LA PALESTINA È SOTTO ATTACCO! APPELLO URGENTE ALLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE

Ven, 20/06/2014 – 14:19

 

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina chiede con urgenza a tutti i sostenitori e gli amici della Palestina, al popolo palestinese in tutto il mondo, alle nostre comunità palestinesi e alle persone in tutto il mondo in esilio e nella diaspora di scendere in piazza e di agire in risposta agli attacchi da parte dell’occupazione in corso e alle atrocità contro quasi tutte le città, i paesi, i campi profughi e i villaggi della Cisgiordania e di Gaza.

Ovunque le strade sono piene di jeep e veicoli blindati e di soldati armati per uccidere, i cieli pieni di elicotteri Apache e F-16 che minacciano di far piovere morte sulla nostra gente. La scorsa settimana le forze di occupazione hanno intensificato la loro guerra contro il popolo palestinese, ecco una lista dei crimini:

  • l’uccisione proprio oggi del ragazzo di 13 anni Mahmoud Jihad Dudeen a Dura fuori da Al-Khalil, colpito al petto, l’uccisione di Ahmad Sabarin, 20 anni, del campo profughi Jalazone;
  • la sparatoria e il ferimento di numerosi palestinesi in tutta la Cisgiordania e Gaza, tra cui il ferimento dei giovani palestinesi Yazan Yacoub, 17 anni al torace, nel campo profughi di Qalandiya e di Amir Sa’dy Saleh, anche lui 17 anni, a Jenin;
  • le invasioni massicce e le razzie, l’invio di migliaia di soldati di occupazione ad al-Khalil, Ramallah, Nablus, Jenin, Betlemme, Gerusalemme, Qalqilya, l’area di Salfit e l’assedio delle città, dei villaggi e dei campi profughi, che sono stati particolarmente presi di mira con invasioni di massa e violenti attacchi;
  • le violente invasioni di case e gli arresti di massa di centinaia di palestinesi tra cui studenti, attivisti, parlamentari, leader politici e la presa di mira di ex prigionieri politici per ri-arrestarli e molestarli, compresa la cattura di 51 ex prigionieri liberati nello scambio di prigionieri del 2011 e un fallito tentativo di arrestare Samer Issawi, ex prigioniero in sciopero della fame.
  • la demolizione di case palestinesi, lasciando sempre più famiglie senza casa;
  • la violenza crescente e dilagante dei coloni e gli attacchi contro i palestinesi e le terre palestinesi in tutta la Cisgiordania;
  • il bombardamento e distruzione di Gaza da parte di aerei da guerra dell’occupazione;
  • la chiusura, il coprifuoco, i posti di blocco e le restrizioni di movimento imposti ai palestinesi;
  • l’invasione dell’Università di Birzeit e gli arresti di studenti, assedi di varie organizzazioni della società civile e anche associazioni di beneficenza.

Questa brutale violenza da parte dello stato coloniale di apartheid razzista, delle sue forze armate e dei suoi coloni è in aumento giorno dopo giorno. La tortura dei prigionieri palestinesi è ormai ufficialmente sanzionata e il sangue palestinese scorre per le strade di Gaza e della Cisgiordania, e la gioventù palestinese viene calpestata sotto le ruote delle jeep dell’esercito invasore.

Questi crimini incontrano un opprimente silenzio internazionale e una totale complicità. I palestinesi continuano a resistere, a protestare, a vivere, a lottare, nonostante l’aggressione che minaccia la loro esistenza quotidianamente, nonostante la complicità e il tradimento di funzionari dell’Autorità Palestinese che continuano a impegnarsi nella cooperazione di sicurezza con l’occupante, che sta conducendo una guerra ai campi profughi, alle città e ai villaggi palestinesi.

Gli Stati Uniti, il Canada e l’Unione Europea hanno continuato a procedere come se nulla fosse e non hanno sollevato un singolo grido di protesta o di preoccupazione – al contrario, gli Stati Uniti continuano a spedire ogni giorno 10 milioni di dollari di aiuti per lo più militari verso lo stato di occupazione. È chiaro come siano partner a pieno dell’occupazione nella guerra in corso contro il popolo palestinese.

In un gesto particolarmente assurdo e offensivo lo stato di occupazione è stato eletto vice-presidente della quarta commissione delle Nazioni Unite – presentando i problemi della decolonizzazione e dei diritti dei rifugiati palestinesi, che l’occupante stesso ha negato negli ultimi 66 anni – mentre allo stesso tempo è impegnato in questo assalto coloniale, brutale e totale alle vite palestinesi.

La perpetrazione di tutto questo non può essere consentita in totale silenzio. Poco è stato ascoltato da parte dei mass media internazionali. Le organizzazioni internazionali che cercano di difendere i diritti umani – in particolare il Comitato Internazionale della Croce Rossa che testimonia quotidiane violazioni contro i prigionieri palestinesi – devono parlare e terminare il loro dannoso silenzio. La voce del popolo deve essere ascoltata.

Per l’ennesima volta è ora che i movimenti popolari del mondo scendano in piazza per esprimere la loro solidarietà con la Palestina e chiedere la fine della complicità in corso dei funzionari internazionali e il supporto verso l’occupante. I palestinesi stanno resistendo – ma l’immagine della gente in solidarietà proveniente da tutto il mondo, in piedi accanto a loro, sarà incoraggiante e darà forza al popolo palestinese, nella sua lotta contro un occupante crudele.

Vi invitiamo ad agire ora, oggi, con urgenza per sostenere il popolo palestinese sotto attacco. Il silenzio deve finire:

  1. Intensifichiamo il boicottaggio! L’arma critica di isolamento internazionale degli occupanti deve essere intensificata. Boicotta “Israele” a livello culturale, accademico ed economico. Esporre e colpire le corporazioni – come G4S – la cui tecnologia viene utilizzata per la guerra contro il popolo palestinese.
  2. Scendete nelle strade! Marciate, manifestate, rompete il silenzio negli spazi pubblici per chiedere la fine di questi attacchi. Parlamenti e governi devono essere ritenuti responsabili per la loro complicità.
  3. Occupate e fate chiudere i consolati e le ambasciate dell’occupazione. Queste ambasciate e consolati stanno liberamente operando in tutto il mondo, mentre i palestinesi stanno soffrendo arresti di massa, il coprifuoco, la chiusura e le uccisioni. Non dovremmo lasciare che lo stato di occupazione continui ad agire indisturbato per il mondo.

La solidarietà dei popoli del mondo con la Palestina e le nostre lotte collettive per affrontare il sionismo e l’imperialismo sono sempre stati una fonte di forza, mentre affrontiamo il brutale occupante. Questa è una situazione di emergenza. E’ ora di agire!

 

UNISCITI ALLA GIORNATA DEI PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI! DI’ A BILL GATES DI DISINVESTIRE DALLA G4S!

 

Ramallah occupata – Addameer e il Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni invitano gli attivisti e le persone di coscienza ad agire il 17 aprile in solidarietà con i prigionieri politici palestinesi.

La Fondazione Bill e Melinda Gates, la più grande fondazione di beneficenza in tutto il mondo, possiede partecipazioni in G4S per un valore di oltre $ 170 milioni. Firma per chiedere loro di disinvestire.

firma

Oltre 5.000 palestinesi sono attualmente detenuti nelle carceri israeliane, tra cui 183 bambini, mentre 175 sono i detenuti in detenzione amministrativa, una forma di detenzione senza processo che Israele usa per trattenere a tempo indeterminato i palestinesi sulla base di informazioni segrete.

Ogni anno, le forze di occupazione israeliane (IOF) arrestano migliaia di palestinesi, nel tentativo di reprimere ogni azione di resistenza all’occupazione che prosegue. Tra questi ci sono centinaia di bambini anche di 12 anni. In troppi casi i bambini palestinesi vengono torturati, maltrattati e costretti a firmare una confessione in ebraico, lingua che la maggior parte dei bambini palestinesi non capisce, oltre ad essere messi in isolamento. Ogni anno circa 1.000 bambini sono condannati dai tribunali militari israeliane.

Il modo più comune in cui vengono condotti gli arresti sono i raid notturni, durante i quali l’IDF mette sottosopra la casa della persona, distrugge i beni personali e abusa fisicamente dei membri della famiglia. La persona arrestata viene quindi ammanettata e bendata prima di essere gettata a faccia in giù nella parte posteriore di una jeep militare israeliana, dove i pestaggi, insulti e umiliazioni continueranno.

Secondo la legge militare israeliana, i palestinesi possono essere interrogati per un periodo di 90 giorni e privati dell’accesso a un avvocato per i primi 60 giorni. Dal 1967, 73 detenuti palestinesi sono morti a causa delle torture subite sotto interrogatorio da parte degli israeliani. Il caso più recente è quello di Arafat Jaradat che è stato torturato a morte nel febbraio del 2013 in un centro per gli interrogatori dove la G4S fornisce i sistemi di sicurezza.

Invitiamo tutti ad agire in solidarietà con la lotta dei prigionieri politici palestinesi nella Giornata del Prigioniero Palestinese il 17 aprile.

STOP G4S – Dì a Bill Gates di disinvestire adesso!

Due anni fa, alla vigilia dello sciopero della fame di massa da più di 2.000 prigionieri politici palestinesi, Addameer e altre organizzazioni palestinesi hanno lanciato un appello per una campagna contro G4S, la società di sicurezza britannica che fornisce e attrezzature e gestisce servizi di sicurezza presso le carceri di Israele.

Nell’ambito del movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), le campagne contro G4S ora sono in corso in più di una dozzina di paesi. Università, banche, enti di beneficenza e sindacati di tutto il mondo hanno tagliato i legami con G4S per il ruolo che riveste nell’aberrante sistema carcerario di Israele, il che è costato alla G4S milioni di dollari (link alla lista delle vittorie). Sentendo la pressione, G4S ha cercato, nelle sue dichiarazioni, di prendere le distanze dal sistema carcerario israeliano.

La Fondazione Bill e Melinda Gates, la più grande fondazione di beneficenza in tutto il mondo, possiede partecipazioni in G4S per un valore di oltre $ 170 milioni.

La Fondazione Gates dice che a guidarla è “la convinzione che ogni vita ha uguale valore” e che usa i suoi investimenti per finanziare progetti che “aiutano tutte le persone a condurre una vita sana e produttiva”.

Ma attraverso le sue partecipazioni in G4S, la Fondazione Gates legittima e trae profitti dall’uso che Israele fa della tortura e dell’incarcerazione di massa.

Per la Giornata dei prigionieri politici palestinesi, unisciti ad Addameer nel mettere pressione sulla Fondazione Gates perché disinvesta dalla G4S.

Agisci!

  • Firma e condividi ampiamente la petizione che invita la Fondazione Gates di disinvestire da G4S
  • Condividi e diffondi questo appello attraverso il link alla petizione utilizzando l’hashtag #StopG4S
  • Condividi le immagini dalla pagina Facebook di Addameer, che invitano la Fondazione Gates a disinvestire
  • Organizza una protesta presso la sede della G4S o della Fondazione Gates nella tua città
  • Organizza una protesta o una manifestazione in solidarietà con i prigionieri politici palestinesi

Per segnalare le iniziative, scrivete a   [email protected]

Fonte: Addameer e il Comitato Nazionale Palestinese BDS

Traduzione di BDS Italia

Aderiscono: (per le adesioni collettive, inviate a [email protected])

Abu Jihad Center for Prisoners Movement, Palestine
Al-Dameer Association for Human Rights, Palestine
Badil Resource Center for Palestinian Residency & Refugee Rights, Palestine
Center for Defense of Liberties and Civil Rights “Hurryyat”, Palestine
The Civic Coalition for Palestinian Rights in Jerusalem (Representing 25 member organizations), Palestine
Defence for Children International – Palestine Section, Palestine
Jerusalem Legal Aid and Human Rights Center, Palestine
National & Islamic Parties in Ramallah & Al-Bireh, Palestine
Palestine Farmers Union, Palestine
Palestinian Grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign “Stop The Wall”, Palestine
Palestine National Institute for NGOs (Representing 420 organizations), Palestine
Palestinian Non-Governmental Organizations Network (representing over 135 member organizations), Palestine
Ramallah Center for Human Rights Studies, Palestine
The Palestinian General Union of Charitable Societies (Representing 500 organizations), Palestine
Treatment & Rehabilitation Center for Victims of Torture (TRC), Palestine
The Civic Coalition for Palestinian Rights in Jerusalem, Palestine
Palestinian Non-Governmental Organizations Network, Palestine
The Palestinian General Union of Charitable Societies, Palestine
Palestine National Institute for NGOs, Palestine
International Solidarity Movement, Palestine
International Women’s Peace Service, Palestine

Palestine Human Rights Campaign, Aotearoa-New Zealand
Federation of Palestinian-Argentinian Entities, Argentina
Artists Against Apartheid AU, Australia
Australian Friends of Palestine Association, Australia
Australians for Palestine, Australia
Friends of Palestine (Western Australia), Australia
Just Peace Queensland, Australia
Justice for Palestine Brisbane, Australia
Justice for Palestine Matters, Australia
Women for Palestine, Australia
Women in Black, Austria
Association Belgo-Palestinienne, Belgium
ECCP – European Coordination of Committees and Associations for Palestine, Belgium
Palestina Solidariteit, Belgium
Ciranda Internacional da Comunicação Compartilhada, Brazil
Frente de defesa do Povo Palestino, Brazil
Boycott Israeli Apartheid Campaign, Canada
Coalition Against Israeli Apartheid (CAIA), Canada
Palestine House in Mississauga, Canada
Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network, Canada
Comité Chileno de Solidaridad con Palestina, Chile
BDS Colombia, Colombia
Finnish-Arab Friendship Society, Finland
AFPS, France
Campagne BDS France, France
CCIPPP, France
Collectif Judéo  Arabe et Citoyen pour la Palestine, France
Stop Apartheid Toulouse, France
UJFP, France
BDS Berlin, Germany
InCACBI, India
Ireland-Palestine Solidarity Campaign, Ireland
Boycott! Supporting the Palestinian BDS Call from Within, Israel
Associazione Senza Paura Genova, Italy
BDS Italia, Italy
Fellesutvalget fr Palestina, Norway
Polish Palestine Solidarity Campaign, Poland
Comité de Solidariedade com a Palestina, Portugal
Scottish Friends of Palestine, Scotland
Scottish Palestine Solidarity Campaign, Scotland
BDS Slovenija, Slovenija
BDS South Africa, South Africa
BDS Madrid, Spain
BDS Switzerland, Switzerland
Breed Platform Palestina, The Netherlands
Diensten en Onderzoekcentrum Palestina (docP), The Netherlands
Netherlands Palestine Committee, The Netherlands
Palestina Komitee Rotterdam, The Netherlands
WILPF Nederland, The Netherlands
Brighton & Hove Palestine Solidarity Campaign, UK
Football Against Apartheid, UK
Friends of Al-Aqsa, UK
ICAHD UK, UK
Inminds, UK
Jews for Boycotting Israeli Goods, UK
Jews for Justice for Palestinians, UK
Liverpool Friends of Palestine, UK
London BDS Group, UK
London Palestine Action, UK
Palestine Solidarity Campaign, UK
Stop G4S, UK
Trade Union Friends of Palestine, UK
Waltham Forest Palestine Solidarity Campaign, UK
War on Want, UK
Watford Friends of Salfeet – Palestine, UK
US Campaign to End the Israeli Occupation, US
14 Friends of Palestine, Marin, US
Adalah-NY: The New York Campaign for the Boycott of Israel, US
Al-Nakba Awareness Project, US
Bay Area Women in Black, US
Bryn Mawr Peace Coalition, US
Chico Palestine Action Group, US
Citizens for Palestinian Self Determination, US
Committee for Palestinian Rights (Howard County, MD), US
Culture and Conflict Forum, US
Episcopal Peace Fellowship Palestine Israel Network, US
Delaware Neighbors Against The Occupation, US
Friends of Palestine Wisconsin, US
Jewish Voice for Peace – SF Bay Area chapter, US
Justice First Foundation, US
Lutherans for Justice in the Holy Landf, US
Madison-Rafah Sister City Project, US
Methodist Federation for Social Action, US
Minnesota Break the Bonds Campaign, US
NH Veterans for Peace, US
Northwest BDS Coalition, US
Palestine Solidarity Group – Chicago, US
Palestinian Christian Alliance for Peace, US
Racine Coalition for Peace and Justice c, US
Students United for Palestinian Equal Rights, University of Washington, US
The Rachel Corrie Foundation, US
Tiffin Area Pax Christi, US
Unitarian Universalists for Justice in the Middle East, US
United Methodist Task Force on Peace with Justice in Palestine/Israel of Upper New York Conference, US
United Methodists’ Holy Land Task Force, US
US Peace Council, US
Vancouver for Peace, US
Vermonters for a Just Peace in Palestine/Israel, US
WI Middle East Lobby Group, US
WILPF Boulder, US

 

 

Fonte:

http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/1200-gates-divest