato il simbolo della lotta per la libertà e la giustizia per migliaia di persone in tutto il mondo. Venne arrestato più volte e detenuto nel carcere di Long Kesh. Stava scontando una pena di 14 anni per possesso di arma da fuoco quando, insieme ai suoi compagni, iniziò a dare vita a una serie di proteste contro l’abolizione dello status di prigionieri politici. E dopo anni di carcere vissuti in condizioni disumane Sands e compagni diedero vita ai primi scioperi della fame. Quelle morti “aprirono la strada a una nuova pagina della storia dell’Irlanda del Nord – spiega ai nostri microfoni Silvia Calamati, giornalista e scrittrice esperta della questione nord-irlandese – Se non ci fossero state queste morti lo Sinn Féin, il braccio politico dell’Ira, non avrebbe potuto iniziare quel cammino che l’ha fatto diventare il maggior partito nazionalista dell’Irlanda del Nord”.

Silvia Calamati, che dal 1982 ha vissuto in prima persona le tragiche vicende del conflitto in Irlanda del Nord, spiega come “l’anniversario sia una giornata importante, però Bobby Sands e i suoi compagni sono vivi nella memoria della comunità nazionalista ogni giorno. I volti di questi giovani sono presenti tutto l’anno nelle strade dell’Irlanda del Nord”. Al giorno d’oggi “il nemico più grosso è rappresentato dalla difficoltà di mettere in pratica il processo di pace così come firmato nell’accordo del 1998. C’è un atteggiamento di completo rifiuto a tutto quello che può far cambiare le cose, in termini di uguaglianza e diritti umani. La crisi economica si sente qui, come dappertutto, e questo crea un vuoto tra le giovani generazioni, privi di punti di riferimento. Non a caso dalla firma dell’accordo di pace è aumentato il numero di suicidi tra i giovani“.

Ciò che resta, dopo 34 anni, è l’immagine di un ragazzo irlandese diventato un simbolo per chiunque sia impegnato a lottare per la libertà. “Rimane forte l’immagine di Bobby Sands, un volto che è diventato un icona in tutto il mondo, nelle carceri curde, palestinesi, anche in quelle degli Stati Uniti, ovunque si lotti per la libertà e la giustizia Bobby Sands è un punto di riferimento“.

30 gennaio 1972: Domhnach na Fola (Bloody Sunday)

Giovedì 30 Gennaio 2014 07:49

 

13 gone and not forgotten…

 

La mattina del 30 gennaio dal quartiere di Bogside si muove una gran folla. È stata indetta una manifestazione dal NICRA (Northern Ireland Civil Rights Association) e studenti, lavoratori e anziani republicans si stringono nel freddo di quell’inverno a rivendicare parità di diritti con gli anglicani fedeli alla corona. Perché nella Derry (Londonderry la chiamano gli invasori) del ’72 per avere un lavoro o una casa popolare fa una bella differenza se sei cattolico e discendi da irlandesi, o se nelle tue vene scorre il sangue dei coloni inglesi. Può ancora avere un senso scendere in piazza, dimostrare che il partito repubblicano, il Sinn Fein, ha dei consensi ben maggiori rispetto a quella manciata di voti che le truffe elettorali lealiste gli concedono. Allora quel giorno dal Bogside non partono solo gli infiammati ragazzi dell’IRA, il 30 gennaio si sta tutti assieme.

Il governo inglese ha però deciso che quel giorno darà l’esempio. A Londra si sono stancati dei delinquenti dell’Irish Republican Army che ripetutamente mettono in discussione il potere costituito in Ulster, attaccando la polizia e facendo saltare in aria fabbriche e nodi economici del paese: il 30 gennaio si spara. Il primo battaglione paracadutisti britannico viene inviato a Derry per motivi di ordine pubblico, lascerà per terra 13 civili, un altro morirà di lì a poco per ferite d’arma da fuoco.

Non ci interessa qui ripercorrere le inchieste che la Corona Inglese utilizzò per lavarsi pubblicamente quei morti dalla coscienza, ma bensì quella traccia di odio, pulsante, che governi e polizie non sapranno mai cancellare. E l’odio che generarono i 14 di Derry fu tanto e ancora oggi porta i suoi segni. Tra i ragazzi del Bogside divenne palese che una scesa in campo democratica non avrebbe più potuto avere un senso, e il numero di militanti dell’IRA aumentò vorticosamente.

Sette anni dopo, il 27 agosto 1979, l’IRA fece saltare in aria il cugino della Regina Lord Luois Mountbatten con tre suoi accompagnatori, e 18 soldati inglesi a Warrenpoint, nella contea di Down. Quella sera stessa a Belfast, lungo la Falls Road, apparve una scritta che diceva: “13 gone and not forgotten, we got 18 and Mountbatten.”

Fonte:

http://www.infoaut.org/index.php/blog/storia-di-classe/item/223-30-gennaio-1972-domhnach-na-fola-bloody-sunday

RUBBER BULLETTS

Da Hani Siliman Salamah

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A Rubber Bullet is an iron round ball covered by rubbery layer. Rubber bullets were invented by the British Ministry of Defense for use against rioters in Northern Ireland during The Troubles.They were first used in 1970 in Northern Ireland.
Israeli occupation force is using these kind of bullets against civilians in West Bank causing huge skin trauma and sometimes if the shot is from close distance may it cause death if it hits Eyes or the Skull.

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Un proiettile di gomma è una palla rotonda di ferro coperta da uno strato gommoso. I proiettili di gomma sono stati inventati dal Ministero della Difesa britannico per l’uso contro i rivoltosi in Irlanda del Nord durante i disordini. Essi sono stati utilizzati nel 1970 in Irlanda del Nord.
Le forze di occupazione israeliana stanno usando questo tipo di proiettili contro i civili in Cisgiordania causando enormi traumi della pelle e, talvolta, se il tiro è  da distanza ravvicinata può  causare la morte se colpisce gli occhi o il cranio.)
foto di Hani Siliman Salamah.
foto di Hani Siliman Salamah.
foto di Hani Siliman Salamah.
foto di Hani Siliman Salamah.

Fonte:
https://www.facebook.com/hani.s.salamah/posts/10203693899249126