GAZA FESTEGGIA LA TREGUA. MA NON DIMENTICHIAMOCI DELL’ASSEDIO E DELLA CISGIORDANIA

Dopo 50 giorni di bombardamenti da parte dell’esercito israeliano e 2140 martiri palestinesi (fonte: http://www.lettera43.it/cronaca/gaza-50esimo-giorno-di-guerra-raid-e-missili_43675138893.htm), oggi alle 19 ora locale, le 18 italiane, si è arrivati a un accordo per una tregua (dicono) duratura tramite mediazione egiziana. La tregua prevede l’apertura dei valichi della Striscia per consentire l’arrivo di aiuti umanitari e di materiale per la ricostruzione. Seguiranno altri negoziati. (Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/tregua-tra-hamas-e-israele-durera-tel-aviv-cessa-attacchi-festa-a-gaza_2064633.shtml )

Gaza tira un sospiro di sollievo e stasera è in festa.

 

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E’ bello vedere queste e altre immagini simili dopo tanta morte e distruzione e è giusto che i Palestinesi festeggino con gioia. Questo fa parte della loro resistenza, riuscire ancora a gioire dopo tanto orrore. Noi però che siamo qui non distraimoci pensando che sia finita. Non siamo come i media e i politici che si ricordano della Palestina solo quando c’è un attacco in atto. Ricordiamoci che la Palestina è sempre sotto l’assedio israeliano, che tanti palestinesi sono ancora rinchiusi nelle carceri israeliane e altri continuano a essere arrestati ogni giorno. Anche oggi, prima della tregua a Gaza, ci sono stati arresti in Cisgiordania e al momento sono in corso scontri tra palestinesi e esercito israeliano, come ci riporta la volontaria italiana Samantha Comizzoli che vive lì. Vi invito a seguire la sua pagina Facebook dove potete leggere continui aggiornamenti (https://www.facebook.com/samantha.comizzoli).

D. Q.