SIRIA: RAID GOVERNATIVO BOMBARDA OSPEDALE DI MSF A ALEPPO. DECINE DI MORTI.

Siria: Msf, raid ospedale Aleppo, 30 morti

Allarme Onu, nella città situazione catastrofica

E’ di oltre trenta civili uccisi, tra cui donne e bambini, il bilancio provvisorio dei raid governativi siriani su un ospedale ad Aleppo gestito da Medici Senza Frontiere. Lo riferisce l’Aleppo Media Center, una piattaforma di giornalisti e fotoreporter dei quartieri della città da sei giorni sotto il fuoco di bombe del regime di Damasco. Le fonti affermano che il raid ha colpito anche abitazioni nel quartiere di Sukkari, dove sorgeva l’ospedale al Quds. Il bilancio è destinato a salire, affermano le fonti, a causa dell’alto numero di civili gravemente feriti.

Intanto, il capo degli aiuti umanitari dell’Onu, Stephen O’Brien, ha allertato il Consiglio di Sicurezza sul “nuovo serio deterioramento della situazione umanitaria in Siria”. “La situazione ad Aleppo e’ catastrofica”, ha spiegato ai Quindici. Al termine della riunione del Consiglio, l’ambasciatore neozelandese Gerard van Bohemen ha affermato che si sta lavorando ad una risoluzione sugli attacchi alle strutture sanitarie, che spera verra’ adottata all’unanimita’ dall’organo Onu la prossima settimana. Anche il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha denunciato che la città è sull’orlo del disastro umanitario e milioni di persone sono in grave pericolo. Negli intensi combattimenti che infuriano l’ospedale Al Quds nella parte orientale della città è “stato completamente distrutto”, diverse persone sono state uccise e molte di più sono private di cure salva-vita, afferma l’organizzazione umanitaria in un comunicato.

Sempre, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), una piattaforma che dal 2007 monitora le violazioni sul terreno, ha reso noto che 140 civili sono stati uccisi in sei giorni ad Aleppo dai raid del regime siriano. Secondo il conteggio dell’Ondus, 139 civili sono morti sotto le bombe sganciate da elicotteri e jet di Damasco. Tra i morti si contano 23 tra bambini e adolescenti e 15 donne. I quartieri colpiti sono quelli fuori dal controllo governativo nella parte est della città contesa nel nord del Paese.

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