Intervista a Diego Tigrotto

1) Ti definisci un artivista sex positive: cosa indicano queste espressioni?

Artivista è una crasi tra le parole artista e attivista perché cerco di esprimere la filosofia sex positive anche attraverso l’arte.

2) Da anni indossi quotidianamente tutine animali: perché questa scelta?

Nasce come forma radicale dell’espressione di sé, che è uno dieci principi del Burning Man. Io ho partecipato a quest’evento nel Nevada e ho visto che indossare le tutine animali mi risuonava e ho sposato questa forma di espressione. Mi piace cercare abiti non solo di animali, ma anche colorati, metto smalto, ecc. E’ anche una forma di esibizionismo, un non volersi nascondere ed un modo per filtrare le persone che sono o no attratte da questa modalità: ognuno ha il suo modo di esprimersi, di vivere la propria socialità.

3) In uno dei tuoi cortometraggi, “Ki è my Papino?”, metti in scena la fantasia di un abuso incestuoso e nei tuoi cerchi di condivisione sottolinei la necessità del non giudizio nei confronti di qualunque fantasia sessuale. Che rapporto c’è tra la liberazione delle fantasie e il consenso?

La fantasia raccontata nel corto rientra nella sfera del non consenso-consensuale, , cioè nel poter giocare con fantasie di abuso avendo concordato prima le modalità ed i limiti, in modo da viverle senza commettere degli abusi reali. Le fantasie sono centrali nella sessualità ma se ne parla poco perché a volte vengono giudicate come sporche o immorali.

4) Ci parli del progetto La Tana Libera Tutt* e degli eventi ad essa connessi?

La Tana Libera Tutt* è un progetto che ha come scopo principale quello di promuovere la filosofia sex positive e i suoi quattro pilastri: consenso, non giudizio, consapevolezza e piacere. Lo facciamo in modo pratico attraverso laboratori e workshop ma anche parlando nei cerchi di condivisione e tramite la rete dei social. E’ un progetto in divenire: ultimamente stiamo preparando un mazzo di Tarocchi Sex Positive.

Sex positive è un termine che, nonostante abbia ormai sessant’anni, è ancora poco conosciuto in Italia nella cultura attuale.

5) Partecipi a diversi Porn Film Festival indipendenti. Come definiresti l’esperienza di questi festival?

I festival sono innanzitutto un’occasione per incontrarsi con altre persone che a loro volta si occupano del porno diverso da quello mainstream, un tipo di porno che ha intenti anche politici. Quando ci vado cerco materiale d’ispirazione. Allo stesso tempo cerco di creare materiali da condividere e che possano essere stimolanti anche per le altre persone. Ultimamente ho fatto un video che è stato selezionato per il Porn Film Festival di Berlino e per il San Francisco Porn Film Festival. Questi sono i festival a cui ho già partecipato insieme al Hacker Porn Film Festival di Roma, il Vienna Porn Film Festival e quello di Atene.

6) Nel mockumentary “Sexplorer” troviamo la parodia di un documentario su riti ecosessuali. Cos’è per te l’ecosessualità?

L’ecosessualità è un movimento ideato da Annie Sprinkle e lanciato come possibilità di vivere la sessualità all’aperto, nella natura, una sessualità connessa con i sensi, con il tutto, in modo tantrico ma anche giocoso. Nel Ecosex Manifesto si parla del fare l’amore con la natura oltre che nella natura. La natura, quindi, oltre ad essere cornice, diventa anche parte integrale dell’atto sessuale, il quale non è, perciò, da intendersi necessariamente come genitale.

7) Un altro tema ricorrente nei tuoi lavori è quello dello spanking, che troviamo nel corto da te diretto “A Spanking Ode” e in una scena della pellicola “Female Touch” di Morgana Mayer. Che rapporto c’è tra parafilie, BDSM e la filosofia sex positive?

La parola parafilia è quasi medica ma nel sex positive ha una valenza diversa. Le pratiche del BDSM sono incluse nell’ambito sex positive. Lo spanking è una delle pratiche che ho potuto fare in pubblico. La sento come una pratica intima, un contatto molto sensuale ma allo stesso tempo giocoso.

8) C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?

Questo periodo è stato molto duro per il nostro progetto de La Tana Libera Tutt* per via della pandemia da Covid 19. Però sono riuscito a creare nuovi progetti: i Tarocchi, articoli pubblicati sul web, un fumetto sex positive e a produrre un altro video. L’isolamento mi ha permesso di trovare il tempo per creare progetti diversi e portare avanti il mio lavoro non solo attraverso le esperienze fisiche.

Diego Tigrotto

SexPositiveArtivist

LaTana LiberaTutt*