NAUFRAGIO NEL CANALE DI SICILIA: “SU QUELLA BARCA TROPPO PIENA NON CI POSSIAMO RITORNARE”

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“Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrà più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.”

Sono le parole con cui inizia la canzone Pane e coraggio di Ivano Fossati e davvero oggi altri migranti non potranno tornare su quella barca troppo piena perchè sono morti annegati nel “nostro” mare. E come sempre seguiranno le lacrime di coccodrillo e le accuse a scaricabarile. Sono troppi questi migranti. Non possiamo farci carico di questa massa di disperati. Devono intervenire gli altri paesi europei. Noi non possiamo aiutarli o almeno non da soli e non nel nostro paese. Abbiamo già troppi problemi.
E se invece abbattessimo le frontiere aprendo un canale umanitario? Ricordo che si può firmare l’appello di Melting Pot Europa qui:

http://www.meltingpot.org/Appello-per-l-apertura-di-un-canale-umanitario-fino-all.html#.U5zHTij4Uqg
Qui c’è il documento La carta di Lampedusa:


http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.U5zIhCj4Uqg

 

Se smettessimo di pensare che gli interessi dell’Occidente vengono prima di ogni altra cosa? Forse scopriremmo che non c’è cosa più preziosa dell’umanità stessa.
Intanto, se potete, sostenete queste iniziative contro i confini:

http://www.iostoconlasposa.com/

http://www.meltingpot.org/Milano-Sabato-21-giugno-La-nostra-Europa-non-ha-confini-un.html?debut_signatures=160#pagination_signatures

 

Donatella Quattrone

Qui l’articolo di Redattore Sociale:

Migranti, ennesima tragedia del mare. Palermo accoglie oltre 700 persone

Dieci persone morte, molti i dispersi in un naufragio. A Palermo intanto predisposta per domani la macchina della solidarietà. La Caritas con l’aiuto della diocesi ne accoglierà 400. Il comune ha costituito l’Unità per la gestione delle emergenze e prenderà in carico i minori non accompagnati

14 giugno 2014

ROMA – Ancora una tragedia del mare nel Canale di Sicilia. Stavolta a darne notizia è stata il sindaco di lampedusa, Giusi Nicolini, Poi è arrivata la conferma della Marina militare. I migranti morti in mare sarebbero almeno dieci ma secondo diverse testimonianze dei superstiti, nel naufragio avvenuto al largo delle coste libiche avrebbero perso la vita decine di persone.

Le notizie sono ancora frammentarie. Secondo quanto riferito dal primo cittadino di Lampedusa, nell’ambito dell’operazione Mare nostrum, le unità italiane hanno trovato a 105 miglia da Lampedusa 40 naufraghi in mare e più verso la Libia, a 117 miglia dalle Pelagie, un uomo da solo. Dalle loro testimonianze, erano su due gommoni, ciascuno con un centinaio di persone a bordo ed entrambi rovesciatisi ieri dopo un forte nubifragio. Due dei naufraghi sono gravemente ustionati e per prelevarli con urgenza si è levato in volo un elicottero.

Come detto, la notizia ha trovato conferma anche da parte della Marina. Durante le operazioni di Mare nostrum è stato raggiunto un gommone affondato nel pomeriggio di venerdì a circa 40 miglio dalle coste della Libia. I corpi recuperati dalla Marina sono 10, le persone salvate 39, ma a bordo – secondo le testimonianze – c’erano almeno 80-90 persone. I naufraghi sono stati soccorsi dalla Nave Dattilo della capitaneria di porto che è intervenuta sul posto. Continuano le ricerche di eventuali superstiti.

 

Palermo pronta ad accogliere più di 700 migranti. Intanto la città di Palermo è pronta a tutto. E’ stato già predisposto l’occorrente per accogliere gli oltre 700 migranti che domani mattina arriveranno al porto di Palermo. In particolare, arriveranno a bordo della nave Etna della Marina militare, 760 migranti di cui 653 uomini, 40 donne e 60 bambini, soccorsi in diverse operazioni. E’ il quinto sbarco nel capoluogo siciliano dall’inizio dell’anno. Il numero dei minori non accompagnati si saprà  soltanto al momento dell’identificazione. Le operazioni di arrivo degli oltre 700 migranti, coordinate dalla prefettura cittadina, si svolgeranno in collaborazione con il comune, la protezione civile, l’Asp e gli operatori e volontari della Caritas ai quali si aggiungeranno anche alcuni gruppi Scout .
A tutti i migranti verranno offerti panini, acqua e scarpe comode e per i più piccoli ci saranno anche palloncini colorati.
Quattrocento migranti, tra uomini e donne con bambini in collaborazione con la diocesi verranno accolte nelle strutture della Caritas e in alcune chiese ed edifici diocesani.In particolare, 100 migranti verranno accolti nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney, altri 100 andranno al centro San Carlo e 200 andranno in un ex edificio  scolastico diocesano  di Villaggio Ruffini. “Stiamo aprendo le porte ai nostri fratelli e sorelle migranti – ha dichiarato don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – mettendo a loro disposizione i locali delle nostre strutture caritative, che da gennaio sono operative  per dare accoglienza straordinaria agli immigrati”.

Il direttore della Caritas di Palermo si appella, anche,  a tutta la cittadinanza affinché possa  rispondere  a questo bisogno con tutti gli strumenti a disposizione: donando beni di prima necessità oppure attivandosi anche come volontari.
L’assessore alla cittadinanza sociale  Agnese Ciulla, dal canto suo, guiderà il gruppo operativo, l’Ugem, l’Unità per la gestione delle competenze comunali relative alle emergenze migranti. Per l’occasione sono stati allertate la protezione civile, i mediatori culturali e psicologi del progetto Medina e gli assistenti sociali. Anche la polizia municipale porterà una sua unità operativa mobile  pronta a facilitare i trasferimenti dei migranti, scortandoli, nelle varie strutture di accoglienza. Il comune, inoltre mette a disposizione bus e pulman sia per i minori stranieri che per gli altri migranti. I minori non accompagnati verranno accolti in una struttura di Altavilla ma e se dovesse essere necessario ci sarà anche la struttura di Borgetto.

“Porgo il mio forte apprezzamento – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – per l’Ugem, questo nuovo modello organizzativo di gestione e accoglienza di migranti che potrà essere impiegato anche da parte di altri comuni siciliani”.
La struttura di Ugem è composta dall’assessore alle Attività Sociali, Agnese Ciulla che avrà il compito di convocare la cabina di regia e coordinare gli interventi,  dagli assessori al Patrimonio, Protezione civile e  Partecipazione, Luciano Abbonato, Emilio Arcuri e Giusto Catania, oltre al dirigente della Protezione civile, ai Capo area di Attività Sociali e Manutenzione, al dirigente Coime e al Comandante della Polizia Municipale.

L’Asp, invece, con la sua equipe composta da 40 operatori di cui 18 medici e fra questi due pediatri, una ginecologa e un dermatologo, 6 mediatori culturali e 4 infermieri visiterà i migranti in due postazioni sanitarie distinte, una per donne e bambini e l’altra per uomini.
Intanto, sempre, domani, si svolgerà un vertice straordinario sull’immigrazione a Catania con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il titolare del Viminale sarà alle 16 nella residenza del prefetto a Villa Letizia, per incontrare i prefetti e i questori siciliani e i sindaci dei comuni interessati per fare il punto sulla situazione dei flussi migratori e del sistema di accoglienza dei migranti. Nei giorni scorsi dodici primi cittadini avevano scritto ad Alfano lamentando la necessità di risorse, uomini e mezzi adeguati per gestire l’emergenza di questi giorni.  (set)

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Fonte:

http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/462633/Migranti-ennesima-tragedia-del-mare-Palermo-accoglie-oltre-700-persone