3 DIVERSI NAUFRAGI IN ACQUE LIBICHE CON CENTINAIA DI MORTI. ORMAI MORTI E DISPERSI NON SI CONTANO PIU’

lunedì 15 settembre 2014

Almeno 800 morti negli ultimi tre giorni ( Fonte TG RAI Uno). Tremila dall’inizio dell’anno e oltre 2500 dall’inizio di giugno.  Una accelerazione impressionante senza precedenti, ormai le vittime della Fortezza Europa non si contano più. Mare Nostrum non basta più. L’Europa sceglie la morte e non apre corridoi umanitari. Addirittura si invia la missione di Frontex, Triton, per pattugliare soltanto le acque territoriali italiane, per assicurarsi che non ne arrivino troppi, da vivi. E che gli altri muoiano, possibilmente sempre più lontano dagli occhi dei cittadini dell’Unione Europea. L’importante, per troppi, è difendere le frontiere.

http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2014/09/15/libia-200-migranti-dispersi-in-naufragio-barcone_8b27d90a-4e0a-4ad6-9fe9-4825734fb693.html

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2756506/Migrant-group-500-feared-dead-boat-rammed.html?ITO=1490&ns_mchannel=rss&ns_campaign=1490

Non rimane che piangere i morti e lottare per i vivi. Senza altri inutili capri espiatori. 
Le responsabilità di queste stragi sono evidenti, e lo saranno ancora di più in futuro.
Chi non si ribella è complice. Chi tace la verità dovrà fare i conti con la propria coscienza.

TRIPOLI – Un’ecatombe: i naufragi davanti alla Libia sarebbero tre. “Parliamo di almeno 500 morti in tre giorni”, è la drammatica notizia che dà Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr.”

http://www.repubblica.it/esteri/2014/09/15/news/immigrazione_naufragio_libia-95797747/?ref=HREA-1

http://www.lastampa.it/2014/09/14/esteri/migranti-oltre-morti-al-largo-della-libia-mWI72Of6Vb4A5fSZLXL6oM/pagina.html

http://www.independent.com.mt/articles/2014-09-15/news/500-feared-dead-after-boat-rammed-off-malta-migrant-group-6590758912/

http://www.bbc.com/news/world-europe-29210989

Organizzazione Internazionale per le Migrazioni: “Malta, 500 dispersi”. ”Sarebbero circa 500 i dispersi del naufragio avvenuto la scorsa settimana a 300 miglia al largo di Malta, e a causare l’incidente sarebbero stati gli stessi trafficanti, che – da una seconda imbarcazione – avrebbero di proposito fatto colare a picco il barcone con a bordo i migranti, con i quali era nato un violento scontro”. A raccontare la vicenda agli operatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in Sicilia sono stati i due sopravvissuti di nazionalità palestinese. I due sopravvissuti, due ragazzi fuggiti da Gaza e andati in Egitto a inizio settembre, sono stati soccorsi in alto mare dal mercantile panamense “Pegasus” che li ha portati a Pozzallo due giorni fa. “Se questa storia, sulla quale sta investigando la Polizia, sarà confermata – riferisce l’Oim – sarebbe il naufragio più grave degli ultimi anni, in quanto non si tratterebbe di un incidente, ma di un omicidio di massa, perpetrato da criminali senza scrupoli né alcun rispetto per la vita umana”. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, i migranti, siriani, palestinesi, egiziani e sudanesi, erano partiti in 500 da Damietta, in Egitto, sabato 6 settembre. Tra loro anche molte famiglie con bambini e minori non accompagnati. “Dopo aver già cambiato diverse imbarcazioni lungo la rotta, mercoledì scorso i trafficanti, a bordo di un altro natante, hanno chiesto ai migranti di ‘saltarè su un’ennesima nave più piccola e precaria – prosegue l’Oim – Comprendendo la pericolosità della situazione, molti si sono ribellati: ne è nato uno scontro con i trafficanti, che a un certo punto, innervositi, hanno speronato il barcone dei migranti dalla poppa facendolo affondare”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/15/migranti-un-altro-naufragio-al-largo-della-libia-200-morti/1120915/

http://time.com/3378459/migrant-group-500-feared-dead-after-boat-rammed/

Da www.siciliamigranti.blogspot.it –  lunedì 15 settembre 2014

LUNGA NOTTE DI SBARCHI A POZZALLO. PER ALTRI 386 MIGRANTI IMMEDIATO TRASFERIMENTO A COMISO.

“E’ un tempo che scorre lento, quello dell’arrivo di altri 386 migranti nel porto di Pozzallo nella notte tra il 12 e il 13 settembre. Da diverse fonti giornalistiche apprendiamo che giovedì mattina i profughi sono riusciti a chiedere aiuto tramite un telefono satellitare alla Centrale Operativa di Roma, per poi essere soccorsi dal mercantile Pegasus, battente bandiera panamense, a circa 100 miglia a sudovest di Pozzallo. Nel dirigersi verso il porto, il mercantile si è imbattuto nei naufraghi del battello con un numero ancora imprecisato di migranti a bordo, nell’ennesima tragedia che conta già due vittime e parecchi dispersi. http://dirittiefrontiere.blogspot.it/2014/09/secondo-naufragio-nella-zona-sar-search.html?spref=fb  Due di questi sono stati temporaneamente caricati a bordo del Pegasus per essere poi trasferiti con aerei militari all’ospedale di Catania, mentre il mercantile proseguiva verso il porto ibleo”.

http://siciliamigranti.blogspot.it/2014/09/lunga-notte-di-sbarchi-pozzallo-per.html

http://www.radiortm.it/2014/09/15/pozzallo-testimonianza-agghiacciante-i-trafficanti-affondato-barcone-500-migranti/
 
 Quando si può, ed i mezzi ci sono, Mare Nostrum arriva ancora a effettuare salvataggi a ridosso delle acque libiche. Ma si perdono troppe vite i mare, le navi della guardia costiera libica, quelle regalate da Maroni, sono quasi tutte fuori uso, e l’impegno della missione non basta più ad evitare che i naufragi si ripetano. Del tutto incerta la sorte dei migranti in Libia dopo il “salvataggio”.

” Nella giornata di domenica la Marina italiana è intervenuta per soccorrere un barcone a 60 miglia dalla Libia e ha posto in salvo 95 migranti. Altri 9 sono stati soccorsi al largo di Lampedusa dalla guardia costiera. Domenica sera 111 migranti siriani sono arrivati nel porto di Crotone su una motovedetta della guardia costiera, che aveva intercettato il peschereccio che li aveva portati dalla Siria fino davanti alle coste italiane”.

http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds/14/09/15/t_01_04_2014-09-15_1151117512.html?cronaca

Fonte:

http://dirittiefrontiere.blogspot.it/2014/09/ormai-morti-e-dispersi-non-si-contano.html